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04/01/2018 06:00:00

Da Trapani a Pantelleria,nomi e trattative per le amministrative 2018 in provincia

 Al voto nella primavera di quest'anno saranno chiamati tredici Comuni della provincia di Trapani.

 Si voterà a:  Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Favignana, Paceco, Pantelleria, Partanna, Poggioreale, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Trapani, Valderice, Vita.

Trapani  vive il commissarimento dato dalla mancata elezione di Piero Savona (unico candidato rimasto in corsa), per il non raggiungimento del quorum. La vicenda, oramai nota in tutta Italia, ha visto l'altro candidato, Mimmo Fazio,  arrivato al ballottaggio non presentare la lista degli assessori, con conseguente eliminazione dalla competizione.

Fazio era stato colpito da una vicenda giudiziaria, Mare Monstrum, con la quale è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Un anno pesante per la comunità trapanese, la città ha un volto diverso.

E' ferita, cammina a stenti, incredula, disinnamorata della politica, tutta.

A Trapani, dunque, si giocherà la partita più importante. Sono nati negli ultimi mesi diversi comitati civici, ognuno ha mostrato la volontà di dare un contributo, smarcandosi dalle etichette dei partiti. E tanto torto non hanno.

 

Maurizio Santangelo, senatore del movimento Cinque Stelle, ha incontrato il commissario della città, Roberto Messineo.

Il portavoce grillino, ha presentato una proposta di regolamento di disciplina degli strumenti di democrazia partecipata, previsto dallo stesso Statuto comunale ad oggi mancante. Tante le proposte dei cittadini, secondo Santangelo, che non sono state ascoltate, tra queste “la proposta del locale meetup M5S di Trapani nel 2013 per l'avvio della raccolta differenziata porta a porta, oppure come quella promossa dagli esercenti commerciali della via Fardella per la sicurezza in città e per la riattivazione del sistema di videosorveglianza. Le Istituzioni debbono tornare ad essere la casa dei cittadini: luoghi all'interno dei quali i cittadini non solo sono fisicamente accolti, ma anche ascoltati e rispettati!"

Il Commissario Messineo si è mostrato favorevole all'introduzione di questi strumenti, l'occasione è stata anche un momento di confronto sul problema dei rifiuti. Per il senatore grillino  è necessario che venga fatta un'attività di  sensibilizzazione della cittadinanza verso l'incremento di differenziazione dei rifiuti.

Tante le criticità su cui si è posta l'attenzione, dalla rete fognaria, al cimitero che necessita di un ampliamento.

Per  Santangelo: "Oggi la cosa più importante è far ripartire la programmazione della città, dall'ordinario allo straordinario, affinché il sistema infrastrutturale, aeroporto, porto e linea ferroviaria funzionino, ma soprattutto affinché Trapani possa rivivere dal punto di vista commerciale, sociale e culturale, diventando realmente quell'angolo di paradiso riconosciuto da tutti i trapanesi e dagli stessi turisti."

 

Ad avere  iniziato la sua campagna elettorale già da qualche mese è  Peppe Bologna, non ha preclusioni  a parlare con gli schieramenti di destra e di sinistra, purchè il suo di programma non venga stravolto e riscritto.  Dentro al PD c'è il nodo Piero Savona, che nel frattempo incontra  gli amici del territorio con il suo movimento “Trapani Svegliati”. Savona potrebbe essere il candidato dem ma la senatrice Pamela Orrù si dice pronta, se il partito glielo dovesse chiedere, a scendere in campo.

 

Dentro al PD c'è un'altra figura, che fa incetta di consensi, se si dovesse candidare straccerebbe gli avversari, anche interni al suo stesso partito.

E' Giacomo Tranchida, presidente del consiglio di Erice, candidatosi alle regionali si è fermato a 10.600 voti.

 

Il movimento di Salvo D'Angelo “Scegli Trapani” è al lavoro con i gruppi tematici,  

ha già dato vita a una scuola di formazione politica,   nessun nome sul nome del candidato.

 

Dall'area di centro destra, che a Trapani significa Forza Italia, che a sua volta si legge Tonino d'Alì,  non trapelano nomi.

Il senatore azzurro farà una cosa alla volta, in ballo ci sono le liste per le elezioni nazionali, e al senato pare che voglia ritornare.

 

A San Vito Lo Capo  di candidature si è  parlato poco finora, in campo c'è Peppe Peraino.  Cominciano ad esserci indiscrezioni  anche sul nome di Francesco Salone come candidato Primo Cittadino.

Il sindaco uscente, Matteo Rizzo, pare invece che abbia invitato lo stesso Trachida a candidarsi per amministrare il borgo marinaro di San Vito.

Tranchida: un uomo per tutte le città e per tutte le amministrazioni.

 

A Valderice si ricandiderà Mino Spezia, sindaco uscente, il suo competitor potrebbe essere Camillo Iovino,  che ha già amministrato la comunità prima di Spezia.

 

A Custonaci Beppe Bica, sindaco uscente, si ricandida alla guida del Comune, sulla sua strada in campagna elettorale troverà  il medico Peppe Morfino, ex sindaco di Custonaci, che stavolta si presenterà da indipendente con una lista civica.

 

Paceco è un Comune di appena 11.487 anime, ma la vita politica è molto attiva. L'attuale sindaco, Biagio Martorana, non si può ricandidare perché al suo secondo mandato. L'amministrazione è stata finora di centro sinistra, a spingere su un nome che possa dare un seguito al lavoro di Martorana è Giacomo Tranchida, sostenuto alle regionali, anche, dal sindaco di Paceco.

A ventilarsi come possibile candidata alla fascia di sindaco è l'attuale presidente del consiglio comunale, Marilena Cognata. Ma la Cognata non è una vera politica, gode di luce riflessa, quella del padre, Pietro Cognata.  E' lui che perfeziona accordi e tesse la tela, così ad esempio l'apertura verso Baldo Gucciardi per le regionali di novembre, nonostante i Cognata siano da sempre stati vicini a Saverio Romano. Pronto, invece, ad amministrare Paceco è Gianni Basiricò. Sulla sua figura si stanno costruendo una serie di alleanze.

 

Chiamata al voto anche l'isola di Favignana, l'attuale sindaco, Giuseppe Pagoto, si ricandida alla guida delle Egadi.

Pagoto ha saputo nei cinque anni di amministrazione smarcarsi dall'etichetta di uomo del PD per abbracciare  consensi più ampi.

Nessun nome ancora, su Favignana,  fitra da ambienti vicini al senatore Tonino d'Alì,  che in quell'isola conta un buon numero di elettori.

 

Da Pantelleria il Partito Democratico lancia un appello verso la comunità: “Sentiamo il dovere di lavorare per mettere insieme le migliori energie che Pantelleria dispone per costruire insieme una nuova idea di “buon governo” per la nostra isola. Ecco perché, forti dell’esperienza maturata in questi anni di radicata presenza nel territorio, vogliamo costruire un nuovo progetto politico che sappia ascoltare le vere esigenze della nostra comunità e che sia capace di promuovere le opportune iniziative volte principalmente a rimuovere tutti quegli elementi che ancora oggi ci rendono un territorio disagiato. Riteniamo che la politica locale debba essere in grado di ricostruire quel senso di  comunità e di ricucire tutti quegli strappi sociali venutisi a creare in questi ultimi anni. Occorre adesso rimboccarsi le maniche e lavorare con umiltà ad un progetto che si ponga in maniera discontinua rispetto al modo tradizionale di fare politica sino ad oggi portato avanti; un nuovo progetto libero dagli schemi del passato, che sappia fare sintesi fra anime diverse, partendo con un percorso condiviso, leale e trasparente”.

Nessun nome, i dem, però lanciano in corsa, almeno per il momento.





Native | 2024-07-16 09:00:00
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