Giuseppe Guaiana, leader del movimento civico “Amo Trapani”, schierato con Giacomo Tranchida candidato sindaco. Ha deciso di mettere a disposizione di Tranchida il suo corposo patrimonio elettorale?
Diciamo che ho deciso di sposare, insieme ai miei amici, un progetto valido per la città, indossando più che la maglia del civismo quella di Trapani.
Non si preoccupa del fatto che Tranchida sia del Partito Democratico?
Da quello che mi risulta pare che si sia sospeso. La condizione di Tranchida per la coalizione è che non ci sia nessun simbolo di partito, pertanto non so cosa faranno i suoi ex amici del PD che mi hanno invitato ad una riunione al Crystal. In questo momento c'è grande scandalo per questa unione politica tra me e Tranchida, magari questo scandalo lo ha fatto nascere qualcuno che comincia a perdere le vecchie posizioni politiche.
Si riferisce a qualcuno in particolare?
No, non ho nomi da fare ma mi riferisco al fatto che in questo momento tutti vogliono salire sul carro tranchidiano.
Parliamo di programma. Quali sono le idee che lei ha portato a supporto?
Alcuni punti sono quelli della rimodulazione dei servizi sociali per aiutare le fasce più deboli che in questo momento sono in grave crisi, mi riferisco ai disabili. Un ragionamento valido è stato fatto per quanto riguarda la raccolta differenziata, tutti ne parlano ma è stata avviata in malo modo. Bisognerà rivedere il piano relativo alla distribuzione del personale; bisognerà rivedere gli immobili di proprietà del Comune che sono abbandonati e quindi i cittadini ne possono disporre. Ma c'è anche la necessità di una rimodulazione totale e non parziale del Piano Regolatore Generale che affligge la città e il comparto relativo all'edilizia.
Quante liste metterà in campo a sostegno di Tranchida?
Abbiamo chiuso la prima lista e credo che ne abbiamo una sola.
Lei la capeggia?
Si, insieme a me poi ci sono tanti amici tra cui Peppe La Porta e Gianvito Tartamella. Ci misureremo nella lista “Amo Trapani” che sicuramente avrà grandi risultati. Tutti stanno cercando in questo momento di fare cannibalismo nella nostra lista, la vecchia politica non ha ancora capito che noi abbiamo fatto una scelta per portare avanti Trapani e quindi questa sorta di cannibalismo ci fa diventare ancora più forti di prima.
Guaiana cosa non ha funzionato, invece, nell'accordo tra lei e Salvo D'Angelo per compattare l'area di centrodestra?
Credo che il progetto D'Angelo che è partito molto bene poi si sia arenato tra gli schemi della vecchia politica. I miei amici, i fratelli D'Angelo, tali li reputo, hanno portato la novità ma allo stesso tempo hanno ricercato tutte le vecchie sigle della politica, da cui oggi noi ci siamo sganciati, e quindi si sono arenati in questo percorso. Credo che alla fine decideranno di sposare un progetto unitario. Si vocifera che ci possa essere un Papa straniero che possa chiudere quella coalizione.
Che è successo con Alessandro Manuguerra, consigliere comunale ericino? Lei lo ha querelato?
Ho stima di Manuguerra, è un ragazzo intelligente ma il problema è che non riesco a percepire la motivazione di tanta violenza mediatica dei suoi comunicati, di cui uno pubblicato su Facebook, contro di me. Rivolgendomi ai miei legali, esistendo il reato di diffamazione a mezzo stampa, è chiaro che ho deciso di querelarlo.
Sono arrivate le scuse pubbliche? Lei si è reso disponibile a ritirare la querela in presenza di scuse a mezzo stampa...
Mi sono reso disponibile a ritirare la querela senza alcun problema se il Manuguerra farà delle scuse pubbliche.
Tornando a Trapani ci da qualche appuntamento elettorale?
Il 29 aprile, domenica pomeriggio alle ore 17.30, presso il mio comitato inaugurerò la mia campagna elettorale che forse non si è mai fermata, la faccio da dieci anni a questa parte.