E’ stata chiamata “la carica delle 104”. E’ la maxi inchiesta sugli illeciti benefici ottenuti grazie alla legge 104, quella sull’assistenza a familiari disabili, scattata nell’agrigentino. Due anni fa la Digos arrestò decine di persone e applicò numerose misure cautelari. Coinvolti medici, insegnanti, collaboratori scolastici accusati di aver truffato lo stato attraverso false attestazioni mediche di invalidità e falsi certificati. Sono 69 gli inquisiti su cui il 2 marzo si dovrà pronunciare il Gip di Agrigento.
Altri 10 hanno scelto il rito abbreviato, 12 hanno patteggiato la pena.
L’inchiesta sulla carica delle 104 ha scoperchiato quello che viene ritenuto un collaudato sistema che, attraverso due “bande parallele”, avrebbe generato un giro di certificazioni false con la complicità di medici infedeli e facilitatori in diversi rami. Questa combriccola lavorava per attestare invalidità e patologie con lo scopo di truffare lo stato e ottenere benefici tra cui ottenere trasferimenti, se dipendenti pubblici, nelle province di residenza. Il tutto a scapito di chi effettivamente ne aveva diritto.