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15/02/2018 06:00:00

Birgi. Soldi ai Comuni e nuovo bando. Ma per i voli estivi è molto dura

Musumeci e Turano avevano lasciato intendere che ci sarebbe stata una telefonata tra la Regione Siciliana e Ryanair per salvare la stagione estiva a Birgi, ma da Dublino ci fanno sapere che non è arrivata alcuna telefonata , e che i voli sono ormai a fortissimo rischio per l'estate.


Resta molto incerta quindi la situazione per l’aeroporto di Trapani Birgi. Si vivono giorni di apprensione per quello che succederà quest’estate, perchè ad oggi non c’è nessuna programmazione dei voli per la stagione, e questo mette in forte crisi la già precaria economia del territorio.

Non ci sono voli Ryanair che sta già programmando la stagione invernale in tutta Italia. Ieri ha annunciato le nuove rotte dall'Italia per la Spagna. E come avviene ormai di continuo, Trapani non è compresa come destinazione italiana. Segno più che evidente che la compagnia irlandese non vuole più espandersi a Trapani, che utilizzerà solo per i pochi voli sempre pieni.
Sabato c’era stato un forum in cui l’assessore regionale alle attività produttive Mimmo Turano aveva detto che a giorni sarebbe stato preparato il nuovo bando e che c’era stato un colloquio telefonico con i responsabili Ryanair per trovare una soluzione “tampone” per l’estate.
La situazione si è aggravata dopo il ricorso di Alitalia al primo bando e che ha bloccato la procedura per l’accordo di co-marketing con la Ryanair, unica compagnia ad aver presentato l’offerta.


Ieri c’è stata una riunione della quarta commissione Ambiente, Territorio e Trasporti dell'Ars (che potete vedere cliccando qui) di cui fanno parte anche i deputati della provincia Eleonora Lo Curto, Stefano Pellegrino, Valentina Palmeri. Presenti anche diversi sindaci del territorio, operatori e Confindustria. 
Si è deciso che si farà un nuovo bando utilizzando la vecchia ripartizione delle somme ai comuni Restano fuori Trapani, San Vito ed Erice però. La differenza con il precedente bando è che le cifre saranno stanziate su base triennale e non annualmente. Questo bando sarà utile per il futuro, perchè i tempi sono lunghi e la stagione estiva è alle porte. A breve termine si proverà a far volare i vettori su Birgi senza contratto. E allora bisognerà contattare uno ad uno i vettori. Ma chi lo farà senza una guida stabile di Airgest, con un cda provvisorio?
“Il bando porterà via dei mesi lasciando tutte sul tavolo, non tanto le problematiche sollevate dal TAR (quelle, se ci riescono, proveranno a superarle) quanto la problematica della ripartizione delle cifre escludendo comuni importanti come Trapani, San Vito ed Erice” avverte Luca Sciacchitano del Comitato per la salvaguardia dell’aeroporto. Non è fiducioso nemmeno sulla soluzione tampone di contattare i vettori: “e scopriremo se funzionerà soltanto quando i vettori inizieranno a mettere i voli sui propri siti. Siamo tornati al punto di partenza”.


Intanto la Regione ha varato il nuovo decreto che stanzia complessivamente 12 milioni e mezzo di euro per gli anni 2018 e 2019 per i Comuni che rientrano negli ambiti territoriali degli aeroporti di Trapani e Comiso. In provincia di Trapani si sono ridotti a 11 i Comuni che rientrano nell’ambito dell’aeroporto: Alcamo, Buseto, Calatafimi, Campobello, Castellammare, Custonaci, Favignana, Marsala, Paceco, Salemi e Valderice.
Per i Comuni dell’aeroporto di Birgi sono stati stanziati 4.362.000 euro per il 2018 e 4.725.500 euro per il 2019. I Comuni trasferiranno poi queste somme all’Airgest che potrà effettuare un nuovo bando per il co-marketing. Queste procedure, si sa, potrebbero avere tempi lunghi.
Intanto in Prefettura si sono incontrati il prefetto Darco Pellos, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, e il presidente di Sicindustria Trapani Gregory Bongiorno. Tutti hanno detto al prefetto che non bisogna perdere tempo, che bisogna far presto per il nuovo bando e per sbloccare i voli estivi.

“Garantire l’occupazione e salvaguardare l’indotto”. Per Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, uniti a difesa dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani Birgi, sono questi gli obiettivi su cui devono puntare le azioni che saranno programmate dal nuovo management dell’Airgest, la società che gestisce lo scalo.

“I lavoratori dell’aeroporto e delle attività a esso connesse - dicono i segretari generali della Cgil Filippo Cutrona, della Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, della Uil Eugenio Tumbarello e il presidente di Confindustria Gregory Bongiorno – stanno vivendo ore di incertezza che si traduce nel fondato timore di perdere l’occupazione e di rendere vani gli impegni economici fin qui sostenuti. Non possiamo consentire che ciò avvenga. La provincia non può essere privata di una importante opportunità di sviluppo economica, sociale, occupazionale cosi come non può essere negata la mobilità e la continuità territoriale”.

I sindacati confederali e l’associazione degli industriali, hanno incontrato il Prefetto di Trapani Darco Pellos, chiedono al nuovo consiglio di amministrazione di far proprie le istanze del territorio attivandosi con rapidità per predisporre un nuovo bando di gara rivolto ai vettori.

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e il presidente di Confindustria Trapani, intervengono anche sulla possibilità di ricapitalizzare l’Airgest: “La situazione della società di gestione del “Vincenzo Florio” è drammatica. Se non si procede alla ricapitalizzazione dell’Airgest, le cui casse sono a secco, la strategia potrebbe essere quella di prevedere gli interventi dei privati”.

Cgil, Cisl, Uil e Confidustria hanno annunciato al Prefetto che chiederanno un incontro al Presidente della Regione per rappresentare le esigenze del territorio rispetto all’attività dello scalo e per delineare i contorni di una vicenda che potrebbe assumere una valenza drammatica per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio.

Tra i sindaci del territorio presenti alla riunione all'audizione alla IV commissione anche il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. Questa la sua dichiarazione: 

“Ho rappresentato ai componenti della Quarta Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, Ambiente, Territorio, Mobilità e Trasporti tutta la mia preoccupazione per lo stato in cui versa la Stazione Aeroportuale “Vincenzo Florio” di Birgi. L’attività dell’aeroporto è notevolmente ridotta e va sempre più scemando. Tutto questo con gravi e irreparabili ripercussioni sull’indotto socio-economico della nostra provincia che vive di Turismo. Gli ultimi dati sui flussi di persone provenienti dall’estero ma anche dal territorio nazionale, sono allarmanti e le strutture ricettive e di ristoro vivono uno stato di apprensione in vista delle ormai prossime stagioni primaverile ed estiva. Da qui la mia richiesta di intervento immediato alla Quarta Commissione affinché adotti un provvedimento urgente a salvaguardia di questa importante struttura, essenziale non solo per lo sviluppo provinciale ma anche della Sicilia Occidentale”.

 “Le soluzioni prospettate in Commissione Ambiente e Mobilità all’Ars sono tutt’altro che risolutive. Chiediamo subito l'intervento immediato delle autorità di vigilanza e controllo”.

A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri a margine della seduta della commissione Mobilità che ha affrontato la questione inerente la grave crisi che sta coinvolgendo l’aeroporto di Birgi.

“La crisi dell’aeroporto di Birgi - spiega Palmeri - è il frutto di un comportamento irresponsabile e illegittimo del Governo Crocetta e del management di Airgest dato che le criticità oggi venute a galla e già ampiamente preventivate, sono il frutto di un bando di gara cucito su misura per Ryanair. L’assessore Pappalardo ha illustrato il nuovo decreto di ripartizione delle somme come una soluzione, quando invece questo rappresenta a nostro avviso il preludio ad un nuova gara d’appalto dell’Airgest il cui iter dovrebbe, secondo quanto dichiarato dall’Assessore Pappalardo, essere completato in sole 3 settimane. A nostro avviso si tratta di fumo negli occhi dato che ancora una volta, si prende in giro la comunità fissando scadenze lontane dalla realtà e utilizzando trucchi dialettici per nascondere l’impreparazione e la mancanza di strategie. Per tale motivo, chiederemo l'intervento immediato Delle autorità di vigilanza e controllo su quanto sta accadendo per accertare i fatti e scongiurare il peggio per il futuro”.

Sulla vicenda interviene anche il senatore trapanese del M5S Maurizio Santangelo: “È stata data l’occasione all’ormai ex Presidente di Airgest - spiega Santangelo - di rivelare ciò che è ormai chiaro a tutti e che il Movimento 5 Stelle ha più volte denunciato a tutti i livelli istituzionali e cioè il carattere (parole sue) predatorio dell’azione di Ryanair. L'impossibilità di rispettare le regole europee - aggiunge il portavoce - in quanto gli incentivi legali sarebbero insufficienti per le brame del vettore low cost e il fatto che il co-marketing è stato l’unica vera causa del dissesto di Airgest" conclude Santangelo.