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28/12/2017 18:00:00

Petrosino, autovelox dei vigili urbani non conforme alla direttiva Minniti

Un cartello a terra che segnala la presenza dell’autovelox e solo a qualche metro di distanza i vigili urbani nascosti,  è accaduto ieri pomeriggio a Petrosino. Un sistema per fare prevenzione e contrastare l’alta velocità non proprio conforme alla direttiva del ministro Minniti.

E’ questa la segnalazione fatta alla nostra redazione dal parte del signor Vito, un cittadino di Petrosino che lamenta il metodo non proprio regolare utilizzato dalla polizia municipale petrosilena.

La segnalazione dell’autovelox prevede almeno la presenza di un vigile vicino all'autovelox ben visibile da ambi i lati, inoltre prevede la distanza del cartello posto in terra almeno a 250 m di distanza dall'autovelox e su entrambi i lati – le parole del signor Vito -. Tutto ciò è a discapito dei cittadini, inoltre tale inosservanza può provocare, alla vista del cartello, brusche frenate che compromettono la sicurezza stradale sempre per come prevede la legge sugli autovelox approvata dal governo attuale. Trovo vergognoso un atteggiamento del genere da parte di chi dovrebbe fare prevenzione - conclude Vito- e non lo fa nel modo corretto e nel rispetto delle leggi.

Ha ragione il signor Vito nel dire che la modalità in cui viene rilevata la velocità  dai vigili di Petrosino non rispetta la legge, ma la distanza dei 250 metri è la misura da tenere in considerazione per l’autostrada, quella per la strada urbana è di 80 metri e comunque, in questo caso, come si può vedere dalle foto non è rispettata.

La “Direttiva Minniti” dello scorso agosto regolamenta l’utilizzo di autovelox e tutor e dovebbe mettere definitivamente fine alle multe a sorpresa per eccesso di velocità. La circolare del Ministro degli Interni fissa l’obbligo di rendere perfettamente visibili le postazioni fisse automatiche per il rilevamento della velocità, indicandole in maniera evidente tramite un segnale con il simbolo del corpo di polizia che le gestisce.

Diventano quindi fuorilegge (e pertanto impugnabili dinanzi al Prefetto o al Giudice di pace) le multe fatte da auto civetta o da strumenti nascosti: l'autovelox e gli agenti che lo controllano devono essere ben visibili dal guidatore. La distanza fra cartellonistica di avviso e dispositivo di rilevazione sarà “adeguata” – tale da non provocare brusche frenate con conseguente rischio di tamponamenti – e non superiore ai 4 km: indicativamente si parla di 250 metri per autostrade e strade extraurbane principali; 150 metri per le strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento con velocità superiore a 50 km/h; 80 metri per tutte le altre strade.

La direttiva Minniti arriva dopo anni di abusi da parte dei comuni che spesso hanno utilizzato l'autovelox come metodo per fare cassa.