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16/04/2018 06:00:00

Vito Galluffo: "Porteṛ finalmente Trapani al sole, fuori dalle nebbie ericine"

 

Vito Galluffo, candidato sindaco per la città di Trapani, aveva detto che non si sarebbe candidato. Ha detto una bugia?

 

No, non amo dire bugie si può omettere ma mai dire bugie. Da mesi sono stato sollecitato, da più parti senza coloritura politica, di spendermi per la città. Avevo sempre detto di continuare ad impegnarci per cercare qualcuno che sia più giovane. I giovani rappresentano il futuro e devono essere pronti a gestire il futuro, su questo ho lavorato per affidare un progetto a qualcun altro. Io mi sarei speso in seconda linea. Però è arrivato il tempo di dovermi spendere personalmente dopo le tante sollecitazioni che mi sono arrivate dai cittadini che sono persone perbene, che sono venuti da me non per incarichi e prebende ma per andare avanti per la città.

 

Chi c'è in questo progetto?

 

Su questo progetto si sono messi a servizio più movimenti civici, con soggetti che vanno dalla estrema sinistra alla estrema destra. Ogni candidato deve metterci la faccia, vogliamo spenderci per la politica e non per vivere di politica.

 

Secondo lei Giacomo Tranchida vive di politica?

 

Non ho detto questo, non so cosa fa Tranchida nella vita.

 

Peppe Bologna non vive di politica...

 

E' una gran persona perbene.

 

Con lei converge la lista di Tonino d'Alì?

 

Non ho ancora avuto il piacere di incontrare il senatore d'Alì, ho incontrato tanta gente sia di destra che di sinistra e sono venuti a titolo personale.

 

Quante liste fa?

 

Stiamo lavorando, apparentemente sembra che siamo partiti in ritardo. Non è mai tardi per le giuste battaglie se a farle sono soggetti che hanno titolo per la loro storia. Saranno liste degne per concorrere a rinnovare la città.

 

 

Simboli di partiti?

 

No, nessun simbolo di partito ma certamente noi non siamo contro i partiti che hanno bisogno di rigenerarsi. Hanno subito un forte decadimento e devono rigenerarsi, in questo momento per la città portata alla palude c'è bisogno di movimentismo, che vi si aggreghino attorno tutte le forze e le energie sane che non devono vivere di politica. Il sindaco ha un solo compito di lavorare per portare finanziamenti e progetti non per andare dietro ad appalti. Questo mi inquieta e mi rattrista. Il compito di gestire la lampadina, la buca nella strada è dei funzionari di un Comune.

 

 

Ha già messo mani al programma?

 

Siccome si sono avvicinati più soggetti civici, c'è un tavolo di lavoro e di studio per compendiare il tutto e porgere ai cittadini trapanesi un solo progetto. Noi non faremo proposte fantasiose ma proposte con indicazione immediata sui fatti, non vogliamo che Trapani faccia la fine dei Comuni limitrofi che non sono mai decollati al di là dei confini territoriali. In inverno la povera Erice è un cimitero.

 

E' un riferimento a Tranchida?

 

No, nessun riferimento. E' solo una considerazione. Non è consentito che città come Trapani e come Erice diventino cimiteri in inverno e in estate come in una situazione comatosa.

 

 

Di Misiliscemi che ne facciamo?

 

Gli abitanti di Misiliscemi non hanno torto, hanno evidenziato il disinteresse delle amministrazioni. Vadano a votare al referendum e scelgano, certo è che l'amministrazione che verrà se dovesse essere la nostra metterà a primo punto i problemi di Misiliscemi.

 

 

Galluffo la sua età potrebbe essere oggetto della campagna elettorale?

 

Solo i poverelli direbbero questo, io ho sempre amato la mia città e mi spenderò per la mia città non per vivere sulle spalle di Trapani. Il mio obiettivo è quello di lavorare per cinque anni per traghettare Trapani dalla palude al sole, affidando questo progetto ai giovani abituandoli a gestire la cosa pubblica.

 

C'è la voce, che somiglia a una psicosi, di un eventuale scioglimento del Comune di Trapani per mafia. Si vocifera di un maxi sequestro di carte da parte della DIA. Lei sa qualcosa?

 

 

Io sono qui per rappresentare e far vivere la politica aristotelica spesa al servizio del territorio, non per portare notizie su cui non vi sono prove, le chiacchiere ai venditori di fumo. Non mi risulta nulla, Trapani non meriterebbe di essere commissariata per mafia che c'è così come ci sono tantissime persone perbene.

 

 

Sarà una campagna elettorale difficile, da dove parte Trapani?

 

Non è difficile, i programmi sono semplici. C'è il turismo, il porto, l'aeroporto, l'agroalimentare. Creare un centro sportivo multimediatico. Bisogna offrire alla città prodotti semplici, c'è tutto a Trapani, è solo mancata la capacità politica. Bisogna parlare meno e lavorare di più.

 

Chi lo dice adesso ai suoi clienti che lei per due mesi sarà assente dallo studio?

 

Mi creda per me è un grande sacrificio, questa campagna elettorale mi porta a rinunciare alla mia libertà e alla mia professione che amo e che ho sempre fatto con dignità. Trapani, però, merita l'impegno per farla uscire da queste secche. Deve tornare ad essere quella di prima: splendida e meravigliosa, non sommersa dalle nebbie ericine.

 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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