Oltre all’arresto del sessantunenne di Gibellina accusato di sfruttamento della prostituzione di una bambina di 13 anni, è indagata anche la mamma della ragazzina trovata in piena notte, a bordo dell'auto, insieme all'uomo. La donna, che vive a Menfi, è stata interrogata, alla presenza del legale, dal sostituto procuratore Carlo Boranga.
La donna, secondo quanto dichiarato dal suo legale ha deciso di rispondere alle domande affermando di conoscere l’uomo, un amico di famiglia, e di non avere alcun motivo per dubitare dello stesso. L'ipotesi di reato per la donna è la stessa dell'uomo arrestato. Intanto la tredicenne è stata portata via di casa e affidata ad una struttura d'accoglienza e seguita da alcuni specialisti. Le indagini proseguono nel massimo riserbo. Si cerca di capire come la ragazzina si trovasse in piena notte, sulla Fondovalle, a bordo di un’auto, in compagnia di quell’uomo.
Una volta fermati ad un posto di blocco, le successive indagini dei militari della compagnia di Sciacca e della stazione di Menfi, hanno appurato che l'uomo avrebbe portato la minorenne nel suo ovile per farla prostituire con due romeni. In poche ore i carabinieri hanno fatto scattare una serie di accertamenti. La bambina è stata sentita alla presenza di una psicologa e sono stati effettuati gli interrogatori anche dei romeni.
La Procura della Repubblica di Sciacca è competente anche sul territorio di Gibellina ed è sull’asse tra il Trapanese e l’Agrigentino che continuano le indagini per acquisire ulteriori elementi sulla vicenda.