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01/04/2018 06:00:00

"Cold skin", un'originale film d'avventura per la Domenica di Pasqua

 Mia nipote dice che sono troppo preso da cose che non piacciono a nessuno. Ella c’ha 14 anni, e magari c’ha pure la ragione dalla sua. Così, venerdì sera, ch’era il Santo Venerdì del Sangue dell’Agnello della Pasqua del Signore, ho preso mia nipote per la gola cinefila (è più stakanovista dello zio, capace di guardarsi due o tre film di Miyazaki uno dopo l’altro!), dicendole con lo sguardo complice che solo i veri amanti del cinema hanno, di avere una assoluta primizia per lei.

Che c’era da fare avventura, da volare su un’isola sconosciuta e fare tante e tante cose tra la paura e la fantasia pura.

Avevo visto poco prima, su un blog d’informazione, il tiro al bersaglio dei cecchini israeliani su dei ragazzi palestinesi che correvano lungo la linea del confine. Il confine, dunque. La terra contesa. Avevo riflettuto sul fatto di come sia possibile imbracciare un fucile e sparare alla testa di un 16enne che – semplicemente – sta correndo lungo una striscia di filo spinato. La vita di un innocente vale meno di tre metri quadri di deserto assolato. Il costo della terra. Il potere del dominio sulle cose è il potere sulla sorte degli uomini.

Il film che abbiamo visto, io e mia nipote, è quello che oggi vedrete voi. L’ultima fatica di Xavier Gens, un battagliero regista francese che – ironia della sorte – è nato a Dunkerque e si è appena liberato dal suo nuovo lavoro su storie di crocifissioni, esorcismi e religione come discesa negli inferi, è un’avventura che mi premeva vedere; qualcosa che mi spingeva verso due grandi fascinazioni della mia infanzia. Le pagine de “L’isola misteriosa” di Jules Verne, e le immagine bicromatiche del Robinson Crusoe buñueliano.

Sarà stato il caso, sarà stato il Sangue dell’Agnello, sarà stato il corpo bersagliato di un ragazzo, sarà stata la storia dei territori e della lotta darwiniana per la sopravvivenza, sarà stata l’ombra del male assoluto che tutti ci affligge. Insomma, robe così, ma il film ha avuto un suo ‘perché’.

 

A volte guardo fisso mia nipote. Cerco di ricordare quando ce li avevo io 14 anni, e non vedevo altro che un’isola deserta pensando che quello era il mondo nell’intero, e che poteva essere redento. Prima o poi, salvato. Così, smetto di guardare ella, riaccendo l’apparecchio che mangia le immagini e le risputa luminose. Vedo della gente ripararsi dietro alcune rocce, e dei soldati trincerati dietro a dei sacchi di sabbia. Questi osservano i primi. Prendono nuovamente la mira. Sparano. E mi perdo, tra le cose che a nessuno piacciono.

 

Buona domenica, buon massacro ed al prossimo film!

 

Marco Bagarella

 

 

 

Dicono del film

 

Xavier Gens continua con il cinema fantastico, adattando il famoso libro di Albert Sánchez Piñol, “La piel fría”. Il romanzo è quasi obbligatorio da leggere in Catalogna, e forse come percepisce il film la comunità catalana non potremmo percepirlo noi. Qualche difficoltà avrà chi non ha letto il libro in quanto sembra che ci siano punti importanti dello scritto che non appaiono, o sono vagamente spiegati, nel film. Non ho letto il libro e devo dire che penso che sia un film d'avventura interessante, senza aver mai sfogliato una sola pagine di Sánchez Piñol.

“Cold skin” ci porta in un'isola sperduta in mezzo all'oceano, dove approda un giovane marinaio che è lì per studiare i fenomeni meteorologici di quella terra sperduta e sconosciuta. Vivrà giorni drammatici, in compagnia di un cupo guardiano del faro di nome Gruner e che ha come "ospite" una strana creatura che chiama Aneris, che considera schiava con tutto il suo significato anche ‘disumano’. Apparentemente diversi e con diversi modi di vedere la vita, tuttavia i due devono affiancarsi ogni notte per combattere contro strane creature che assediano il faro. Chiusi e senza alcuna comunicazione con l'esterno i due personaggi e la misteriosa creatura dovranno cercare di sopravvivere tra odi e rifiuti, ma anche testando che la collaborazione è l'unico modo per tentare di sopravvivere.

Questo è un film d'avventura divertente in cui, tranne la parte finale, tutto funziona correttamente e ci si gode l'azione senza guardare l'orologio. Che è già molto, o tutto, per un film che fonda molto sull’azione!

Da segnalare la fotografia eccellente che mette in risalto le buone scene girate e riesce a nascondere una situazione narrativa che, ogni tanto, va un po’ fuori tono. Se non sapete come trascorrere intelligentemente due ore della vostra giornata, ecco, “Cold skin” fa per voi!

(Josè Antonio Alarcon)

 

 

Il film in streaming gratuito

 

https://openload.co/f/-mMTniVYbDs/Cold_Skin_%282017%29_720p_BluRay_H264_AAC.mp4

 

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