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28/01/2018 06:00:00

Trapani 2018, c'è Galluffo e fa sul serio. Paceco, il Pd litiga su Ruggirello

Trapani strizza l'occhio alle elezioni politiche, ma ha lo sguardo fisso sulle amministrative di primavera.
La città è commissariata, si appresta a celebrare una nuova campagna elettorale dove finora i partiti del territorio sono silenti.
Tanti i movimenti civici che sono sorti, a farne parte sia uomini di destra, che uomini e donne di sinistra.
E' il caso, per il centro destra, di “ Scegli Trapani” espressione di Salvo D'Angelo, “Amo Trapani” di Giuseppe Guaiana, oppure per il centro sinistra di “Trapani con Coerenza”di Enzo Abbruscato, e poi ancora “Trapani riparte” di Lilli Vento.
Questi, solo per fare un esempio, di quello che è il panorama del civismo a Trapani. Civismo che si incastrerà poi, per forza di cose, con il cammino politico di molti.
Del resto lo stesso Abbruscato, in conferenza stampa, ebbe a dire che non potrà sedersi attorno al tavolo con Forza Italia, dall'altra parte Guaiana ha chiosato la stessa cosa: non con il PD.
Il movimento “Trapani riparte” si sta confrontando con il territorio, con l'obiettivo di restituire alla città una guida competente. La figura individuata, per poter seguire il corso delle amministrative anche come candidato sindaco della città, è quella dell'avvocato Vito Galuffo.
A Trapani c'è un altro movimento, sorto da più tempo, “Uniti per il Futuro”, che ha sostenuto la candidatura di Mimmo Fazio.
Il movimento continua a riunirsi assiduamente grazie a Mimmo Marino, Barbara Tomasino e Giuseppe Caltagirone, ex consiglieri comunali. Presente pure Giuseppe Russo, grande sostenitore di Fazio.
Uniti per il Futuro ha cambiato pelle, si è rigenerato sotto il nome di “Progresso e Rinascita, prendendo le distanze dallo stesso Fazio.
Con questa nuova prospettiva stanno lavorando alla composizione di una lista, di un progetto condiviso.
Il PD trapanese al momento tace, ma certamente farà sentire la sua voce dopo le elezioni politiche del 4 marzo. La stessa cosa per Forza Italia. I partiti politici tradizionali sono impegnati, a riconfermare poltrone.
Le amministrative sono secondarie, comunque da attenzionare, anche come future poltrone da spartirsi, solo a risultato nazionale ottenuto.
A paceco, invece, c'è già un candidato sindaco a bandiera PD.
Si tratta di Stefano Ruggirello.
E' stato vicesindaco della cittadina per due anni e mezzo, alla sua candidatura a sindaco lavora già dall'anno scorso. Ruggirello non ha ancora la benedizione politica dei tre consiglieri comunali dem, Fodale-Reina- Genovese.
La Fodale, in particolare, ne spiega le ragioni, sostenendo che l'avvenuta elezione per acclamazione, a candidato sindaco della città di Paceco, è avvenuta alla presenza di pochissimim iscritti: “La piccola sede del partito era affollata da amici e parenti del proposto candidato sindaco e dai familiari dei Giovani democratici guidati da Davide Ruggirello, fratello di Stefano”.
Per la Fodale, inoltre, era necessario allargare la condivisione del candidato con altri candidati, vicini sempre all'aria dem. Si chiedeva, insomma, una scelta condivisa su una personalità politica che fosse in grado di unire e non dividere: “Oggi la legge elettorale ci obbliga a delle alleanze, a scelte condivise a cui il PD non può sottrarsi... Cosa ci riserva il futuro non lo so, continua la Fodale, so cosa mi auspico e cosa vorrei: un sindaco innamorato del proprio paese, che si metta al servizio dei suoi concittadini, capace di dare e non di chiedere”.
Requisiti che la Fodale non riconosce all'aspirante sindaco Ruggirello.

Rossana Titone



Native | 2024-07-16 09:00:00
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