A Marsala, nelle due precedenti sedute del consiglio comunale, si è discusso della convenzione che il Comune di Marsala ha stipulato con il Comune di Petrosino per l'utilizzo delle acque reflue in vista del fatto che lì vi convergono le acque del versante sud della città di Marsala.
La questione tirata fuori, non si sa da quale fonte perché non ci sono documenti ufficiali a tal proposito, riguarda la somma destinata al funzionamento del depuratore.
Secondo le voci di taluni consiglieri, la somma preventivata non è sufficiente, ne sa qualcosa Michele Gandolfo, del PSI, il quale asserisce che nessun tecnico del Comune di Marsala ha fatto un sopralluogo a Petrosino per constatare lo stato del depuratore.
Gandolfo si aggiunge al coro di tutti i consiglieri comunali del Partito Democratico che avevano lamentato la leggerezza con cui l'Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo, aveva trattato la questione. Dello stesso avviso anche Aldo Rodriquez e Giovanni Sinacori.
Chiara la posizione del PD di opposizione nei confronti del sindaco, nella gestione di questa ma anche di altre questioni.
Congiuntamente i consiglieri hanno deciso che la commissione Lavori Pubblici faccia un sopralluogo, insieme ai tecnici del Comune di Petrosino, per appurare quale sia effettivamente la reale situazione in cui versa il depuratore.
A fare chiarezza in aula il vice sindaco, Agostino Licari, che ribadisce che la convenzione a cui hanno aderito aveva quantificato l'intervento sul depuratore per 64 mila euro. Cifra, pare, che è stata proprio indicata dai tecnici del Comune di Petrosino e che ad oggi non è pervenuta nessuna richiesta di ulteriori somme, solo se dovesse effettivamente essere richiesto un maggiore pagamento si chiederanno spiegazioni, conclude Licari.
La storia del depuratore di Petrosino nasce verso la fine degli anni 80, certamente non godeva di ottima salute, tant'è che l'Amministrazione guidata da Gaspare Giacalone, al suo primo mandato lo ha trovato in una situazione disastrata.
La convenzione con il Comune di Marsala risale al periodo in cui sindaco fu Giulia Adamo, convenzione che poi non venne firmata per le vicende giudiziarie che riguardarono la Adamo e che la portarono alle dimissioni.
La questione del depuratore venne ripresa con il sindaco Alberto Di Girolamo, la bozza dei lavori venne approvata congiuntamente, nella medesima forma e con le stesse virgole, dai due consigli comunali di Marsala e di Petrosino. Dentro la convenzione, poi, è confluito un progetto di massima che è stato redatto e sottoscritto dall'ingegnere De Vita.
Non si comprende bene da dove sia uscita la notizia secondo cui la somma pattuita di 64 mila euro dovrebbe essere sufficientemente necessaria.
Non c'è nessuna ufficialità da parte del Comune di Petrosino, che si è avvalso di un esperto professionista come De Vita, esperto a cui negli anni si è affidato anche il Comune di Marsala.
Lo stato del depuratore, oggi, non pare sia così disastroso, seppure bisognerà iniziare i lavori con la massima urgenza.
Petrosino attiverà a prescindere, dalle decisioni del Comune di Marsala, il depuratore, se ovviamente la città lilibetana non dovesse rispettare la convenzione rimarrà fuori dal servizio.