Diminuiscono gli abitanti, più morti che nascite, redditi molto sotto la media nazionale e regionale, giovani fuori dal mercato del lavoro, redditi bassi.
E' questa in sintesi la fotografia della provincia di Trapani e lo stato di salute di chi ci abita e dell'economia. Viene fuori dallo studio commissionato dal Libero Consorzio Comunale di Trapani, l'ex provincia, che ha ingaggiato la Terrana Architetti per redigere la Strategia Trapani 2020. Uno studio costato 6 mila euro alle casse dell'ente, che rielabora i dati Istat secondo l'ultimo censimento.
Il rapporto non traccia solo una panoramica della provincia di Trapani, ma è volto soprattutto allo sviluppo di strategie per i prossimi anni.
Prima però è interessante vedere come è cambiata la nostra società negli ultimi anni.
LA SOCIETA'
Il report registra ad esempio l'andamento della popolazione negli ultimi 100 anni. Nel 1911 abitavano in provincia di Trapani 364.813 persone, nel 2015 erano 435.765. Nel 1921 però, subito dopo la prima guerra mondiale, la popolazione era di 423.370 e poi è aumentata gradualmente. C'è poi il periodo successivo che segna un forte fenomeno migratorio. Nel 1931 si passa, infatti, drasticamente a 370.501 abitanti. Poi comincia una costante, quanto altalenante, crescita fino ai giorni nostri. E' da notare la riduzione della popolazione negli ultimi anni. Infatti dal 2010 al 2016 la popolazione è scesa dell'1,20%. Aumenta la popolazione nei comuni costieri, ad eccezione di Trapani che scende del 2,63% ma c'è un forte decremento delle Isole, come Pantelleria che perde il 10% circa, il maggior incremento è di Campobello di Mazara, + 10,58%.
Dal 2003 c'è un tasso di mortalità superiore alla natalità segnando nel 2016 una natalità di 7,7 e una mortalità di 10,4. Il tasso di natalità in provincia di Trapani è inferiore rispetto alla media siciliana (8,2 al 2016). La provincia di Trapani è tra quelle che fa meno figli in sostanza. In questo senso un altro dato che fa riflettere è il seguente. Nel 2011 la proporzione di anziani soli è pari a circa il 29% dei residenti con oltre 65 anni di età, l'uno percento in più di 10 anni prima. Diminuisce considerevolmente la presenza di coppie giovani con figli. Dal 14,6 all'8,7% dal 2001 al 2011.
ISTRUZIONE
Il livello d'istruzione nella nostra provincia è, stando ai numeri, inferiore rispetto alla media nazionale. Gli abitanti tra i 25 e i 64 anni che hanno completato almeno la scuola secondaria superiore sono pari al 46,8%, contro i 36,2 del 2001, ma la media nazionale è di 55,1%. Quasi il 3% dei giovani tra i 15 e i 19 anni non possiede la licenza media o il diploma, la media nazionale è del 2,1%.
STRANIERI
Il numero degli stranieri residenti è di 24,1 ogni mille abitanti, ed è raddoppiato rispetto al censimento precedente. Però è sempre inferiore rispetto al dato nazionale che certifica 68 stranieri su 1000 residenti. In provincia di Trapani nell'1,1% delle coppie uno dei due è straniero. Questo conferma lo scarso livello di integrazione.
ECONOMIA E LAVORO
Il taso di occupazione è pari al 34,5% in aumento rispetto al 2001 ma 10 punti percentuali in meno rispetto al 2011. Si riduce il tasso di disoccupazione dal 24,5% al 19,6% però restano molte difficoltà per i giovani nell'inserirsi nel mercato del lavoro e questo anche a causa dello scarso ricambio generazionale. Gli occupati di oltre 45 anni sono tre volte superiori agli occupati under 30. Un rapporto in aumento rispetto al 2001.
Lo studio rileva anche che negli ultimi anni è cambiata la struttura dell'occupazione con dati che suggeriscono un passo indietro nello sviluppo delle competenze nel territorio. Nel 2011 infatti le professioni con medio-alto livello di competenza rappresentavano il 29,4% del totale, 7 punti percentuali in meno rispetto al 2001. E' diminuito di 6 punti anche il peso delle professioni artigiane o agricole, che è al 16,6%. Aumentano di due punti percentuali le professioni a basso livello di competenza.
Il 10,9% dei residenti in provincia di Trapani si sposta ogni giorno fuori dal proprio Comune per motivi di studio o di lavoro.
Altro dato che ci fa capire la crisi che vive questo territorio è quello dei giovani che non studiano e non lavorano: il 18,6% contro il 12,3 a livello nazionale. Ma nel 2001 erano il 23,4%.
RICCHEZZA
Sul reddito dei trapanesi ci sono alcuni dati molto interessanti. E' vero che dal 2001 al 2015 c'è stato un costante aumento. Nel 2001 il reddito complessivo dichiarato in provincia di Trapani era di circa 2 miliardi 800 milioni di euro, con un reddito pro capite di 6.610 euro. Nel 2015 la situazione è cambiata. Il reddito complessivo per la provincia di Trapani, dichiarato, è un miliardo in più: 3,8 miliardi di euro. E il reddito procapite è di 8.850 euro. Aumentato, sì. Ma la provincia di Trapani non è in linea con gli standard regionali e italiani. Nel 2015 infatti il reddito pro capite in Sicilia era di 9.012 euro, la media nazionale è di 13.713 euro. Si fanno spesso, infine, i paragoni Nord e Sud, dove si vive meglio, dove si guadagna di più, eccetera. C'è un confronto nel report che dice che il reddito pro capite in Lombardia è di 17.155 euro, praticamente il doppio degli abitanti in provincia di Trapani.