La Commissione Tributaria provinciale di Trapani ha stabilito la riduzione dell'80% della Tari per una commerciante di Salemi. La sentenza accoglie il ricorso di una fiorista salemitana che nel 2017 si era vista arrivare un'ingiunzione di pagamento di circa 3.800 euro relativa alla Tari 2016. Quell'anno si erano verificati molti disservizi a Salemi sulla raccolta rifiuti e pulizia delle strade.
La commerciante attraverso un avvocato ha allora impugnato il documento presentando prove che certificassero i disservizi nella raccolta differenziata: articoli di giornale, foto ai cassonetti colmi di rifiuti, le lettere dell'Asp che diffidava il Comune di Salemi per i problemi igienico sanitari.
La legge stabilisce che “La Tari è dovuta nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio...”. Ed è proprio quello che è successo. Adesso che si è aperta la breccia l'effetto potrebbe essere quello di una valanga di ricorso dei cittadini per ottenere la riduzione.
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