Via il cappuccio. La massoneria di Campobello di Mazara apre le porte e si mette in mostra. Nella città più massone della provincia di Trapani le logge organizzano un "open day", un po' come quelli che si fanno a scuola. E si terrà oggi questo open day, dalle 15.30 alle 20.30, su desiderio del gran maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi.
"Le logge massoniche di Campobello di Mazara del Goi nell'ottica della trasparenza più assoluta apriranno le porte del loro tempio e dei locali annessi alla propria sede di via Rodi 61", è l'invito fatto dalle logge.
Non è un caso che venga fatto proprio a Campobello di Mazara, cittadina della provincia di Trapani, con diverse logge massoniche. Già un paio d'anni fa, sempre a Campobello, ci fu il gran raduno delle logge massoniche della provincia. E Campobello è vicina di Castelvetrano, una sua costola si può dire. Nella città di Matteo Messina Denaro, super latitante di cosa nostra, le logge sarebbero 6.
Questo open day arriva dopo un periodo molto travagliato per le logge massoniche che nel nostro territorio, secondo inchieste giudiziarie e parlamentari, hanno sempre avuto un rapporto molto stretto con la mafia. E proprio su questo si è indagato, sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle logge massoniche. "Cosa Nostra siciliana e la 'ndrangheta calabrese da tempo immemorabile e costantemente fino ai nostri giorni nutrono e coltivano un accentuato interesse nei confronti della massoneria". Ha scritto la Commissione Antimafia nella relazione della presidente Rosy Bindi. "Da parte delle associazioni massoniche - si legge - si è registrata una sorta di arrendevolezza nei confronti della mafia". Nella stessa relazione si legge che sono 193 gli affiliati alle logge massoniche di Sicilia e Calabria coinvolti o lambiti da inchieste di mafia.
Logge massoniche che in provincia di Trapani hanno spesso avuto un rapporto di simbiosi con chiesa, politica e mafia. Dalla Scontrino a Iside 2. E proprio da Iside 2, da Trapani, parte un filo lungo che porta a Campobello di Mazara. Qui alla fine degli anni ottanta a capeggiare la famiglia mafiosa era Natale L'Ala, assassinato nel 1990 con una sventagliata di mitra da un commando di cui faceva parte anche Matteo Messina Denaro. L'Ala mesi prima aveva avuto un conflitto a fuoco con Franco Luppino, con cui si contendeva la supremazia a Campobello. Luppino scampò a qualla battaglia a fuoco. Qualche mese dopo ci fu l'omicidio del “boss in pensione”, come titolavano i giornali dell'epoca.
C'è stempre stato un gran mistero sulla massoneria, insomma, e oggi c'è la possibilità di "visitare una sede massonica e/o porre domande su una Istituzione Iniziatica, assicurando la presenza costante di tanti Fratelli Massoni disponibili a rispondere con garbo e semplicita?. All’ingresso verra? dato ai visitatori, senza alcun obbligo, un questionario a risposte multiple da compilare in maniera anonima che terra? conto del gradimento dell’iniziativa; detto questionario verra? depositato in una scatola e successivamente letto ai fini statistici", si legge nell'invito.
Non è specificato se occorrerà portare cappuccio, riga e compasso...