Un circuito che permetta di mettere a rete bellezze naturali e aree d’interesse archeologico e storico. Questo l’obiettivo del primo incontro provinciale sull’Antica Trasversale sicula, realizzato a Salemi con il patrocinio del Comune di Salemi e la collaborazione dell’Unpli Trapani.
Il 12 maggio, nella sala delle conferenze del Castello Normanno-Svevo, i traversali hanno presentato l’imponente progetto regionale che partendo dalla conoscenza dei beni culturali e naturali ne stimola la salvaguardia e la valorizzazione.
L’Antica trasversale sicula è il nome dell’antico tracciato che collegava la parte occidentale della Sicilia con quello orientale. Ispirati dalle teorie dell’Archeologo comisano Biagio Pace, i trasversali Giuseppe De Caro, Tano Melfi, Sara Gheys, Giuseppe Labisi, Giuseppe Lo Forte hanno mappato, attraversandolo a piedi, l’intero percorso lungo oltre 600 chilometri, un percorso che ricollega le vecchie vie del sale, dello zolfo, del vino, del grano e del miele e che ricongiunge i più grandi siti archeologici dell’Isola dalla greca Camarina alla cartaginese Mozia. Trentasei tappe, inserite nel geoportale dell’assessorato turistico regionale e in cui sono state segnate anche le sorgenti, i musei e i punti panoramici.
Il secondo obiettivo è ora quello di offrire ai viandanti una serie di informazioni riguardanti i punti di sosta, di alloggio, di ristoro e altre informazioni su come vivere al meglio questo esperienza (il tracciato può infatti essere ripercorso per brevi tratte di pochi giorni, o per intero lungo un viaggio di oltre 40 giorni. Proprio quest’anno l’Antica trasversale sicula verrà ripercorsa al contrario, da Mozia a Camarina, ancora una volta con partenza il 4 ottobre).
La sinergia tra gli attori coinvolti diventa quindi fondamentale per il potenziamento della promozione dei singoli territori e di conseguenza dell’intero tracciato.
A dare il benvenuto il sindaco di Salemi Domenico Venuti che ha evidenziato la valenza dell’iniziativa che punta alla riscoperta turistica del territorio e si pone come chiave vincente del recupero della sua storia.
A guardare con positività al progetto, anche il sindaco del Comune di Vita, Fina Galifi “come opportunità per gettare le basi per una collaborazione di promozione turistica con i Comuni vicini”. L’assessore di Calatafimi Roberto Palmeri che si occupa di progettualità, ha evidenziato le specificità di questo territorio, ricco di valori diffusi oltre che localizzati, costituiscono un’occasione unica di sviluppo locale sostenibile.
Ad intervenire, esponendo le proprie idee sul processo turistico del territorio e sul progetto della Trasversale, il presidente dell’Unpli Trapani Maria Scavuzzo, il responsabile del servizio turistico regionale Baldo Gucciardi, il vicepresidente del Pam e della Rete Museale belicina Vito Zarzana il quale si è soffermato sulla necessità di interpretare il territorio in tutta la sua complessità, nella sua memoria e nel suo passato, così come nel suo vivere presente e futuro implementando i tracciati secondo criteri di facile fruibilità e di effettivo interesse storico/ambientale. E poi ancora il presidente dell’Assoaeronautica, gruppo trekking Salvatore Mulè, il vicepresidente dell’associazione Bosco Angimbè di Calatafimi Francesco Gruppuso, il presidente dell’associazione Archeologica Xaipe Leonardo Lombardo, il rappresentante dell’associazione Poggioreale Antica Giacinto Musso, il presidente della Pro Loco di Marsala Mario Ottoveggio, il presidente della Pro Loco Salemi Giuseppe Pecorella, il presidente dell’associazione ristoratori aliciensi Salvatore Cascia, il presidente di Legambiente Valle del Belice Valentina Caradonna. Presenti anche i rappresentanti dell’Università della terza età Salem 3, della Fidapa, della associazione sportiva Mountain bike Mbt Salemi e altre associazioni.
Per conseguire gli obiettivi prefissati, i trasversali stanno lavorando costantemente per consolidare nuovi rapporti con istituzioni, enti e associazioni. Una strategia collaborativa che mira a garantire la costruzione, attuazione e promozione dell’offerta turistica.
A fine incontro, la mattina è proseguita un trekking urbano per Salemi a cura della Pro Loco Salemi. Di pomeriggio, dopo una visita all’area archeologica di San Miceli, grazie al supporto dell’associazione archeologica Xaipe che ha raccontato con passione la storia dell’antica basilica paleocristiana e le ultime scoperte rinvenute, il cammino è proseguito lungo una ex strada ferrata mai portata a compimento e che congiunge Salemi e Vita. Un viaggio tra la natura, lungo un sentiero silenzioso, in compagnia degli Scout Salemi 1. Dopo poco più di 4 chilometri, il gruppo di visitatori ha raggiunto il Comune di Vita dove è stato accolto dai volontari della Pro Loco Vitese ed Unpli Trapani. Dopo un breve trekking nel centro urbano il percorso di è concluso con i saluti del primo cittadino a Palazzo Daidone, un edificio storico nobiliare simbolo della città. L’iniziativa è stato inserito nel calendario delle iniziative di Salavalarte Belice.
Il prossimo incontro è previsto per metà giugno.
Il PROGETTO. Il progetto di cammini Trasversale Sicula nasce nel 2014. La teoria dell’archeologo comisano Biagio Pace, unita alla passione per la storia, l’archeologia, la natura e per la Sicilia ha spinto Tano Melfi e Peppe De Caro (camminatori e appassionati di storia e topografia), Giuseppe Labisi e Sareh Gheys (archeologi) e Claudio Lo Forte (membro della Protezione civile) a collegare (e ripercorrere) le tante trasversali sicule, ragnatele di una terra millenaria, in un unico percorso: l’Antica Trasversale Sicula. Vie di vita e di commercio, lungo le quali si combinavano interessi economici, religiosi e militari. Oggi le tappe che il gruppo ha mappato durante il lungo cammino a piedi durato oltre 40 giorni sono 35. L'obiettivo del progetto è di valorizzare e rendere fruibile turisticamente questo percorso per riscoprire i territori attraverso il turismo esperienziale. Recuperare la memoria storica degli antichi percorsi rurali e le testimonianze di città, fondaci, stazioni di posta, ponti e bevai di reminiscenza araba situati lungo le strade spesso dimenticate, restituendo identità alle comunità attraversate dal cammino.