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09/05/2018 11:05:00

Volley. La rivincita di Chiara Scirè affidata al "suo" Modica, neopromosso in B1

Chiara Scirè, marsalese classe 1995, pochi giorni fa con i biancorossi della Pro Volley Team Modica ha raggiunto la promozione dalla B2 alla B1. Al culmine di un campionato complesso e duellando con vere corazzate. Una stagione da incorniciare a titolo personale, essendosi anche ritrovata quel coach che l'ha lanciata tre anni fa a Tremestieri Etneo, Corrado Scavino. Mentre tutta la Sicilia esalta il salto di categoria compiuto dalle società ragusana, Tp24.it ne approfitta per un'intervista all'opposto lilibetano

Chiara, ti facciamo i nostri complimenti per questa grande stagione. B2 vinta! Non era certo facile.....

Si, è stata una stagione incredibile ed entusiasmante, condivisa con una squadra e uno staff stupendo, a dir poco perfetto; compagne di squadra che sono diventate la mia seconda famiglia, staff preparato in tutti i settori: allenatori, preparatore atletico, scoutman, assistenti allenatori, staff medico; un tifo straordinario ed una società che non ci ha mai fatto mancare nulla. A tutti loro e alla città di Modica devo dire un grazie gigantesco, mi hanno accolta come se fossi una loro concittadina

Com’è nata pallavolisticamente Chiara Scirè?

Pallavolisticamente sono nata a Marsala, dal mini volley con la meravigliosa Wanda Tumbarello che mi ha insegnato fin da subito cosa significa far parte di un gruppo; a seguire il mio secondo Papà Mariano Di Stefano che mi ha cresciuta da tutti i punti di vista: tecnicamente, tatticamente ma soprattutto caratterialmente, il carattere da combattente lo devo solo a lui; Enzo Titone che ha seguito il mio percorso di crescita pallavolistica; e l’ultimo, ma non per importanza, allenatore delle giovanili Gaspare Viselli che ha sempre creduto in me, mi ha cresciuta sempre di più tecnicamente e soprattutto ha preso la “folle” decisione di cambiare il mio ruolo alla già matura età di 17 anni, da centrale ad opposto: se non fosse stato per lui probabilmente quest’intervista non la starei assolutamente facendo
 

Ti è servito il percorso giovanile marsalese per arrivare fin qui?

Assolutamente si. Tutti gli allenatori citati precedentemente mi hanno formata per immettermi in un mondo pallavolistico che al di fuori delle giovanili non avrei mai potuto sostenere se non avessi avuto questa “corazzata”. È grazie a loro se sono entrata a far parte anche della rappresentativa regionale

Quali successi col Marsala Volley Project?

Sono tantissimi. Dall’under 14 all’under 18 ho vinto 5 finali regionali andando 5 volte alle nazionali, 3 trofei delle province di cui uno vinto. E a prescindere dai successi, mi ha permesso di conoscere delle meravigliose compagne di squadra con cui ho condiviso i migliori anni della mia vita, vissuto dei momenti di pura felicità, che mi hanno davvero fatto capire che la squadra diventa la tua famiglia. Ne cito solamente alcune, quelle che sono state sempre con me in questi 6 anni: Antonella Bilello, Ilenia Pace, Mariachiara Maimone, Gavina Tumbarello, Chiara Corbasa, Federica Internicola, Francesca Minore; loro sono le mie “storiche” compagne di squadra che fanno parte al 100% dei ricordi più belli della mia vita

Come mai non sei stata confermata lo scorso anno, pur avendo disputato un campionato di B1 ad altissimo livello?

È stata una bellissima stagione quella dello scorso anno a Marsala. Giocare per la prima volta nella prima squadra della mia città è stato un onore, nessuno più di me poteva sentire “l’attaccamento alla maglia”. Ho iniziato quasi come “dodicesima” della squadra finendo, permettetemi di dire non volendo assolutamente peccare di umiltà, meritatamente nel sestetto titolare; ricordo perfettamente il momento: ad Altino, sotto di due set, entro fuori ruolo da banda, vincendo poi la partita 3-2. Da allora è stato solo un crescendo, consolidando sempre di più la mia “titolarità” in campo, grazie anche alle mie compagne di squadra che mi hanno dato il più grande sostegno morale. Il motivo per cui non sono stata riconfermata non lo saprei dire, in realtà non mi è proprio stato detto, visto che la stessa vostra domanda includeva la frase: “disputato un campionato di B1 ad altissimo livello”; avrei fatto anche la raccattapalle pur di giocare ancora per la mia città, nella mia società, a maggior ragione in A2

A chi devi dire grazie?

Sicuramente alla mia famiglia, principalmente a mia madre, la mia prima tifosa, mia sostenitrice, accompagnatrice in tutte le città in cui sono stata e in quasi tutte le partite disputate nella mia carriera. Dalle giovanili fino alla B1, perfetta infermiera e psicologa

Quale tecnico ti ha fatta diventare la giocatrice che sei adesso?

Tutti i tecnici che ho avuto mi hanno fatta diventare la giocatrice che sono adesso. Da quelli che stimo meno a quelli che ammiro di più. Da quelli che mi hanno sostenuta a quelli che mi hanno messo i bastoni fra le ruote. Quelli che mi hanno fatto crescere tecnicamente e quelli che hanno peggiorato il duro lavoro fatto negli anni. Sicuramente i migliori, in modo diverso, come Mariano Di Stefano, Gaspare Viselli, Marco Adornetto e Corrado Scavino (mio allenatore quest’anno nella PVT Modica e tre anni fa a Tremestieri), sono stati quelli che mi hanno fatta crescere di più, alcuni da un punto di vista tecnico, altri da un punto di vista tattico, altri ancora da un punto di vista fisico. “Qualcuno” da tutti questi punti di vista messi insieme. Sono stata fortunata ad averli incontrati nel mio percorso pallavolistico"

Torni a Marsala?

Questa è una domanda a cui non so rispondere. Diciamo che non dipende solo da me

Qual è il futuro di Chiara Scirè?

Il mio futuro è sicuramente fatto di sport: mi sono già laureata in Scienze delle Attività Motorie e Sportive e adesso sto facendo la specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate. Continuerò a giocare sicuramente fin quando le mie gambe reggeranno, continuando a prendermi delle grosse soddisfazioni come la meravigliosa promozione in B1 di quest’anno