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26/12/2017 06:00:00

"Necessario un accordo tra gli aeroporti di Trapani e Palermo"

Necessario un accordo tra gli aeroporti di Trapani e Palermo. Lo dice il presidente dell'Enac, l'inamovibile Vito Riggio. Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo, “dovrebbe porsi due obiettivi. Innanzitutto fare un accordo con Trapani-Birgi perché questa concorrenza tra due aeroporti in territori confinanti è ridicola”. Lo ha detto Riggio a margine di una conferenza stampa all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Per Riggio “bisogna fare il sistema della Sicilia occidentale e distribuire il traffico aereo in modo razionale, in modo anche da risparmiare sui contributi che si danno alle compagnie low cost per farle atterrare qui”.

“L’altro obiettivo – ha aggiunto – deve essere definire l’intero programma di investimenti riordinando tutti gli interventi: ad esempio qui è previsto anche un albergo. Gli investimenti devono migliorare la capacità di attrazione perché questa parte della Sicilia può attirare il doppio del traffico che fa adesso. Se Palermo è arrivata a 6 milioni, può arrivare a 12. Stessa cosa dall’altra parte dell’Isola”.

E che dire dell'idea di una compagnia area made in Sicily, come auspicato dal Governatore Nello Musumeci? Non usa giri di parole sull’argomento il presidente dell’Enac: “Questo sogno può continuare a restare nel cassetto, perché tutte le compagnie fatte dal pubblico sono fallite; fare prezzi bassi a fronte di alti costi porta al fallimento”. “Il costo medio di un biglietto Alitalia – ha detto Riggio – da Palermo a Roma è di 69 euro, da Catania a Milano di 73. È chiaro che la media del costo del biglietto è fatta da chi compra i primi biglietti al costo di 50, 60, 70 euro e quelli acquistati all’ultimo minuto che costano di più”.

A chi gli ha chiesto cosa pensa dell’idea di istituire delle tariffe ad hoc per i residenti in Sicilia, Riggio ha risposto: “E’ un’altra stupidaggine, tutto sbagliato e tutta retorica e demagogia. La Sardegna, che ha avute le basse tariffe, oggi viene contestata, con la differenza che la Sardegna ha un milione e mezzo di abitanti, la Sicilia 5 milioni e fa tra i 15 e i 20 milioni di passeggeri”.

UGL. “E’ fondamentale per l’economia del territorio della provincia di Trapani l’operatività a pieno regime dello scalo aeroportuale e quindi determinante è il co-marketing. La provincia di Trapani vocata al turismo e all’agroalimentare d’eccellenza, non può rinunciare allo scalo aeroportuale. Per tale ragione abbiamo chiesto al governo Musumeci di intervenire dove il precedente esecutivo regionale ha fallito, per salvare l’aeroporto di Birgi e garantire le rotte per la stagione estiva, volano fondamentale per la garanzia dei flussi turistici”.

E’ quanto dichiarano Giuseppe Messina, Segretario Reggente dell’Ugl Sicilia e Domenico De Cosimo, Segretario regionale Ugl Trasporto Aereo.

“L’attuale situazione è complessa – aggiungono – e necessita una accelerazione politica dato che Ryanair è l’unico vettore che ha presentato un’offerta in risposta al bando Airgest da 14 milioni di euro per assicurare i servizi di promozione e comunicazione per la realizzazione di una campagna di adverting finalizzata a favorire l’incremento delle presenze turistiche nell’ambito territoriale afferente all’aeroporto di Birgi. Risorse coperte per il 77 per cento da stanziamenti della Regione Siciliana e per il restante 23 per cento dalle risorse destinate da 15 Comuni della provincia di Trapani”.

“La somma necessaria a coprire il co-marketing – chiariscono Messina e De Cosimo – è di circa 17 milioni di euro, e pertanto diventa determinante conoscere quali determinazioni intende adottare il Governo regionale in merito all’utilizzo dei 2,5 milioni di euro che giacciono ancora nelle casse del Libero Consorzio dei Comuni (ex provincia di Trapani ), motivo per il quale abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico”.

“In questa delicata fase – concludono – che vedrà la Commissione aggiudicare, con ogni probabilità, alla compagnia aerea irlandese low cost il co-marketing, ed al fine di provvedere alla programmazione della stagione estiva “Summer”, diventa determinante, anche in assenza del Comune di Trapani in regime commissariale che ha deciso di tirarsi fuori dalla coalizione territoriale, il ruolo dell’esecutivo regionale per sbloccare l’empasse”.