Giovedì 25 gennaio al teatro Selinus va in scena “Interrotte”, il dramma della diversità mischiato al dramma della follia.
Nota di regia
Per raccontare la terrifica realtà degli "istituti di terapia e cura delle turbe del comportamento e dell'orientamento sessuale" - in auge, prima nell'area anglosassone, poi in quella americana, quindi nell'Europa Continentale - tre generazioni di Studenti, sotto la guida di Giacomo Bonagiuso, hanno lavorato negli anni su testi, reportage, esperienze che riassumono in modo certo parziale il concetto di "normalità" sociale, sessuale e quindi "culturale" che sin dai primi anni del Novecento, e purtroppo, decisamente molto oltre, hanno "imbevuto" il concetto stesso di "terapia".
Curare la differenza sessuale, come una qualunque malattia della mente, ed insieme ad essa, il vero baratro della schizofrenia, cosi come la protesta attiva di stampo ideologico-culturale: era questo il calderone insopportabile in cui differenza, eresia, protesta, ribellione, malattia, devianza vennero tutte confuse, in un unico blocco di "diversità".
Cosi, da Palermo a Mazara del Vallo, fino a Castelvetrano, tre diverse generazioni di studenti universitari di Etica, liceali e di un laboratorio teatrale, hanno intrecciato valutazioni, idee, scritture per arrivare, ognuno per sé, ma ciascuno come base per il gruppo futuro, a questo spettacolo che, decisamente, non si presta ad una fruizione leggera, né consente di poter lasciare il teatro in modo pacificato.
E, d'altra parte, lo scopo dei giovani che hanno seminato nel campo semantico di "Interrotte" è stato ed è quello di sfondare la parete ipocrita che circonda, negando, compatendo, sfuggendo, la drammatica equazione che spesso, ancora, e specie in realtà marginali, appiattisce nel concetto di malattia la ribellione e la differenza sessualità.
Così questo spettacolo conclude un ciclo di alcuni anni di lavoro e mette in scena, a portata d'ognuno, uno spettacolo "secco", "asciutto", non retorico, in cui il corpo parla più delle parole ed in cui le parole sono "incredibili" perché - quando parliamo di follia - dobbiamo sempre ricordare il paradosso di Derriere: nel dire la pazzia si è già tradito il silenzio interminabile dei pazzi. Nel raccontare con le parole la pazzia si è già passati dalla parte dell'ordine.
Giacomo Bonagiuso
In scena: Giordana Firenze, Chiara Calcara, Sofia Sossio, Alessandra Sparacia, Gloria Ciaccio, Irene Moceri, Elena Di Blasi, Lorena Lo Curto, Sonia Cudia, Vito Cafiso, Karen Lisciandra e Lucio Di Maio.
Luci e audio: Giuseppe Ombra e Shadow Team
Regia: Giacomo Bonagiuso
Ingresso 4€. Lo spettacolo comincerà puntualmente alle ore 21.15. Teatro Selinus di Castelvetrano. Produzione Teatro Libero ac di Castelvetrano Selinunte