Migranti, il vescovo di Mazara: "Scelte contro Cristo". L'Aquarius a Valencia
"La storia darà un giudizio durissimo sull’Italia - lo dice, parlando di immigrazione, il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero -. Per non parlare delle battute come ‘è finita la pacchia’, pronunciate senza pensare che chi arriva qua cerca di liberarsi da condizioni di vita sub-umane. L’Italia ha una storia di accoglienza e invece oggi si plaude alla chiusura dei porti contro la dichiarazione di Dublino che peraltro fu firmata dai ministri di Berlusconi in un governo in cui c’era la Lega. Da Paese mediterraneo ci stiamo trasformando in paese di nessuna cultura”. Queste le sue parole in un'intervista a Live Sicilia.
Aveva chiesto di sbarcare a Trapani, è stata respinta dal governo leghista - grillino. Dopo nove giorni di mare, scortata da una vedetta della Guardia Civil spagnola e da un elicottero, la nave Aquarius è entrata ieri mattina nel porto di Valencia. A bordo, 106 dei 630 migranti soccorsi l’altro sabato al largo della Libia. Dal molo si sentivano i canti di gioia dei migranti. Poco prima delle 7 aveva attraccato la Dattilo, la nave di collegamento che ospitava altri 274 migranti dell’Aquarius. L’ultima ad arrivare è stata la Orione.
Il gruppo di disperati, divisi su tre navi, è composto da 450 uomini e 80 donne – tra cui almeno sette incinte – più 11 minori di 13 anni e 89 adolescenti. Provengono da 26 Paesi, principalmente dall’Africa, ma anche dall’Afghanistan, dal Bangladesh e dal Pakistan. Ad assisterli oltre duemila persone tra medici, psicologi, interpreti, poliziotti e operatori sociali. Al molo 1 sono stati allestiti due grandi tendoni della Croce Rossa, per il primo controllo sanitario. Quelli in condizioni precarie di salute, le donne incinte e i bambini sono stati portati in ospedale. Tutti gli altri sono stati indirizzati nei diversi centri di accoglienza sparsi nella regione. Mentre i migranti sbarcavano, da Seregno, dove si trovava per la campagna elettorale, Matteo Salvini ha lanciato una provocazione: «In questi minuti sta sbarcando in Spagna una nave con 660 migranti. Grazie, io spero ne accolga altri 66 mila, noi non ci offendiamo. Se poi arrivassero i maltesi o i portoghesi... ripeto, noi non ci offendiamo».
Salvini: «L’Italia s’è desta, Balotelli-Saviano-D’Alema si rassegnino. Stop alle Ong. Per la prima volta una nave partita dalla Libia e destinata in Italia attracca in un Paese diverso: qualcosa sta cambiando, non siamo più gli zerbini d’Europa. Voglio difendere le frontiere italiane ed europee e creare centri di accoglienza e controllo sull’altra sponda del Mediterraneo. Farò tutto il possibile perche l’Europa aiuti i ragazzi africani a stare meglio nel loro Paese. Sono sicuro che il presidente Macron, che ha il cuore cosi grande, accoglierà i migranti, toccherà anche alla Francia, poi al Portogallo, poi a Malta. Chiederemo alle nostre navi, alla Guarda costiera, di stare più vicini alle coste italiane perché nel Mediterraneo ci sono tanti Paesi che possono intervenire, il Nordafrica, Francia, Spagna, Francia, Portogallo: non possiamo permetterci di portare mezza Africa sul territorio italiano». Il ministro, intervistato da Chiara Giannini del Giornale, ha detto che disporrà perché le navi della nostra Marina stiano più vicine alle coste italiane, a girare nel Mediterraneo ci possono essere «i libici, i tunisini, i maltesi, i francesi, gli spagnoli, i greci, le navi della forza europea Themis e spererei ci fossero anche quelle della Nato». Annunciato anche un prossimo viaggio in Libia «per confermare l'amicizia tra i due Paesi e una collaborazione economica per investire in strade, infrastrutture, ospedali e altro, ma anche per ribadire il ruolo di Marina e Guardia costiera libiche, perché noi non andiamo come i francesi a dare lezioni o a colonizzare, ma a dare il nostro supporto».
Scrive Repubblica: «Il governo ha chiuso i porti alle Ong ma non alle navi militari europee e ovviamente alla Guardia costiera italiana che continua a fare il suo dovere: salvare vite umane. Delle 2.124 persone soccorse in acque internazionali, in zona Sar libica, negli ultimi otto giorni, ben 831, dunque più di un terzo, sono state prese a bordo da navi commerciali, 1.064 da mezzi militari italiani e stranieri, solo 229 da navi umanitarie, cioè dalla Aquarius. Da quando il ministro dell’Interno ha annunciato per loro ha chiusura dei porti, nessuna Ong ha preso un solo migrante a bordo. Le due navi umanitarie finite nel mirino di Salvini e Toninelli, le tedesche battenti bandiera olandese Sea Watch 3 e Lifeline si sono limitate a fornire assistenza la prima alla Trenton della Us navy alle prese con un naufragio con almeno 12 morti lasciati alla deriva, la seconda ad un gommone con 126 persone prive di salvagente poi prese a bordo dal mercantile Viking Amber».
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