La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio per Mimmo Fazio, ex deputato regionale ed ex sindaco di Trapani.
L'inchiesta è quella sulla cosiddetta “tangentopoli del mare”, un filone dell'indagine “Mare Monstrum” che un anno fa porto agli arresti domiciliari Fazio, in quel momento pronto a tornare ad indossare la fascia di primo cittadino del capoluogo trapanese.
Sarà il Gup a partire dal 9 luglio ad esaminare le posizioni di Fazio nella richiesta di rivio a giudizio. L'ex sindaco di Trapani è accusato di corruzione, rivelazione di segreti d'ufficio e traffico illecito di influenze. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per Raffaele De Lipsis, ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativa, accusato di traffico illecito di influenze.
In questo troncone facevano parte anche i due imprenditori Ettore Morace, patron della Liberty Lines, e Aldo Carpinteri a capo della Stefania Mode. I due sono citati per circostanze diverse e pare che patteggeranno la condanna. Per questo non sono stati inclusi nella richiesta di rinvio a giudizio.
Le accuse per Fazio sono molto pesanti, i pm ritraggono l'ex deputato regionale come “spregiudicato”. Si sarebbe – secondo quanto emerso dalle indagini – fatto carico degli interessi della Liberty Lines in Regione accettando di ricevere in cambio favori e “mazzette”, ma anche la ristrutturazione di appartamenti. Il tutto portando a conoscenza dell'armatore Morace notizie che dovevano restare riservate. Come l'interesse della commissione regionale antimafia, presieduta allora dall'attuale governatore Musumeci e di cui Fazio era vice, relativi ad alcuni esposti anonimi che coinvolgevano la compagnia di Morace. Secondo gli investigatori, poi, Fazio avrebbe fatto pressioni sui dirigenti dell'Irsap, l'ente che gestisce le aree industriali, per l'assegnazione alla Liberty Lines di una parte delle banchine del porto di Trapani. In questo contesto entra in gioco la figura del presidente del Cga De Lipsis che secondo le indagini su spinta di Fazio avrebbe fatto da mediatore per un pronunciamento al Cga favorevole a Morace. Fazio avrebbe anche aiutato, in maniera illecita secondo quanto ricostruito dalla Procuram la Stefania Mode ad ottenere un capannone all'interno dell'area industriale di Trapani.
In questo senso Fazio avrebbe continuato anche dopo il suo arresto. Qui la contestazione è quella di corruzione, e viene coinvolto anche Carpinteri che ha fatto dichiarazioni importanti che gli varranno un patteggiamento della pena, così come Morace.