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28/01/2018 13:05:00

Ieri altra giornata tragica nel Mediterraneo: tre morti, venti dispersi, sei bimbi gravi

 Ieri altra giornata tragica nel Mediterraneo. Lo fa sapere Sos Mediterranee, che pattuglia il mare con la nave Aquarius: "Dopo essere stato testimone impotente all'alba dell'intercettazione di un canotto pneumatico nelle acque internazionali da parte della guardia costiera libica, l'Aquarius è stato mobilitato più tardi in mattinata per il salvataggio di un altro gommone nelle acque internazionali al largo della Libia. Quando le scialuppe di salvataggio di Sos Mediterranee sono arrivate vicino a questa nave in pericolo, le persone erano già in acqua. 98 persone sono state salvate e 83 si trovano al sicuro a bordo dell'Aquarius, altri 15 sono stati evacuate di emergenza con elicottero. 8 pazienti, di cui 6 bambini, e i loro accompagnatori sono stati evacuati dall'elicottero verso l'ospedale più vicino a Sfax in Tunisia. 2 donne non hanno potuto essere rianimate e lasciano due figli orfani".

"Ci siamo imbattuti in un salvataggio molto critico. Quando le nostre scialuppe di salvataggio si sono avvicinate, il gommone era già affondato da un lato e le persone erano in acqua. Alcune avevano già perso conoscenza quando sono state salvate " dice Klaus Merkle, coordinatore dei soccorsi. 

La Marina Militare conferma di essere intervenuta: 

Nel pomeriggio di ieri, sabato 27 gennaio, a seguito ad una richiesta del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, coordinatore nazionale del soccorso in mare, il cacciatorpediniere Durand de la Penne e la fregata Bergamini sono intervenuti per un’evacuazione medica.

 

L’intervento degli elicotteri delle due unità della Marina Militare, in zona in quanto parte del dispositivo navale dell’Operazione Mare Sicuro, si è reso necessario per evacuare 3 adulti e 6 bambini, soccorsi in mare dall’ONG Aquarius, che presentavano patologie non trattabili a bordo. Una volta recuperati i pazienti grazie ad una complicata manovra con il verricello, gli elicotteri si sono diretti verso Sfax, in Tunisia.

 

Atterrati a Sfax i pazienti sono stati accolti dal personale della locale struttura ospedaliera, in grado di trattare le patologie riscontrate.

 

L’attività odierna è frutto del continuo ed efficace coordinamento in atto tra la Marina Militare, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, il Marittime Rescue Coordination Center di Tunisi, e l’Ufficio per l’Addetto alla Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Tunisi.

 

L’Operazione Mare Sicuro, in atto dal 12 marzo 2015, prevede lo schieramento di un dispositivo navale con missione di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali. La presenza del dispositivo aeronavale in alto mare garantisce la tutela degli interessi nazioni in mare e un`adeguata cornice di sicurezza a tutti i mezzi navali dello Stato, e non, impegnati nelle attività di ricerca, soccorso e pesca.

 

 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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