“Temo per la serenità della nostra comunità scolastica. Di certo mi sembra di vivere davvero in una situazione paradossale”. Sono parole di Antonella Coppola. La dirigente dell'Istituto Comprensivo “Giovanni XXII - Cosentino” di Marsala, ha passato un Natale di “rassegnazione” per usare le sue parole.
Cosa sta succedendo?
Tutto comincia con una sentenza del Tribunale di Marsala, del 14 Dicembre: il giudice del lavoro dichiara illegittimo, per un vizio formale, il trasferimento coatto di un professore, Vincenzo Laudicina, dal Liceo Classico di Marsala, diretto appunto da Coppola, all’Istituto Ferrigno di Castelvetrano.
Ma chi è Vincenzo Laudicina? E’ lui stesso a presentarsi in una lettera sul sito “Tecnica della scuola”.
Racconta, Laudicina, di una tesa riunione di contrattazione sindacale, al Liceo Classico di Marsala, alla presenza della dirigente. Lui era Rsu, cioè rappresentante sindacale. E’ il Maggio del 2016. E Laudicina denuncia che Coppola ha inveito contro di lui, in quella riunione, fino a chiamare il marito, il dottore Gaspare Pumilia, che è arrivato a scuola, per minacciarlo.
Laudicina pare aver sofferto molto le minacce, tanto da essere accompagnato al Pronto Soccorso, con uno stato di malattia che durò ben tre mesi. Da lì poi l’esposto di Laudicina, ma anche un’ispezione dell’Ufficio Scolastico Regionale, che ha stabilito il trasferimento del professore per “incompatibilità ambientale”. Trasferimento poi oggetto di un ricorso al giudice del lavoro, che lo ha annullato.
Il fatto è però che le cose non stanno esattamente così. Lo racconta la stessa Antonella Coppola.
“Anche io ho letto le dichiarazioni di Laudicina. E sono stata male, perché ancora una volta si costruisce il falso, e non solo contro di me, contro tutta la comunità del Liceo Classico”.
La storia, raccontata da Coppola, è ben diversa: “Ne parlo mal volentieri - ribadisce lei - perché per me significa rivivere un forte stress”. Ma di cosa si tratta? “Innanzitutto dovete sapere che da Laudicina io finora ho subito ben tantissime denunce, querele, diffide, ricorsi. Ho perso il conto. E finora ho avuto sempre ragione, il che mi rassicura, certo. Ma pensate cosa significa dover subire tutti questi procedimenti….”.
In particolare Laudicina ha presentato contro Coppola ben tre querele, tutte archiviate. L’ultima, in ordine di tempo, denunciava la dirigente scolastica addirittura per stalking. Nel decreto di archiviazione, però, è il Gip, il Giudice per le Indagini Preliminari a parlare apertamente di “condotte esasperanti” di Laudicina, quasi invertendo la denuncia.
Ma perché tutta questa ostilità? Coppola richiama alla memoria un episodio ben preciso: “L’ostilità di Laudicina contro di me nasce nel momento in cui io, appena insediatami nella scuola che dirigo, nel 2015, non solo non l’ho scelto come mio collaboratore di fiducia, ma ho sconfessato un suo maldestro tentativo di farsi nominare comunque mio vicario dal precedente dirigente scolastico, in barba ad ogni mia autonomia decisionale su un incarico di natura fiduciaria così particolare”.
Da lì è cominciata la guerra, con episodi più o meno gravi, culminata poi in quella famosa riunione del Maggio del 2016, quando Laudicina è poi andato in ospedale. Certo, fa specie notare che la preside chiami il marito in soccorso durante una riunione.
“Anche questa ricostruzione è falsa - chiarisce Coppola - e ci tengo a precisare alcune cose: mio marito, medico, è intervenuto alla fine della riunione, non durante, perché io mi sono sentita male per l’agitazione causatami da Laudicina E non l’ho chiamato neanche io, ma il personale che era presente, perché molti si sono preoccupati per la mia salute.… Quindi è intervenuti nell’esercizio delle sue funzioni, con tanto di valigetta al seguito. Dopodiché sono stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale. Laudicina al pronto soccorso è arrivato invece di sera…”.
E adesso che succede? “Il professore Laudicina ha fatto ricorso, era un suo diritto, e ha vinto. Ma ci tengo a precisare che si tratta di un ricorso vinto sul piano formale, per un vizio di procedura. La nostra speranza - conclude Coppola - è che chi di dovere sani al più presto i vizi di forma. Altrimenti ci ritroveremo a breve in una situazione grottesca, che non farà altro che mettere a repentaglio la mia serenità”.
Sulla vicenda i professori del Liceo Classico sembrano voler fare fronte comune e sono pronti anche ad intraprendere una raccolta firme tra il corpo docente per chiedere all’Ufficio scolastico di tutelare la loro dirigente.
“La vicinanza dei professori, come di tutto il personale, di tantissimi genitori, in questa vicenda, mi ha davvero colpito - commenta Coppola -. Spero che la situazione venga chiarita, una volta per tutte. Ciò lo dico anche nell’interesse del professore Laudicina, perché è evidentemente anche un suo interesse svolgere al meglio il suo delicato lavoro di docente, in un ambiente sereno. Purtroppo, anche se le opinioni contrastanti sono spesso fonte di arricchimento, ci sono occasioni in cui i personalismi hanno la meglio, e non posso permettere che la scuola che dirigo venga bloccata da inutili diatribe”.