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25/02/2018 12:23:00

Marsala, “Che rimanga tra noi”. Uno spettacolo serio di Teatro Ragazzi. D'Altra Parte...

di Katia Regina.  Un’incursione nel mondo del Teatro ragazzi. E Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. Perché siamo tutti bravi a dire che i ragazzi vanno allenati al bello senza però vigilare su ciò che viene loro proposto anche attraverso le istituzioni scolastiche.

Il testo di Andrea Scaturro è il frutto di un attento lavoro di ricerca metodologica nell’uso dei linguaggi. Un progetto artistico completo e godibilissimo anche per gli adulti. I temi toccati sono tra i più delicati: rapporto genitori-figli; insegnante-alunno; adolescente-gruppo dei pari. I tre momenti esperienziali che accompagnano la formazione dei ragazzi, talvolta segnandoli, per sempre.

Gianfranco Manzo, Andrea Scaturro e Luisa Caldarella in scena riflettono le immagini degli spettatori, sia adulti, sia ragazzi, attraverso un gioco di specchi convessi, deformanti e surreali. Ciononostante arriva, nitido, il dramma del fallimento, dell’inadeguatezza certificata negli anni della crescita. Ferite  presto cristallizzate sotto forma di cicatrici. Ecco perché il giovane spettatore diventa attore. Partecipa emotivamente, si riconosce, dissimula raccogliendo i sorrisi disseminati nel testo, come le briciole per Pollicino, lasciate apposta per ritrovare la strada e tornare a casa dagli adulti che stanno smettendo di custodire le loro giovani fragilità.

Una grande responsabilità scrivere per il Teatro ragazzi, ancora una prova superata dal trio D’Altra Parte che, da anni ormai, lavora per la comunità marsalese, anche con la levità di Giovanna la parrucchiera, personaggio icona di un certo costume indigeno, la mediocrità riscattata dalla simpatia ingenua e per questo irresistibile.

Speriamo ”Che rimanga tra noi” non resti tale, che si sappia in giro che si può fare Teatro Ragazzi senza disattendere la funzione psicopedagocica che lo anima.  

Anche oggi pomeriggio, nella sala Cavarretta del Convento del Carmine, si replica alle 17 e alle 18.