Si torna a parlare di sicurezza a Trapani, dove sono stati spesi un mare di soldi per gli impianti di videosorvglianza. Oltre 3 milioni di euro per 107 telecamere ad alta definizione distribuite in vari punti della città, nelle zone sensibili. Ma di queste 107 telecamere soltanto una decina sono funzionanti. Allora a cosa è servito spendere tutti quei soldi per un sistema non efficiente? Il sistema di videosorveglianza è connesso con una sala tecnica creata appositamente al comando dei vigili urbani. Le dieci telecamere funzionanti sono controllate solo da un vigile urbano, anche se in 12 hanno seguito uno specifico corso.
Il sistema è stato predisposto nel 2008, con un finanziamento statale, ed è costato oltre 3 milioni 800 mila euro. La manutenzione ovviamente è a carico del Comune, che ha speso circa 20 mila euro per il sistema di monitoraggio nella sala del comando dei vigili urbani. Oltre a queste somme ci sono quelle per gli impiani distribuiti nelle strade. Infatti il sistema, dicevamo, non funziona bene, con solo una decina di telecamere operative. Ci sono le telecamere sporche che nessuno pulisce, quelle che devono essere riparate, altre inutili la notte perchè si trovano in zone buie.
Vista l'inutilità di diversi impianti spesso le forze dell'ordine devono chiedere ai privati di visionare le immagini di videosorveglianza di negozi e altri edifici per ricostruire incidenti stradali e crimini.
Dal canto suo il commissario straordinario del comune di Trapani Francesco Messineo ha garantio che la trasmissione delle immagini dalle telecamere al comando di Polizia Municipale tornerà presto totalmente funzionante. Bisogna comprare il server. Per fare questo verranno utilizzate le somme provenienti dalle multe, come prevede la legge.