Commentano l'operazione "Anno zero" (qui tutti gli aggiornamenti) oggi in conferenza stampa l’aggiunto Paolo Guido, ha detto che il boss “ha difficoltà ad avere rapporti con il suo ‘cuore pulsante‘, cioè le persone che più gli stanno vicine. Tra cui i parenti“.
E, continua, “con questa indagine siamo arrivati davvero vicino al cuore del latitante nel senso letterale in quanto sono stati colpiti col fermo anche componenti della sua famiglia come i suoi cognati”.
Il comandante del Ros di Trapani, il generale Pasquale Angelosanto, aggiunge: “Trapani è saldamente nelle mani di Messina Denaro”. “È un latitante che sta sul territorio ma nel tempo si è anche spostato. Per questo le sue ricerche sono difficili“, continua il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi intervenendo alla conferenza stampa in cui sono stati illustrati i particolari dell’inchiesta.
“Cosa nostra trapanese è particolarmente vitale e attiva nel controllo del territorio”, ripetono tutti i presenti. “Queste indagini sono molto importanti perché hanno permesso di intervenire sui principali ‘colonnelli’ del boss latitante”, spiega Alessandro Giuliano, a capo del Servizio centrale operativo della polizia di Stato.