“… un meraviglioso gioco teatrale fatto di corpi e bellissime le scene dello strenuo tentativo del padre di raggiungere e rieducare il figlio-pesce alla postura terrestre, anche se, come Orfeo, puntualmente si vedrà sgusciar via il suo sirenetto-Euridice -, di movimenti sospesi, evocativi, precisi e sincronici, quasi da teatro-danza, denotando una capacità evocativa emozionale lieve e sospesa, ma che non per questo rinuncia ad un più profondo livello semantico”.
È quanto vedranno oggi gli spettatori di Alan e il mare. Recensioni lusinghiere e ricche di spunti quelle collezionate da questo spettacolo durante la lunga tournée iniziata nel mese di marzo dell’anno scorso. Una produzione del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG / Accademia Perduta Romagna Teatri.
Il viaggio del piccolo profugo Alan Kurdi sfuggito dalle braccia del padre durante la traversata su un barcone fatiscente e rinvenuto sulla spiaggia morto. Un viaggio che attraversa mondi solo apparentemente lontani da noi, ai quali siamo invece profondamente legati. Un viaggio toccante, di conoscenza e riflessione, per comprendere che siamo tutti chiamati a partecipare alla costruzione di una società e un mondo più giusti e solidali, dove infanzia e giovinezza non devono essere negate a bambini e ragazzi né da guerre causate da grandi interessi politco-economici, né da contesti sociali difficili dove è necessario intervenire urgentemente per garantire, oltre che il rispetto delle regole, anche i diritti (alla cultura, alla scuola, allo sport, al gioco, al lavoro) e i servizi necessari a promuovere il pieno sviluppo delle persone e la costruzione del bene comune.
Oggi, al teatro Impero di Marsala, alle 18, Federico Brugnone e Michele Degirolamo daranno voce e corpo a questa storia scritta da Giuliano Scarpinato.
Assistente alla drammaturgia Gioia Salvatori, in video Elena Aimone scene Diana Ciufo luci Danilo Facco videoproiezioni Daniele Salaris movimenti scenici Gaia Clotilde Chemetich.