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30/06/2018 06:00:00

Salemi. Venuti: "Lasceremo la città in condizioni migliori di come l’abbiamo trovata"

 Domenico Venuti, ad un anno dalla scadenza della sua sindacatura, e' possibile fare un bilancio delle cose fatte e di quelle che e' possibile portare a termine entro la fine della legislatura? 


Abbiamo iniziato un lungo percorso di risanamento che ha interessato i conti, l’organizzazione degli uffici ed il ruolo di Salemi sul territorio provinciale, sia sul piano istituzionale, ricordo che provenivamo da un pesante scioglimento del comune, che su quello culturale e di valorizzazione delle potenzialità della nostra città. Inizialmente un lavoro poco visibile ma necessario al raggiungimento di traguardi più importanti. Abbiamo pagato oltre un milione e mezzo di debiti fuori bilancio provenienti da un passato anche remoto e questo ci ha consentito di mettere in cantiere diverse opere che si vedranno nel corso dell’anno. Abbiamo fatto delle assunzioni, nonostante i limiti che la legge pone in tal senso, che ci hanno fornito qualche figura chiave, seppur a tempo determinato, e adesso puntiamo a stabilizzare i precari e indire qualche concorso per dirigenti. L’ingresso nei Borghi più belli d’Italia ci sta dando delle opportunità che se continuate a sviluppare nel tempo daranno sempre maggiori frutti. Abbiamo partecipato ai bandi per i finanziamenti di opere importanti e stiamo proseguendo su questa strada. Sono state finanziate opere fondamentali anche con il Patto per il Sud e stiamo coinvolgendo molti attori sul risanamento del centro storico, come le università di Palermo, Venezia ed il Politecnico di Torino. Poter completare o proseguire tutto questo da qui ad un anno è un traguardo importante, ma ci vuole continuità oltre che determinazione per rendere visibile questo lavoro. 

 

Sul fronte dei rifiuti un notevole balzo in avanti e' stato fatto. Un dato oggettivo innegabile e straordinario. Tuttavia, nei giorni scorsi, sul tema della spazzatura e' stato dato risalto ad una sentenza favorevole ad una ditta che aveva fatto ricorso per disservizi, quasi a volere accreditare l'idea che la città sia ancora sommersa dai rifiuti come accade ancora in alcuni comuni dell' ex Belice Ambiente.


Siamo al 58% di differenziata nonostante abbiamo iniziato da zero un anno e mezzo fa ed abbiamo trovato nella regione un nemico invece che un alleato. Continue battute d’arresto nei conferimenti in discarica, in ultimo il blocco del conferimento dell’organico per la saturazione dell’impianto di Marsala a partire dal prossimo 2 luglio. Una condizione surreale per la quale nulla è stato fatto dalla regione in termini di programmazione degli impianti, se non una recentissima proposta di legge che scarica tutto sui sindaci, pena i commissariamenti dei comuni. Vengano pure loro a gestirli se ne sono capaci in queste condizioni. La sentenza citata non è giudiziaria ma della commissione tributaria e si riferisce al periodo della gestione dell’ATO, quel 2016 di crisi nera dalla quale siamo usciti grazie alla differenziata per la cui riuscita il merito è anche dei cittadini. Faremo ricorso in commissione regionale e comunque quella situazione non era imputabile alla gestione comunale.

 

C'e' il pericolo che si ripresenti una situazione  simile a quella del dicembre del 2015, dopo la presa di posizione del governo regionale?


Temo che se non si troveranno soluzioni sugli impianti il sistema imploderà, nonostante gli sforzi di molti comuni compreso il nostro. Il problema semmai è la mancanza di una presa di posizione seria e programmatica, troppi annunci a nessun atto che indichi la strada da seguire oltre al solito insopportabile scaricabarile.

 

Sindaco Venuti, la distribuzione dell'acqua da quando e' stata affidata ad un nuovo responsabile non ha registrato le clamorose inefficienze del passato. Tuttavia,  a causa dello stato fatiscente dell'acquedotto cittadino, ancora oggi frazioni e zone della città periodicamente soffrono la sete. Sono previste soluzioni strutturali a medio termine?


Si sono fatti passi avanti grazie anche ai buoni e costanti rapporti con i responsabili EAS, ente che è in liquidazione dal 2004, cosa impensabile in un paese civile. In passato, quando c’erano parecchi fondi, nessuno ha pensato di presentare un progetto di ammodernamento della rete ed oggi non ci sono bandi al riguardo. Tra l’altro circa il 45% dei contatori è guasto da anni con delle ripercussioni pesanti sugli introiti dell’EAS e sul funzionamento del servizio. Nessuno dei responsabili è mai intervenuto al riguardo.

 

Quando e' previsto il passaggio degli impianti e delle reti idriche allecompetenze del Comune?


Entro il 31 Ottobre 2018 ma, con questi presupposti e senza un serio aiuto allo start up, i comuni rischiano il dissesto dopo qualche mese di gestione. Qualche giorno fa abbiamo avuto un incontro in assessorato con EAS e Siciliacque, soggetti che attraverso uno studio congiunto avevano quantificato una somma per colmare i vuoti accumulati nel tempo ed avviare i passaggi ai comuni. L’ARS per tutta risposta ha accordato meno del 20% del fabbisogno ed ha previsto i commissariamenti in caso di inadempienze. Anche in questo caso ribadisco quanto detto sui rifiuti, vengano loro a gestire il disastro che hanno creato negli anni se sono in grado, io non aumenterò i costi  per i cittadini del 300% senza essere in grado di fornire un servizio adeguato e mandando in dissesto il comune. Ho chiesto un tavolo per un confronto serio con il governo regionale per pianificare questo passaggio che ritengo comunque necessario, ad oggi solo silenzio.

 

La bellezza delle colline che circondano Salemi, nel corso di questi anni,  sono state deturpate dalla presenza  di pale eoliche nell'indifferenza generale. Da circa un anno, invece, vengono contestate due minipale installate in c.da Pietrazzi-San Ciro.  Hanno accusato la sua amministrazione di avere dato l'autorizzazione all'impresa senza avere preventivamente fatto verificare l’impatto acustico dell’impianto sull’ambiente. C'e' una perizia dell'Arpa che lo conferma, ma le pale continuano a funzionare. Nulla può fare un sindaco per tutelare la salute pubblica?


Sul mini eolico due anni fa ho bloccato un tentativo di impiantare un vero e proprio parco in contrada Boluta, tra Salemi e Vita, aggirando la legge. Questa è la mia posizione. Ma su singoli impianti la legge,  in maniera improvvida, equipara l’impianto alla stregua di uno domestico prevedendo autocertificazioni e non procedure complesse. Nonostante ciò abbiamo richiesto un parere all’ARPA che è arrivato dopo parecchi mesi incompleto ed impreciso, quindi mi sono rivolto ad un tecnico accreditato presso la regione per fare le misurazioni ed incredibilmente i residenti si sono opposti dal mese di dicembre 2017 ad oggi. Spero ci consentano le misurazioni con entrambi gli impianti accesi e sono certo che emergerà un notevole superamento della soglia del rumore che ci consentirà di bloccarli senza danni economici per il comune e quindi per i cittadini, cosa che risulterebbe una vera beffa. Comunque non è il sindaco ad autorizzare e personalmente sono per bloccarli, ma con le carte in regola.

 

E della Scala Mobile cosa ci può dire?


L’ultima trovata dell’USTIF, ente preposto al collaudo, è che serve un adeguamento dell’impianto a normative successive alla sua installazione del costo di circa 70.000 euro per il comune, soldi che non abbiamo. Probabilmente se si fosse collaudato subito dopo la sua realizzazione oggi non avremmo questo problema, ma dopo quasi 10 anni è una magra consolazione.

 

E del Palazzetto dello Sport?


Gli interventi sono quasi terminati e si prevede l’apertura prima della stagione invernale insieme all’intero impianto sportivo che stiamo ammodernando interamente. I campi da tennis sono già stati ultimati, i lavori sono invece in corso per il manto erboso e per la pista che lo circonda. Consegneremo ai salemitani un impianto sportivo rinnovato ed efficiente che tornerà ad essere punto di riferimento per sportivi e famiglie.

 

Per la strada che collega Ulmi a Filci, al buio fin da sempre, aveva promesso un intervento per eliminare finalmente il grave. Novità?


La scorsa settimana sono stati consegnati i lavori alla ditta aggiudicataria e il posizionamento dei pali è già stato tracciato sull’asfalto. Sono contento di aver dato una risposta importante ad una contrada trascurata per decenni, era un impegno preso con i cittadini e lo stiamo rispettando.

 

Di recente, il cartello che indica il traffico bloccato della via Manfredo Cremona e' stato motivo di sferzante ironia sui social. 


Anche qui siamo in fase di aggiudicazione alla ditta che eseguirà i lavori, la riapertura è una priorità.


Sono previsti a breve termine rifacimenti del manto stradale, quanto meno delle vie più trafficate?


Sono già state effettuate le gare, mancano gli ultimi adempimenti e partiranno i lavori. Certo 250.000 euro non basteranno a risolvere tutti i problemi derivanti da decenni di incuria e mancati interventi, ma sono un inizio. Peraltro la manutenzione strade è finanziabile soltanto con fondi di bilancio per cui diventa complicato anche alla luce dei continui tagli operati da stato e regione, che ad esempio il 19 dicembre 2017 ci ha comunicato ed operato un taglio di 140.000 euro a bilancio già chiuso. Tutti fondi sottratti alle manutenzioni ed altre spese ordinarie. Un vero e proprio stillicidio che non ci consente di operare come vorremmo.

 

La minoranza ha criticato il modo con cui sono stati tenuti i rapporti tra la Giunta e il Consiglio Comunale. Denunciano una scarsa comunicazione e tardive risposte alle interrogazioni.


Non mi risulta, ma la minoranza svolge il suo ruolo come ritiene mentre a noi spetta governare e dare risposte ai cittadini. Finora lo abbiamo fatto grazie alla compattezza ed alla determinazione dei consiglieri di maggioranza, cosa che di per se rappresenta una novità assoluta per il comune di Salemi.

 

C'e' qualcosa di cui si pente di avere fatto in questi quattro anni?


Sicuramente ho e abbiamo commesso molti errori. Non mi sento di dire che tutto va bene, ma abbiamo lavorato senza risparmiarci e, con la consapevolezza del contesto difficile nel quale abbiamo operato, posso dire che lasceremo la città in condizioni migliori di come l’abbiamo trovata.

 

Cosa, invece, avrebbe voluto realizzare e non ha potuto?


Uno dei problemi più difficili da risolvere, anche per le leggi in vigore, riguarda il personale sia per la carenza di alcune figure tra cui operai e cantonieri, che si ripercuote in negativo  sulla gestione dell'ordinario, sia per alcune abitudini che tardano a tramontare tra i pubblici dipendenti. Spesso dimenticano di essere privilegiati rispetto ai tanti che non hanno un lavoro, specie ai tanti giovani qualificati ed inoccupati. Io appartengo ad una generazione che non ha trovato pressoché nulla e ho una tendenza a mal sopportare tutto ciò. Non voglio affatto generalizzare, ma sto continuando a lavorare insieme al segretario comunale per ridurre al minimo i disagi che subiscono i cittadini a causa di alcuni modi di fare e non intendo fermarmi.

 

Franco Ciro Lo Re

 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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