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09/03/2018 08:11:00

Sicilia, i primi 100 giorni del governo Musumeci

 Sono 100 i giorni di governo regionale targato Nello Musumeci.
Troppo poco tempo, a detta del presidente, per poter giudicare l'operato suo e dell'esecutivo.
Non si sottrae, tuttavia, ad una argomentazione su ciò che è stato fatto a cominciare dai 700 milioni di euro che sono stati messi in circolazione per tutta la Sicilia e che riguardano le infrastrutture per 340 milioni di euro, 52 milioni per la sanità, 110 per la formazione, 150 per la riqualificazione urbana, 39 per il dissesto idrogeologico.

Sono stati previsti i fondi, 50 milioni di euro, per l'acquisto di 264 autobus per la Sicilia, ed è stato istituito il fondo di progettazione per le opere pubbliche da parte degli enti locali per 13 milioni di euro. È prevista la costituzione di un altro fondo per la progettazione esecutiva contro il dissesto idrogeologico per 11 milioni di euro e sono stati previsti oltre 9 milioni di euro per la protezione civile. Il governo Musumeci porta a casa lo sblocco dei pagamenti Agea per 40 milioni di euro e lo sblocco delle somme per gli interventi di edilizia economica e popolare per 61 milioni di euro.

Il governatore dell'isola è certo che farà meglio nei primi 1000 giorni di sua regia e che alla fine dei 5 anni lascerà una Regione completamente nuova: “Dopo mille giorni saremo in grado di darvi risultati significativi come l’aumento del Pil, la diminuzione del tasso di povertà e speriamo anche il calo della fuga di cervelli”.

Ma in questi primi cento giorni sono state avviate anche le procedure per la rinegoziazione degli accordi finanziari con lo Stato, approvato il piano di ristrutturazione degli ospedali con il relativo acquisto di attrezzature sanitarie per 224 milioni; 307 unità sono state stabilizzate e tremila bambini diabetici siciliani sono stati dotati di apparecchiature per il controllo della glicemia per 2,4 milioni di euro.

Onestà intellettuale vorrebbe che si dicesse che la possibilità di utilizzare tale sistema per la misurazione della glicemia nasce con l'approvazione dei nuovi LEA, siamo nel mese di marzo 2017.
E' stato Baldo Gucciardi, ex assessore regionale alla Salute, nel successivo mese di maggio dello scorso anno, a chiedere l'acquisizione dei nuovi dispositivi. E nel mese di giugno sono state avviate le procedure di gara per l'acquisto, per un totale di 3000 sensori.

Non sono così felici del racconto dei primi mesi di operato di Musumeci le forze di opposizione, dal partito Cinque Stelle al Partito Democratico, chiedono che vengano presentati all'ARS i documenti economici e finanziari. Non c'è ancora una legge di Bilancio e nemmeno la legge di Stabilità. Peppino Lupo, il capogruppo all'ARS dem, chiede al presidente come intende governare la Sicilia: “Chi ha vinto le elezioni in Sicilia come a Roma governi, il Pd è all'opposizione".

Forte il commento dei grillini:

“Una lista di promesse e pochissimo altro, che ci si poteva aspettare dal presidente del governo del nulla?
In conferenza stampa Musumeci, presentando il suo documento dei primi 100 giorni, ha poi aggiunto: “A qualche sprovveduto che dice che siamo il governo del nulla rispondiamo con questa cartella. Su altro non rispondo perché c'è amarezza. Il confronto politico non dovrebbe mai superare certi limiti. Ma certa opposizione si trova in difficoltà".

Il presidente della Sicilia si concentrerà, adesso, sulle riforme da fare a cominciare dalle ex Province all'accorpamento degli istituti di credito.

Non poteva mancare l'affondo politico sulla richiesta avanzata, ad elezioni politiche chiuse, da parte della Lega di entrare in Giunta regionale: “Non tutti i desideri diventano diritti. Faccio le congratulazioni agli amici della Lega e a tutto il centrodestra che ha saputo mantenere il risultato di 5 anni fa. Se avessimo promesso anche noi assegni a ogni famiglia forse avremmo preso il 70 per cento".

Musumeci è per tornare al voto subito avendo però prima riformato il Rosatellum, definita legge infame: “Sono per un governo di scopo”.

Su Vittorio Sgarbi e le sue uscite non felici, Musumeci non senza imbarazzo dice: “Con lui parlo del barocco, della Valle dei Templi. Non sono la badante di Sgarbi".