Trapani, firmano più liste elettorali: in 17 a processo, 14 preferiscono pagare. I nomi

 Ben 14 dei diciassette indagati per aver firmato più di una lista elettorale alle ultime amministrative a Trapani hanno deciso di pagare una salata multa (tra 350 e 500 euro) pur di evitare il processo.

Solo in tre hanno scelto di affrontare il giudice, convinti che i loro difensori riusciranno a dimostrare che non tutti i cittadini possono conoscere in ogni dettaglio quanto prevedono le norme elettorali.

E’ stato questo, davanti al giudice di pace D’Alessandro, il prologo al procedimento penale che vede coinvolti 17 elettori trapanesi con l’accusa di avere firmato, nei mesi precedenti le ultime elezioni amministrative per l’elezione di sindaco e Consiglio comunale (quelle sulle quali, come un ciclone, è piombata l’inchiesta che ha visto l’arresto di uno dei candidati alla poltrona di primo cittadino, Mimmo Fazio), due diverse liste. Mentre la legge prevede che se ne può firmare soltanto una. Ad accorgersene è stato l’Ufficio elettorale comunale, che svolge controlli a campione. I fatti contestati sono stati accertati il 6 giugno 2017. Ad essere ascoltati come testi citati dal pm (il vice procuratore onorario Monica Longo) saranno Rosa Maria Di Lisi e Apollonia Giurlanda, rispettivamente presidente e segretaria della Commissione elettorale circondariale. I diciassette elettori che hanno firmato due diverse liste sono Giuliano Adamo, Roberto Alberti, Tommaso Amoroso, Michele Augugliaro, Gaspare Barbara, Francesco Bica, Margherita Buscaino, Massimo Clemente, Manuel Critti, Stefano Croce, Vincenzo Di Natale, Rosaria Figlioli, Salvatore Girgenti, Maria Iovino, Francesca Mazzeo, Antonino Mistretta e Giovanna Montalto. A difendere coloro che hanno scelto il processo sono gli avvocati Natale Pietrafitta, Daniela Grimaudo, Manuela Giuseppa Riggio e Salvatore Galluffo. E anche se “la legge non ammette ignoranza”, molto probabilmente i difensori punteranno sull’inconsapevolezza degli imputati che firmare più liste è un reato.