Quantcast
×
 
 
19/05/2018 06:00:00

Davide Faraone: "Il Pd è stato coerente. Caso Montante? L'avevo detto"

Davide Faraone, senatore del PD e attuale sottosegretario alla Salute. Cosa sta succedendo tra i banchi del Parlamento e in che direzione sta guardando il Partito Democratico?

 

Io credo che non ci sono più alibi per Matteo Salvini e Luigi Di Maio, non c'è più Berlusconi, non c'è più il freno di Mattarella, il PD si è messo da parte. Gli alibi per il governo del cambiamento sono stati tolti tutti, il problema è che non lo fanno lo stesso, che chiedono ancora tempo e che non cercano ancora un Premier. Cercare il Presidente del Consiglio con il metodo Sapelli fa tremare i polsi, è preoccupante perchè siamo nelle mani di persone che stanno improvvisando.

 

 

Le scene di questi giorni ci stanno dimostrando che la democrazia rappresentativa serve, si può essere forza antisistema quanto si vuole ma poi bisogna confrontarsi con i riti della politica.

 

 

Il problema vero è che Di Maio e Salvini messi alla prova su un fatto concreto preferiscono far saltare il tavolo, far precipitare il Paese alle elezioni perchè non vogliono farsi valutare sulle cose che faranno e che hanno promesso. Chi si candida deve poi anche avere la capacità di fare un governo e di essere giudicati dagli italiani. Noi siamo al governo, da Monti ad oggi, nelle varie forme e modalità e sapevamo che chi governa oggi è sottoposto al giudizio elettorale, difatti siamo andati incontro ad una sconfitta palese. Le forze antisistema diventino forze che governino questo Paese o non facessero più politica.

 

Quale è la posizione del PD, che si appresta a scegliere la leadership futura? Lei è un renziano della prima ora, punto di riferimento di Matteo Renzi in Sicilia...

 

La posizione è chiarissima, oggi in politica conta la linearità e trasparenza, in passato spesso non è stato così. Nel nostro passaggio post elezioni non possiamo essere accusati di non trasparenza, abbiamo detto che non tocca a noi governare, che non possiamo fare un governo con i Cinque Stelle che sono anni luce lontani da noi. Aspettiamo che chi abbia vinto le elezioni faccia il governo.

 

Parlare dell'operazione che ha portato l'arresto di Montante significa parlare di politica visto che avrebbe influenzato le scelte dell'ultima stagione politica. Un asse molto evidente con Peppe Lumia, con Venturi che dice che Lumia chiese dei soldi per finanziare la campagna elettorale di Rosario Crocetta, che pare sia stata finanziata in nero. Quale è la sua opinione in merito e sulla politica siciliana che a questo punto è stata eterodiretta?

 

Non posso che dire quello che con coerenza ripeto da anni. Io ho parlato in tempi non sospetti di questo modo di fare antimafia ed ebbi degli scontri forti anche all'interno del PD, è un tema non solo regionale ma nazionale. Sta emergendo quello che ho denunciato e detto più volte, bisogna rispettare il lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine. Da un punto di vista politico emerge uno spaccato che denuncio da tempo: il condizionamento della politica da parte di ambienti che con la politica dovrebbero avere poco a che fare e allo stesso tempo un utilizzo distorto di un tema che ha visto morire tante persone per bene. Se c'è qualcuno che ha utilizzato questo tema dell'antimafia per fare sta calpestando la dignità di tutti i siciliani

 Rossana Titone