Il rapporto con i soldi dei Cinque Stelle, si è visto, è molto complicato. Nei giorni scorsi abbiamo raccontato delle spese del senatore trapanese Santangelo, di come invece l'eurodeputato Ignazio Corrao, addirittura, non sia neanche tenuto alla restituzione di parte dell'indennità.
Ma, nel suo piccolo, anche il consigliere grillino di Marsala, Aldo Rodriquez, fa notizia.
Nella fase calda della campagna elettorale si è abbattuta sul Movimento 5 Stelle la bufera di rimborsopoli. Parlamentari e altri eletti del M5S, secondo il regolamento interno, devono versare parte del loro stipendio e i rimborsi spese non sfruttati in un fondo gestito dal Ministero dell'Economia per il microcredito alle piccole e medie imprese. Ma si è scoperto che i 5 Stelle hanno versato meno di quanto dichiarato.
Un caso che coinvolge i parlamentari nazionali e regionali. E' stato calcolato che ci sarebbe un ammanco di circa 1,4 milioni di euro nel fondo. In pratica i parlamentari furbetti avrebbero prima versato con bonifico, presentato la distinta per certificare l'avvenuta restituzione, e poi entro le 24 ore avrebbero annullato il bonifico. Un trucco per non versare tutto tutto...
Anche se negli enti locali gli eletti del Movimento non sono tenuti, da regolamento interno, a restituire alla collettività parte delle indennità percepite, Aldo Rodriquez aveva preso un impegno: devolvere, in un fondo stabilito, il 30% dei gettoni di presenza percepiti.
Rodriquez - esponente della cordata antiracket /Gandolfo - è l'unico eletto a Sala delle Lapidi nel 2015. Ogni consigliere comunale a Marsala percepisce quasi 100 euro di gettone di presenza e ogni mese può ricevere un'indennità complessiva massima di circa 1400 euro circa. Di questi, Rodriquez ne deve versare il 30% in un fondo.
Il primo anno Rodriquez ha restituito quanto doveva con ben 5 mesi di ritardo e un po' di difficoltà.
Adesso da otto mesi si aspetta il suo versamento, per il secondo anno, quello che va da Luglio 2016 a Luglio 2017. Si tratta di circa 3.600 euro l'anno, e se volesse mettersi in pari con i versamenti dovrebbe, Rodriquez, versare qualcosa come 5400 euro. Ossia circa 300 euro per 18 mensilità.
Piccola curiosità, si tratta del triplo di quanto Rodriquez ha dichiatato al fisco nell'ultimo anno prima di essere eletto consigliere comunale. Allora certificava guadagni per appena 1529 euro.
La vicenda non è di poco conto. Ha a che fare con le politiche e le sue promesse, ma anche con la vita interna dei Cinque Stelle. Perchè, come ricordava ieri un'attivista sui social, le regole del Movimento sono chiare. Chi non le rispetta è fuori. E quindi a Rodriquez non resta altro che dimostrare di aver accantonato tutti questi soldi....
Insomma, ancora del compenso accantonato dal consigliere Rodriquez non se ne sa nulla. Eppure, la prima volta, venne organizzato addirittura un banchetto nel centro di Marsala per far votare ai cittadini dove doveva essere versato il 30% di indennità del consigliere comunale. Adesso niente, nessun banchetto, e da quanto ci risulta nessun versamento.
Non si tratta, come nel caso di rimborsopoli, di una vera e propria “cresta”. Più che altro Rodriquez sembra prendersela con calma. Purtroppo la redazione di Tp24.it ha provato, invano, ad avere notizie da parte sua. Rodriquez, pur di non rispondere, ha pubblicato una "nota politica" sui social che riprendiamo, anche se non risponde alla domanda: quando verserà i soldi? dove sono i soldi "accantonati" finora?
Molti lo hanno dimenticato, ma sono stato l’unico componente del Consiglio Comunale di Marsala ad aver sinora restituito ben 3.962,68 euro, pertanto una buona fetta degli emolumenti percepiti in questi anni.
Sono stati i cittadini interpellati a tal uopo a stabilire in che modo la predetta somma doveva essere utilizzata.
Tante sono state le diverse idee o segnalazioni; acquisto di una giostra per bambini con particolari difficoltà, acquisto di giochi per la Ludoteca dell’ospedale, borse di studio per gli studenti iscritti alle università, attrezzature per il Centro Diurno per giovani ed anziani, acquisto di pacchi viveri da distribuire alle famiglie disagiate.
E’ prevalsa allora l’idea di distribuire dei pacchi contenenti viveri per alcune famiglie disagiate.
Come allora promesso in campagna elettorale seguiranno altre iniziative similari prima della fine del mandato.