È tornato a riunirsi ieri 4 giugno 2018, il Consiglio Comunale di Petrosino con i seguenti punti all’ordine del giorno: approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2018-2020 e del Bilancio di Previsione triennale; verifica della quantità e qualità delle aree da destinare alla residenza nonché l’individuazione dei singoli beni immobili suscettibili di valorizzazione o di dismissione-redazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. La battaglia e gli attacci tra sindaco e opposizione non si sono fatti attendere. Il gruppo Adesso il Futuro con una nota congiunta indirizzata al Presidente del Consiglio ha ribadito ancora una volta la criticità dei conti pubblici in cui versa il Comune di Petrosino ed esprimendo forte preoccupazione, ha ritenuto opportuno non entrare nel merito della discussione sul Bilancio e abbandonare l’aula consiliare per lanciare un chiaro messaggio che esprime il forte dissenso. Questo il documento di "Adesso il Futuro":
Il primo cittadino petrosileno, al nostro abbandono del’aula, ha parlato di malafede, di ignoranza (termini che a noi risultano scurrili e irrispettosi specialmente per chi rappresenta un’istituzione), di mancanza di rispetto verso i cittadini, di manipolazione, di capolavoro di stupidaggini alla nostra richiesta di conoscenza dati e appare confuso nello scambiare la nostra richiesta di conoscenza dati (strappata in aula con un plateale gesto) con un documento ufficiale e le interrogazioni (tutti a firma all’unanimità dei quattro consiglieri di minoranza del capogruppo Vincenzo D’Alberti) e insiste ancora una volta a ribadire di esserci due opposizioni in consiglio. Arriva persino ad affermare la totale non conoscenza dei consiglieri Marino e Sansone (falsamente affermata anche dal Presidente del Consiglio) dei documenti sottoscritti. Rassicuriamo il primo cittadino e la cittadinanza di essere sempre un gruppo unito e senza fazioni all’interno come forse lui si augurerebbe, smentiamo duramente le affermazioni del primo cittadino, prendiamo le distanze dalla sua cultura dell’odio e della zizzania e confermiamo di aver mandato una pec, per come si evince dai dcumenti allegati, a nome di tutto il gruppo.
“Il Consiglio comunale è stato chiamato ad approvare il bilancio di previsione per il 2018. Un bilancio della somma complessiva superiore ai 22 milioni di euro per un comune di appena 7.700 abitanti. Da un’attenta analisi dei documenti approvati dalla giunta Comunale, appare chiaro che il futuro di questo piccolo comune è ormai compromesso e che l'approvazione di questo bilancio di previsione causerebbe una preoccupante situazione di crisi economica. Il comune di Petrosino è tra i più poveri d'Italia, con i cittadini con un reddito medio tra i più bassi del Paese e con decine di famiglie che vivono in situazioni di indigenza. Moltissimi nostri concittadini non riescono ad andare avanti, a programmare il loro futuro, a dare un avvenire ai propri figli in questa terra. Petrosino è un comune povero con un’economia agonizzante e la giunta, in una perenne passerella da campagna elettorale, ci propone un bilancio da 22 milioni di euro. Lo Stato e la regione tagliano in continuazione i trasferimenti (solamente poco più di 1,8 milioni quest'anno), i cittadini hanno difficoltà ad affrontare le spese giornaliere, le imprese sono al collasso.
Un bilancio di previsione così oneroso rappresenta per noi un bilancio che non guarda al futuro, che non pensa agli investimenti, che non crea occupazione e sviluppo e che non traccia alcun percorso se non quello verso il default. Più volte abbiamo denunciato una sopravvalutazione di somme che il Comune mette in bilancio di previsione ma che difficilmente riesce a riscuotere. Se queste somme verranno poi effettivamente spese andranno ad aumentare il deficit finanziario in cui versa l'ente.
Un'amministrazione questa ormai a trazione populista che, pur di continuare nelle politiche dell'apparenza, sta irrimediabilmente compromettendo il futuro di questa terra.
Ci saremmo aspettati che fosse messo in atto il principio contabile della prudenza. Invece si continua a proporre una manovra economica disastrosa. Abbiamo davanti mesi (se non addirittura anni) di incertezze e, se le entrate previste non saranno effettivamente incassate, gli squilibri graveranno esclusivamente sulle tasche dei cittadini e delle imprese che offrono servizi al comune.”
“È per noi assolutamente utopistico pensare che sia realizzabile riscuotere la cifra di 22 milioni complessivi (12 milioni la competenza riguardante il 2018, 10 milioni per quanto riguarda gli anni passati) in bilancio come previsione di entrate – a parlare è la consigliera comunale e componente della commissione bilancio Concetta Vallone -Questa è una giunta che non pensa al carico oneroso e poco sostenibile affidato alle future generazioni e senza alcun indirizzo politico chiaro sul futuro di Petrosino.
Pertanto abbiamo deciso di abbandonare l’aula ritenendo opportuno non entrare nel merito della discussione sul Bilancio per rendere ancora più forte il nostro netto dissenso. Per quanto detto, non possiamo prenderci la responsabilità di presenziare a questo gravoso onere che si abbatterà sui cittadini petrosileni”.