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03/07/2018 07:24:00

Marsala, duplice omicidio. Chiesta la conferma delle condanne in Appello per i Centonze

Il sostituto procuratore generale della Corte d’appello di Palermo ha chiesto la conferma della condanna a 20 anni di carcere ciascuno che il 16 settembre 2016 il gup di Marsala Francesco Parrinello inflisse ai cugini marsalesi Pietro e Domenico Centonze, di 48 e 42 anni, per il duplice omicidio dei tunisini Rafik El Mabrouk e Alì Essid, di 31 e 34 anni, uccisi con due colpi di fucile, la notte del 3 giugno 2015, in contrada Samperi, tra Marsala e Mazara, di fronte l’ex distilleria Concasio. Le due vittime, i cui corpi caddero a terra in uno spiazzo trasformato in discarica abusiva, viaggiavano su un ciclomotore.

Dalle indagini dei carabinieri di Marsala emerse che quella notte, all’interno del night “Las Vegas” di Mazara, El Mabrouk ebbe un violento diverbio con Domenico Centonze, che nel locale sarebbe arrivato in compagnia di una ballerina romena, che poi si sarebbe intrattenuta con il nordafricano, scambiandosi il numero di telefono. Secondo l’accusa, quindi, i Centonze avrebbero ucciso i due tunisini per gelosia. Il 13 settembre sarà il turno degli avvocati difensori: Diego e Massimiliano Tranchida, Luigi Pipitone, Raffaele Bonsignore e in appello anche il fiorentino Luca Cianferoni, che fu legale di Totò Riina. “Quella del Pg – commenta, intanto, l’avvocato Tranchida - è una requisitoria che non convince, per altro diluita in tre udienze”.

In appello, la difesa è riuscita a far riaprire l’istruttoria per l’acquisizione di nuove prove scoperte dopo la sentenza di primo grado. Studiando, infatti, gli atti di un altro procedimento (operazione antimafia “Visir”), e in particolare le attività di intercettazione e videoriprese, la difesa, e in particolare l’avvocato Luigi Pipitone, sostiene di aver scoperto elementi in grado di dimostrare che i due imputati, la notte del duplice omicidio, non erano nella zona di Samperi.

E per cercare di dimostrarlo si sono avvalsi anche di consulenti del calibro dell’ex generale dei carabinieri Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, e di Pietro Indorato, esperto in traffico telefonico.



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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