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11/03/2018 02:00:00

Il Cassaro con polpette

di Leonardo Agate -  Il Cassaro è un lungo serpentone con le basole. E’ percorso più volte avanti e indietro da molti marsalesi, da soli o in gruppi.

Se i camminatori si limitano a passeggiare, lisciano le balate e basta. Ma alcuni marsalesi lo percorrono in coppia o in gruppetti discutendo di tutto e di più, dalla politica locale a quella nazionale e internazionale, all’etica, all’estetica e alla filosofia, oltre che alla Storia. Incontrando stamattina sul Cassaro un conoscente, di quelli che discutono ad alto livello, il discorso è naturalmente caduto sulla situazione politica del Bel Paese. Così, parlando di politica, l’amico mi fa, riferendosi genericamente alla classe politica: “Si sono mangiate tutte le polpette, e pure i piatti”. La lapidaria affermazione non mi ha contrariato, anch’io avendo un’idea in testa simile alla sua.
La realtà è che adesso è rimasto un tavolo senza cibo sopra, e con un solo piede: quello grillino, perché il M5S è il vincitore assoluto delle recenti elezioni. Dire che ha vinto pure Salvini, perché all’interno della coalizione di centro – destra ha superato Berlusconi, è limitarsi alla superficialità. Dire che ha vinto il centro - destra , perché ha ottenuto più voti del M5S, è dire una balordaggine. Le preventive alleanze, sia che hanno vinto, come il centro – destra, sia che hanno perso, come il centro – sinistra, si stanno sciogliendo come neve al sole dall’indomani dello scrutinio dei voti.
Nuove e diverse alleanze si ipotizzano, ma non si sa con chi e per fare cosa. Il tavolo, sostenuto precariamente dal solo piede pentastellato, non può reggersi a lungo. Occorre un falegname per aggiungerne ancora un paio, di piedi. I necessari supporti possono essere parte del centro – sinistra e parte del centro destra. I falegnami che dovranno aggiungere i piedi mancanti sono i segretari dei partiti, dopo confabulazioni più o meno segrete. Alla fine, il Mastro d’ascia, il Presidente della Repubblica, darà il via ai lavori.