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13/05/2018 12:00:00

Marsala, marted́ la Giornata Sacerdotale Mariana Regionale

Martedì 15 maggio a Marsala si ritroveranno tutti i presbiteri della Sicilia insieme ai loro Vescovi per la Giornata sacerdotale mariana regionale che quest’anno si svolge proprio nella città lilibetana nel 500° anniversario del ritrovamento del piccolo simulacro della Madonna della Cava. La scelta di celebrare la Giornata proprio della nostra Diocesi è stata della Commissione presbiterale regionale della Conferenza Episcopale Siciliana. Alle 10, in chiesa madre, si terrà un momento di preghiera e meditazione sul tema “Maternità di Maria, maternità della Chiesa”, con Cristina Simonelli, presidente del Coordinamento teologhe italiane. Alle ore 11,30, concelebrazione eucaristica con i Vescovi e i presbiteri di Sicilia.

Alle ore 12,30 processione col simulacro di Maria Ss. della Cava verso il Santuario, dove sarà letto l’atto di affidamento a Maria. «Tutti insieme, perciò, ci ritroveremo a Marsala per riscoprire “il gusto spirituale di rimanere vicini alla vita della gente, fino al punto di scoprire che ciò diventa fonte di una gioia superiore”, così come scrive Papa Francesco nell’Evangelii gaudium– spiega don Giuseppe Argento, segretario della Commissione regionale – ritrovarci preti e vescovi di Sicilia ogni anno, invocando lo Spirito con Maria, ci libera dalle paure dei nostri traguardi mancati, allevia gli immancabili acciacchi, allontana il pessimismo incombente». «Il nostro incontro – ha scritto il Vescovo monsignor Domenico Mogavero nel suo messaggio di benvenuto - si inserisce nel corso di un Anno giubilare straordinario e, quindi, sarà arricchito delle speciali indulgenze giubilari». 

MAZARA DEL VALLO, LE CENCINE TRA STORIA, TRADIZIONE E…SOLIDARIETÀ - Oggi,  (festa della mamma) la sala Ottagonale della Cattedrale ospita la mostra di cencine, bambole di stoffa realizzate a mano dalle socie dell’associazione “Alchimie” che, per l’occasione, raccoglieranno fondi per sostenere le mamme assistite dal Centro di aiuto alla vita della città. «La varietà delle cencine rappresenta il nostro tempo e la nostra terra – spiegano dall’associazione – passato e presente che convivono nel gioco e nella fantasia. Come per magia, dal passato sono emerse le damine e i personaggi delle fiabe: dal presente le ballerine, le espressioni della modernità, della letteratura mediatica e della complessità culturale del nostro tempo».