Siamo costretti ad utilizzare lo strumento del comunicato considerato che la commissione non ha ancora, a distanza di mesi dalla richiesta, voluto interloquire con il nostro movimento. Secondo il dizionario Treccani la parola Emergenza significa Situazione critica, di grave pericolo: il cosiddetto stato di emergenza, ma ormai da circa 9 mesi vedere montagne di rifiuti per strada è diventata la triste consuetudine. Basta un problema alla discarica, un guasto o una chiusura per qualche giorno, per ripiombare in uno stato di prostrazione con i rifiuti che si accumulano per settimane prima di tornare ad una pseudo normalità che dura veramente poco.
Sia ben chiaro che la presente non vuole addebitare colpe alla gestione commissariale, troppo lunga e complessa è la vicenda della gestione rifiuti in Sicilia per poterla sintetizzare in poche righe e soprattutto sarebbe ingeneroso affibbiare patenti di colpevolezza a chi è soltanto il terminale di un ciclo (quello dei rifiuti) dove i margini di intervento dei comuni solo molto limitati.
Spiace dover notare che questa pazienza dei cittadini non albergava quando il comune era amministrato dalla politica. Ricordiamo gli attacchi violenti alla precedente amministrazione, in situazioni assai meno gravi di quella attuale.
Ma un dato incontrovertibile emerge ed è quello che sottoponiamo all’attenzione del dottor Salvatore Caccamo e degli altri componenti della Commissione, come mai gli altri comuni da Mazara del Vallo a Campobello di Mazara , da Trapani a Marsala, al verificarsi delle emergenze o delle chiusure della discarica riescono a rientrare nella norma nell’arco di tre quattro giorni, garantendo la salubrità del territorio e ripulendo le strade cittadine dalle montagne di rifiuti, mentre la stessa cosa non accade a Castelvetrano, dove la spazzatura si accumula senza soluzione di continuità. Con interventi che paiono a macchia di leopardo con zone della città che vengono ripulite dopo 5-6 giorni ed altre che per due-tre settimane vedono accumulare spaventose e pericolose discariche a cielo aperto?
Non è colpa della commissione straordinaria, ma allora di chi è la colpa?
La gente ha diritto di conoscere la verità?
E’ colpa di una ditta incaricata della raccolta che da una proroga all'altra non svolge adeguatamente il servizio per il quale è profumatamente pagata?
E’ colpa di funzionari che non svolgono il loro ruolo di controllori?
E’ colpa dei cittadini che producono troppa spazzatura?
Crediamo che una risposta sia doverosa e ci aspettiamo da parte dei funzionari inviati dallo Stato, un intervento che possa contribuire a restituire dignità e decoro alle strade della città che amiamo e che continueremo a difendere.