"Stavamo giocando insieme, poi ad un certo punto non l'ho visto più. L'ho trovato sotto la sedia, e non respirava". E' il racconto della signora Rosy, la madre del piccolo Giorgio Coppola, morto ieri a Marsala mentre giocava a casa. Cliccando qui c'è il racconto della tristissima vicenda.
I genitori del bambino, deceduto al pronto soccorso dell'ospedale "Paolo Borsellino" di Marsala, sono stati interrogati a lungo dai carabinieri, che hanno cercato in queste ore di ricostruire l'esatta dinamica della tragedia.
A lungo si è parlato di una borsa, attaccata alla spalliera di una sedia, che ha fatto con la bretella da cappio per il bambino, di fatto strangolandolo. Ma nel racconto della sfortunata mamma la circostanza della tragedia è diversa.
"Stavamo giocando a casa - ha raccontato - e lui saliva e scendeva dalle mie ginocchia". Giorgio, che avrebbe fatto due anni a metà Maggio, è il più piccolo di cinque figli.
"Giocava a nascondersi sotto il tavolo, e poi rispuntava. Poi, ad un certo punto non l'ho visto più. Mi sono abbassata per vederlo, e l'ho trovato già cianotico, a terra, svenuto. Aveva la felpa della cerniera alzata, con il laccio che si è incastrato nella cerniera e pertanto non poteva abbassarlo più".
Secondo la versione della madre, dunque, il bimbo è morto soffocato dalla zip della felpa che indossava, perchè l'ha alzata e non è riuscito più ad abbassarla perché il laccio del cappuccio della felpa si è incastrato. Da lì l'allarme della madre, poi la corsa al pronto soccorso di Marsala.