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14/01/2018 06:00:00

Francesco Gandolfi: "Io, studente disabile, laureato grazie a Dario Fo"

 "La vita è una meravigliosa occasione fugace da acciuffare al volo tuffandosi dentro in allegra libertà” disse il compianto premio Nobel per la letteratura Dario Fo. Francesco Gandolfi, ragazzo di Piumazzo, in provincia di Modena, affetto da distrofia muscolare, dopo il diploma presso il liceo tecnologico Corni di Modena decise di iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza dove però non era ancora attiva la FAD (Formazione a distanza), indispensabile e che gli avrebbe certamente risolto innumerevoli difficoltà di carattere logistico per seguire le lezioni.

Francesco è sempre stato un grande ammiratore di Dario Fo, premio Nobel per la letteratura e molto vicino all’associazione Uildm di Modena. Era il gennaio 2014 quando Francesco, dopo aver visto la trasmissione televisiva di Daria Bignardi, decise di inviare una email al Maestro.

Credeva che il suo messaggio non sarebbe mai arrivato a destinazione, alla luce degli innumerevoli impegni del ricevente, invece non è stato così poiché dopo qualche mese giunse una risposta inaspettata.

Nacque così un rapporto epistolare intenso fatto di messaggi, chiamate, confronti sui temi attuali, si sviluppa un interesse verso nuovi progetti e un legame molto forte dove lo stesso Francesco ha avuto modo di raccontare le difficoltà incontrate durante il suo percorso universitario e nel seguire le lezioni.

Dario Fo prende a cuore il problema e decide di intervenire concretamente; vengono eliminati così alcuni impedimenti di carattere tecnico-burocratico nell’Ateneo, grazie alla collaborazione del corpo docente e tutta l’Università. Francesco ha potuto così seguire regolarmente le lezioni in streaming e recentemente si è laureato. Adesso vuole realizzare il suo sogno; studiare criminologia, una passione che lo accompagna da molto tempo e che ha alimentato nel corso dei suoi studi universitari, curando una rubrica dal nome “La rubrica di Francesco Gandolfi” nel sito “Criminologia-Aspetti” del Dr Giuseppe Guarcini, Criminologo. La sua storia è stata presa a cuore dal Prof. Mastronardi e dalla Dott.ssa Calderaro che hanno predisposto condizioni tali per potergli far frequentare il master in modalità online all’Unint di Roma.

Abbiamo intervistato in esclusiva Francesco Gandolfi, che ci ha raccontato la sua storia personale e la sua preziosa amicizia con il Maestro Dario Fo.
"Mi sembra fosse il gennaio 2014, ci fu un duetto tra il Maestro e Mika, il cantante, alla trasmissione di Daria Bignardi “Le Invasioni Barbariche”. Rimasi molto colpito da questa esibizione quindi decisi di scrivergli una lettera. Dopo qualche mese, nella prima settimana di agosto del 2014, mi arrivò la risposta del Maestro che ovviamente mi lasciò molto stupito, io non pensavo che gli fosse giunto addirittura il messaggio. Da li abbiamo iniziato a parlarci, a scriverci, a frequentarci. Il Maestro, insieme a sua moglie, quando vinsero il Nobel decisero di devolvere il premio alle Associazioni che si occupano di persone disabili, con handicap e grazie appunto al premio in denaro è stato possibile comprare molti ausili, molti veicoli attrezzati per il trasporto di persone con handicap.

- Lei ha raccontato al Maestro Fo delle difficoltà che aveva nel seguire le lezioni da casa, quindi si è interessato…
Un giorno, parlando non particolarmente dei miei studi, mi chiese casualmente se avessi continuato a studiare all’Università o se avessi continuato ad occuparmi di altre cose e gli raccontai che ero effettivamente iscritto al terzo anno di Giurisprudenza però, per mie difficoltà logistiche, non potevo frequentare attivamente il corso e quindi il Maestro si è fatto carico di permettermi di seguire da casa, attraverso la videoconferenza, le lezioni. Anche oggi, nonostante io abbia già finito, mi hanno detto i responsabili del Centro della Disabilità Unimore, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che altri ragazzi hanno la possibilità di seguire, attraverso le stesse modalità, le lezioni e quindi questo è stato molto importante. Grazie all’intervento del Maestro è stato possibile, è stato determinante per permettermi di finire gli studi perché è molto difficile seguire a distanza senza aver mai un riscontro diretto di quello che viene svolto in aula.
- Lei, se non sbaglio, è appassionato di Criminologia: vuole intraprendere gli studi su questo fronte?
Da poco, circa una settimana, mi sono iscritto alla Università internazionale di Roma che mi ha garantito lo stesso supporto che ho avuto a Modena nel seguire le lezioni sempre attraverso la modalità telematica, la videoconferenza.
- Ho anche avuto modo di vedere che lei già si occupava di Criminologia anche nel periodo universitario…
E’ da qualche anno che scrivo nel Blog “Criminologia-Aspetti” . Mi occupo in particolare della fenomenologia seriale, quindi dei delitti seriali.
- Progetti futuri?
Quello di frequentare questo Master organizzato dall’Università, dovrebbe partire a gennaio e poi appunto lavorare e studiare nel settore della criminologia e in particolare della psicopatologia forense. Il mio obiettivo è di spronare e dimostrare, nel modo più diffuso possibile, quanto è indispensabile la determinazione e lavoro di squadra.

Angelo Barraco



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