Con la partita interna di ieri sera, molto probabilmente sono cadute le già poche possibilità di preservare la categoria da parte della Sigel Marsala Volley. Al termine di una partita con una carica emotiva non da poco conto, è Olbia, sotto 2-1 nel computo dei set, ad avere la meglio al tie-break. Solo estemporaneo il vantaggio delle ragazze di Campisi che si sono fatte riprendere da una Golem con sette vite.
Gara (infinita) dalle mille sfaccettature, dove si è visto tutto e il contrario di tutto. Con Marsala che ad un certo punto del quarto set, trascinato da una Rossini in stato di grazia, sembrava avere in pugno il singolo atto e venire a capo della partita. Tutto reso illusorio dal ritorno prepotente delle ospiti per mezzo di un grande e produttivo lavoro da parte del muro (coach Giangrossi sul passivo di 8 a 0 aveva terminato entrambi i "discrezionali" a disposizione). Nel quinto set due decisive sviste arbitrali hanno contribuito a consegnare il successo alle galluresi.
Le ingenuità commesse da parte azzurra hanno pesato sull'economia del match. Le marsalesi, nelle fasi più calde dell'incontro, non hanno saputo essere ciniche e hanno sulla coscienza l'esito del penultimo gioco. D'altronde la squadra capitanata da Giulia Agostinetto non è nuova certamente a concedersi delle pause mentali durante le operazioni di gara (vedi le gare casalinghe con sconfitta contro Trentino, Cuneo e infine San Giovanni in Marignano) che hanno prodotto delusioni cocenti e rimpianti in termini di punti conquistati. Certo che Marsala dovrebbe mangiarsi le mani per aver gettato alle ortiche così tante opportunità. Ma far recitare alla squadra il "mea culpa" non serve. Finanche piangere sul latte versato è inutile. Adesso Marsala deve continuare a perseverare e velocemente ricomporsi con predisposizione, mente e cuore nella prossima partita interna. Attendendo di vedere cosa combinerà Perugia stasera contro le neocampionesse di Coppa, la Battistelli San Giovanni in Marignano. Con la salvezza che rimane un'utopia a nove giornate dal termine. Però il pronto riscatto potrebbe esserci domenica 25, quando sarà il turno della Sorelle Ramonda IPAG Montecchio giungere in terra di Sicilia.
La cronaca:
Coach Giangrossi nella rifinitura mattutina perde capitan Barazza e così la formazione è presto fatta: Spinello e Soos compongono la diagonale d'attacco palleggiatore/opposto; centrali Bartolini e Cecconello; schiacciatrici Uchiseto e Melli, il libero è Barbagallo.
Risponde Marsala con la formazione che da ottobre scorso a questa parte è la stessa di sempre: Agostinetto al palleggio e Ventura opposto, Furlan e Facchinetti centrali, schiacciatrici Rossini e Merteki con libero Marinelli.
Equilibrato l'avvio delle ostilità: 4-4. Poi Marsala si porta davanti nel punteggio con i punti del 6-5 di Furlan e del 7-5 su ace di Facchinetti. Il piccolo vantaggio si porta a +3 quando è Merteki a mettere giù la palla del 9-6. Olbia con i punti a muro di Cecconello soprattutto annulla il gap: 10-10. Qui, coach Campisi opera un cambio: fuori Ventura e dentro Perry. Sul 10-12 Campisi, allenatore di Marsala, chiede il time out. Olbia imperterrito continua a non essere più ripreso dalle avversarie. Il 10-13 è un muro di Melli sul campo di Marsala, mentre il 10-14 è della schiacciatrice Uchiseto. Appena Olbia si porta a +5, la Sigel Marsala si appella all'ultimo dei due time out a disposizione. Tornati a giocare, una diagonale a segno di Merteki per il 15-19, ma Olbia subito si riporta all'originario +5 sulle sicule. In rapida sequenza la panchina di Marsala invia in campo Mucciola per Agostinetto e Murri per Furlan. Doppio Rossini (pipe e muro e fuori) riduce le distanze dopo lo spettacolare scambio giocato sulla situazione di 15-21. Coach Giangrossi sul 17-21, vedendo Marsala di nuovo alle calcagne, si rifugia nel discrezionale. Lilybetane, dopo la sosta, riescono di nuovo a tornare a capo della partita (ace di Merteki, muro punto di Perry e attacco vincente di Rossini): 20-21 e secondo ed ultimo t.o. per Olbia. Le due squadre si calano in una fase di punto a punto: 21-22. Poi allungo decisivo di Olbia sul 21-24 e conseguente palla attaccata male da Marsala fanno accaparrare ad Olbia il primo gioco. Un primo set messo a rischio solo nel finale.
E così secondo set che prende inizio con punti dall'una e dall'altra parte. Perry resta in campo. Si arriva all'8-4 con un ace di Rossini. Vantaggio di quattro punti che verrà confermato più avanti con Merteki e Perry per il 12-8 e successivamente scaturisce un confortante 15-11. Qui c'è il time out voluto da Olbia. Tornati in campo, il 16-11 è di Rossini su muro. Le sarde, a quel punto, si rendono protagoniste di un minibreak di tre punti (doppio ace di Cecconello). Suona l'allarme in casa Sigel e Campisi giustamente cambia interamente la diagonale d'attacco palleggiatore/opposto. Ecco che in campo trovano collocazione Mucciola e Ventura per Agostinetto e Perry. I cambi sortiscono effetto perchè non solo Marsala è più vivace, ma grazie ai preziosi punti di Merteki si rialza e tiene lontano il ritorno di Olbia. Sul 19-16 Giangrossi chiama l'ultimo time out. Poi una fase interlocutoria con i punti uno per parte di Ventura e Melli. Sulla situazione di 21.-17 Campisi chiude il precedente cambio e così capitan Agostinetto e Perry prendono parte al finale di parziale. Sul 23-20, dopo uno scambio, primo episodio dubbio con Marsala penalizzato dalla decisione di Selmi/Mesiano. La coppia arbitrale vede palla fuori su attacco di Marsala. Poi un errore in attacco di Perry fa diminuire le distanze tra i sestetti fino al 23-21, momento nel quale Campisi si serve del discrezionale. Alla ripresa del gioco Marsala scappa via con Perry per il 24-21. E' stato poi un primo tempo di Facchinetti a decretare la chiusura per il definitivo 25-22.
Coach Campisi sembra aver toccato le giuste corde nel discorso che precede l'inizio del terzo atto e l'avvio di Marsala è fulmineo. Rossini realizza i punti del 4-0 con una diagonale, e del 5-1 su muro e fuori. Con Eleonora Furlan incaricata del servizio la Sigel tenta la fuga ed arriva sull'11-1 (precisa parallela a segno di Jasmine Rossini) prima che Olbia spezzi l'incantesimo con un punto. Sul 12-2 Giangrossi chiama il discrezionale. Olbia infila un break di sei punti a due e così il time out è stavolta di Marsala. Merteki allunga sul 15-8. Saranno poi Rossini (diagonale), Perry (muro su attacco di Melli) a portare la squadra al 18-10. Tutto fila liscio fino al punto a muro (non è stato l'unico della serata) di Agostinetto per il 21-11. Si profila una facile conquista del singolo gioco da parte di Marsala. Niente di tutto questo. E' in questa parte del set che le insicurezze di Marsala vengono alla luce, facendo rientrare in gara Olbia abile a firmare un break di otto punti. Nel mezzo, sul 21-15 fuori l'intera diagonale offensiva per permettere l'ingresso di Mucciola e di Ventura. Ci pensa per il 22-19 Fabiola Facchinetti con una fast efficace a sbrogliare una situazione che si era fatta preoccupante. Marsala si sblocca emotivamente, poichè arrivano i punti di entrambe le attaccanti (Merteki e Rossini) che indirizzano le compagne alla vittoria della terza frazione che termina 25-21.
Il fatto più eclatante e inverosimile accade nel quarto set, il penultimo giocato dalle squadre. Marsala davanti di otto punti (parziale di 8 a 0 con l'allenatore ospite che aveva speso già tutti i time out a disposizione, ndr) e l'inspiegabile shock nella parte centrale sprecando un vantaggio di sei punti (14-8, punto messo a segno da Becky Perry). Dopo di ciò il buio improvviso. Come si può spiegare? Se si è verificato ciò è dovuto sì alla non salda tenuta mentale delle azzurre ma un fattore ancora più importante è stato il sangue freddo e la caparbietà di Melli e compagne. Proprio Melli nella parte centrale è stata autrice di un triplo punto (murando due volte Becky Perry) che ha consentito l'avvicinamento al 14-12. Qui, coach Campisi vuole pensarci su e si avvale di un primo time out. Dopo la sospensione, Olbia cresce e si affaccia per la prima volta nel set davanti alle avversarie: 14-15. Marsala si riappropria del vantaggio per merito dei punti di Agostinetto e un ace di Facchinetti: 18-17. Da qui in avanti è un'altalena di emozioni. Olbia sfonda con gli attacchi dal centro e torna davanti nel punteggio. Il finale è amaro. Marsala si ferma a venti nonostante si provi a cambiare il passo con l'ingresso di Ventura e Olbia con Cecconello e Melli sugli scudi pareggiano i conti sul 2-2. Sorprendentemente dopo che Marsala sembrava essere in controllo e non dava la sensazione di essere in affanno.
Per decretare il vincitore della sfida dopo una dura lotta come questa ci si affida così al tie-break. Olbia stacca Marsala immediatamente di tre punti: 2-5 per effetto di un muro punto sardo. Marsala ha la capacità di rifarsi sotto con Rossini e Merteki: 5-7. Ma un errore al servizio di Facchinetti permette alle olbiesi di essere davanti al cambio campo: 6-8. Recupero e rimonta di Marsala che va a condurre 9-8 e successivamente 10-9 (errore in battuta di Bartolini). Un serrato testa a testa ingaggiato dalle squadre fino agli episodi descritti. Sulla situazione di 12-12 dubbia regolarità nell'azione che ha portato Olbia al punto del nuovo sorpasso. Campisi ferma il gioco per un time-out. Il 12-14 è attribuito a Uchiseto che conclude fuori, ma viene ravvisato un impercettibile tocco a muro. I tifosi locali alzano la voce e il clima si fa incandescente. La partita di Marsala termina essenzialmente qui, poichè Olbia completa l'opera col punto del 12-15 che fa scattare le urla di tutta la panchina sarda.
Tabellino. Sigel Marsala Volley-Golem Hermaea Olbia: 2-3 [21/25; 25/22; 25/21; 20/25; 12/15]
Sigel Marsala Volley: Agostinetto 5, Ventura 3, Facchinetti 6, Furlan 7, Rossini 26, Merteki 16, Perry 16, Mucciola, Murri, Marinelli (L) n.e. Cazzetta. All. Francesco Campisi
Golem Hermaea Olbia: Spinello 1, Soos 4, Cecconello 19, Bartolini 8, Uchiseto 19, Melli 22, Iannone 4, Caboni, Simoncini, Barbagallo (L) n.e. Provaroni, Fusani, Barazza, Branca, Murru. All. Pasqualino Giangrossi
Arbitri: Matteo Selmi di Modena e Marta Mesiano di Bologna
Spettatori: 150 circa
Emanuele Giacalone