Ancora reazioni e commenti a Marsala su giovani e violenza in città, dopo l'inchiesta esclusiva di Tp24.it che ha documentato un caso di violenza tra ragazzini in centro.
L'assessore alle politiche giovanili, Anna Maria Angileri, ha avuto un incontro con la comandante della polizia municipale, Cupini. Si è deciso di aumentare ulteriormente i controlli nel centro storico.
"Ma sono una dirigente scolastica, oltre che un assessore - aggiunge Angileri intervenuta ieri al Volatore, il talk radiofonico che va in onda ogni giorno su Rmc 101 - e so che ciò non basta se non vengono messe in campo azioni concrete contro il disagio giovanile, a cominciare dalle scuole, e coinvolgendo le famiglie".
Le operatrici del Centro Antiviolenza Metamorfosi e del Centro Antiviolenza la Casa di Venere scrivono: "Le immagini ci arrivano come un pugno allo stomaco e ci fanno riflettere su quanto ancora c’è da fare nella nostra città, ma soprattutto come vivono i nostri giovani quelli che per loro sono momenti di spensieratezza e come canalizzano le loro emozioni. Ci vorremmo soffermare proprio sulla parola “incapacità “; quanto ognuno di noi è capace o si reputa tale in determinate situazione o è capace di fare bene alcune cose, e quanto, invece è incapace nel fare altro. Questi ragazzi sono stati capaci a fare branco, a primeggiare sull’altro, sono stati capaci di far uscire la parte peggiore di loro, quale l’arroganza, la prepotenza, la VIOLENZA FISICA e VERBALE. Meno bravi a ribellarsi alla loro rabbia, non hanno saputo gestirla, forse perchè nemmeno sanno come fare, perche nessuno mai glielo ha insegnato, forse non sanno nemmeno riconoscerla. Nel nostro piccolo, ogni anno portiamo avanti progetti di sensibilizzazione nelle scuole contro ogni forma di violenza e cerchiamo di educare alla cultura della non violenza, oltre a prendere in carico donne e minori vittime di violenza di genere, non è facile, ma il nostro impegno perdura negli anni, e dinanzi a queste crude e forti immagini tutto sembra vano, ma il nostro lavoro ci porta ad andare avanti a non arrenderci, a credere che le cose si possono cambiare, che la cultura, il pensiero, i modi di fare vanno cambiati. Il ruolo più importante spetta a noi, adulti di riferimento, genitori e non. Dobbiamo continuare a credere in un cambiamento, dobbiamo investire sulla educazione dei nostri figli, nipoti e su tutti i bambini, adolescenti e giovani che la vita ci porta ad incontrare. Educhiamo al rispetto, di se stessi e dell’altro. Non dobbiamo mai pensare che la violenza non ci riguarda, ci tocca ogni giorno in ogni contesto che viviamo e frequentiamo, spetta solo a noi dire basta e porre fine a delle situazioni che ci fanno stare male. In questo video non trapela solo la violenza e la prepotenza, ma anche tanto dolore, rabbia, impotenza e superficialità. Ognuno di noi si deve interrogare e mettere in discussione, ognuno nel proprio piccolo può fare qualcosa".
Sono tantissime le lettere che abbiamo ricevuto in redazione. Scrive Giuseppe:
Questa è la nuova giovane Italia che avanza speranzosa verso il futuro!! Si vive in una società violenta, e questo è il minimo che possa accadere. Adolescenti ispirati da un’infinità di programmi televisivi che non sono altro che inni alla violenza. Gomorra docet!! Certamente non sta a me fare una analisi sociologica del fenomeno,per questo ci sono fior di professionisti chiaramente più illuminati del sottoscritto!! Mi limito tuttavia a evidenziare il fallimento della figura genitoriale,innegabilmente non esente da responsabilità!! Noi genitori siamo responsabili dei nostri figli sia per quanto concerne gli illeciti comportamenti frutto di omessa o carente sorveglianza; sia per quanto concerne gli illeciti riconducibili ad oggettive carenze nell'attività educativa, che si manifestino nel mancato rispetto delle regole della civile convivenza!! Bisogna porre riparo a questa pericolosa deriva dai veri valori della vita:
l'importanza dell'anima e la non violenza. Ma per far ciò è necessario che tutti facciano la propria parte!! I genitori in primis ,ma anche la scuola!! Occorre rilanciare “l'alleanza educativa" tra scuola e famiglia. Un tempo era scontato che genitori e insegnanti parlassero la stessa lingua. Oggi non è più così e spesso per responsabilità dell'una o dell'altra parte, a secondo dei casi ,famiglie e docenti ragionano e si comportano come se si trovassero su sponde opposte. Io ritengo che la scuola ha un ruolo determinante nella formazione di un buon cittadino. Occorre che la scuola torni a svolgere una funzione "educativa" oltre che "formativa" è necessario che torni ad indossare le vesti di collante avuto in passato, tanto utile all’Interno delle famiglie, con azioni di proposte e di confronto. Ovviamente per far ciò occorre che l’insegnante abbia l’autorevolezza di un tempo e le famiglie ne identifichino la figura come quella entità utile e capace di supportare, affiancare e in taluni casi surrogare gli stessi nella crescita socio-culturale dei propri figli!!
*Aggiornamento del 19/06/2020- Su richiesta dei familiari e dietro indicazione del Garante della Privacy il video è stato rimosso. Questo in osservazione della legge sul Cyberbullismo e delle regole deontologiche della professione giornalistica e della Carta di Treviso che prevedono che la tutela del minore costituisce la priorità sull'attività di informazione. Inoltre la notizia pubblicata due anni fa ha perso il carattere di attualità.