Dopo mesi di battaglie la pala non gira più. E’ ferma. Parliamo dell’impianto mini eolico costruito dalla Electra srl a ridosso della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco, gestite dal WWF. E per mesi il WWF, con la direttrice Anna Giordano, ha scritto e fatto ricorsi su ricorsi per fermare un impianto ritenuto dannoso alla fauna dell’area protetta.
Adesso il Comune di Trapani ha ordinato alla ditta che aveva installato l’impianto la sua rimozione. L’impianto mini eolico da 60 kw, evidenzia il Comune, ricade in una zona a rischio sismico e inoltre è in prossimità della zona Sic Zps Saline di Trapani e Paceco.
La vicenda va avanti dallo scorso anno. E' infatti il 22 Giugno scorso quando sorge la pala eolica a pochissima distanza dall'area protetta, che non è solo una Riserva. Il 3 Luglio già il WWF scrive per interrompere il funzionamento della pala, anche perché nessuna richiesta di parere preventivo era mai arrivata all'ente gestore, e quindi l'autorizzazione era illegittima. Risponde solo il SUAP di Trapani, il 14 Settembre: è stato avviato il procedimento di annullamento della validità della PAS, cioè della procedura abilitativa semplificata, prevista proprio per gli impianti ad energia alternativa.
Al Wwf non stanno con le mani in mano. Hanno preso visione della documentazione, finalmente, e hanno scoperto che l'impianto, secondo i loro tecnici, non è conforme alle norme vigenti, ed in particolare contrasta con le norme urbanistiche previste dall'Irsap.
"L’area del trapanese è una rotta migratoria importantissima, - spiega Anna Giordano - punto di arrivo per milioni di uccelli dall’Africa in primavera, e di partenza in autunno, posta nel punto più breve tra il continente africano e quello europeo, per specie terrestri che in mare non possono fermarsi senza rischiare di morire. Porre ostacoli lungo questa rotta, privi di qualsivoglia studi preventivi e correttamente redatti, senza tener conto neanche della sommatoria degli impatti alla luce della situazione esistente già estremamente gravosa in termini di ostacoli aerei ai flussi migratori, viene meno ad ogni obbligo di tutela".
Adesso è arrivato l’ordine di smantellare tutto. Ma qualcosa ci dice che contro questa ingiunzione potrebbero esserci ulteriori ricorsi da parte della Electra srl e si aprirebbe nuovamente una lunga scia di contenziosi. Degli impianti eolici nei pressi della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco tp24.it se ne occupa da tempo, e non solo di quelli che insistono a ridosso delle saline trapanesi. Abbiamo raccontato, ad esempio, del grande paradosso degli impianti in eccesso in Sicilia. Di una rete satura.
L'eolico in Sicilia cresce a dismisura, infatti, da anni, nonostante ci siano fonti ufficiali che non solo dicano che è tutto un surplus che la rete non è in grado di assorbire, ma addirittura i gestori vengono pagati per non immettere energia in rete. Non ci sono dati recenti e ufficiali sugli impianti in corso d'approvazione, e i Comuni non hanno neanche gli strumenti adeguati per una corretta valutazione. Ecco perchè, se andate alle Saline di Trapani e Paceco, dovunque posate lo sguardo sulla terraferma, siete circondati da pale eoliche.