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13/12/2017 06:00:00

Birgi, il Libero Consorzio di Trapani "non sa cosa fare" dei soldi destinati all'aeroporto

L’aeroporto di Birgi è nuovamente operativo da lunedì, sono terminati dopo poco più di un mese e nei tempi previsti i lavori di sistemazione della pista, effettuati con puntualità dall’aeronautica militare. Si è tornato a volare a Birgi, dunque, ed è una buona notizia anche perché oltre ai voli già presenti si è aggiunto quello dell’Alitalia che ha inaugurato il collegamento Linate-Birgi-Linate.

Con la ripresa dell‘operatività dello scalo trapanese, purtroppo, bisogna però ricordare che i voli continuano e continueranno ad essere ridotti almeno fino a marzo a causa della sospensione di Ryanair di sette rotte totali: quattro nazionali (Parma, Genova, Roma, e Trieste) e tre con città europee (Francoforte, Cracovia, Baden Baden).

Ai tanti problemi legati al non rinnovo del contratto di co-marketing con Ryanair - ricordiamo che è scaduto a marzo scorso -, con diversi comuni tra i quali Trapani, Castelvetrano ed altri che hanno deciso di non aderire, e nell’attesa che si completi la procedura del bando da 17,7 milioni (fondi Regionali e dei Comuni) indetto dall’Airgest, - alle ore 13 del 19 dicembre scadrà il termine per la ricezione delle offerte da parte delle compagnie -, si è palesato un nuovo problema, che poi nuovo non è, ed è comunque quello principale in tutta la vicenda dell’aeroporto di Birgi, quello della burocrazia che in questo caso blocca i fondi che già sono disponibili.

Il Libero Consorzio di Trapani dispone nelle sue casse di 2.580.660,00 euro girati dalla Regione e che dovrebbe mettere a disposizione per aumentare i flussi turistici dell'aeroporto trapanese ma non si sa come giustificare l'eventuale rendicontazione richiesta dalla Regione.  In pratica l'ex provincia dice: "Abbiamo i soldi per Birgi, ma la Regione Siciliana non ci spiega come utilizzarli, e tra poco dovremo ridarli indietro".

Su questo blocco burocratico c'è una lettera aperta del commissario straordinario del Libero Consorzio Raimondo Cerami che fa il punto sulla questione, ricordando che, se non ci sarà nessuna informazione in merito da parte della Regione si vedrà costretto a restituire le somme. Qui la nota completa:

"Il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani intende sottolineare ancora una volta la grande importanza rivestita dall’aeroporto di Trapani-Birgi, quale struttura essenziale per lo sviluppo economico e turistico di tutto il territorio.
Anche se l’Ente non è più socio di Airgest s.p.a. (società di gestione dello scalo civile), avendo ceduto l’intera propria quota di partecipazione azionaria alla Regione Siciliana fin dall’ottobre del 2013, va tuttavia ribadito che l’aeroporto di Birgi deve continuare a svolgere il suo ruolo di vero e proprio volano dello sviluppo economico dell’intero territorio provinciale e che solo una grande unità di tutti i comuni e la solidarietà istituzionale con il Libero Consorzio Comunale di Trapani e con la Regione Siciliana possono rappresentare la soluzione per superare tutte le criticità che hanno finora impedito il pieno rilancio dell’attività aeroportuale.
Ed è anche giusto che si sappia ora che il Libero Consorzio Comunale continua a disporre in atto della complessiva somma di contributi ( per la precisione €2.580.660,00 ) stanziati dalla Regione Siciliana con le leggi 16/2011 e 8/2016, al fine di favorire l’incremento dei flussi turistici dell’aeroporto Trapani-Birgi.
Tale somma è rimasta finora inutilizzata, sebbene fin dal mese di marzo del corrente anno il Libero Consorzio abbia specificamente richiesto alla Regione Siciliana di fornire adeguate risposte ai quesiti riguardanti l’utilizzazione e la rendicontazione di tali somme di denaro.
Si tratta, infatti, di trasferimenti di somme per le quali la Regione chiede la rendicontazione in quanto contributi straordinari.
Quesiti che sono rimasti tuttora senza risposta e dalla cui risoluzione dipende la veste che assumerà l’accordo che l’ex Provincia Regionale di Trapani potrà stipulare nei confronti di Airgest.
La Regione Siciliana è stata anche informata che, in assenza di una specifica condivisione ed autorizzazione da parte della stessa, il Libero Consorzio Comunale non procederà ad alcun accordo né all’impegno della spesa a favore di Airgest, ottemperando semmai alla chiesta restituzione dei benefici alla Regione, non potendo rendicontare attività non compiute.
Tutto ciò, per fare chiarezza circa la posizione dell’ex Provincia Regionale che ribadisce tutta la propria disponibilità a favorire la salvaguardia e la crescita dell’aeroporto di Birgi nel pieno rispetto delle vigenti normative e della osservanza dei criteri di trasparenza
".

Il problema, non di poco conto, e che è esemplificativo di come tutta la vicenda di Birgi sia paradossale perché strettamente collegata al potere della burocrazia, è stato evidenziato anche dal presidente di Airgest Franco Giudice, che a proposito afferma: “I fondi sono bloccati e non si sa come spenderli perché sono finiti in un cumulo di problemi burocratici con lettere che si rincorrono da e verso la Regione. Siccome sono quelli che dovrebbero essere utilizzati per l’incremento dei flussi turistici, che qualcuno si facesse venire un’idea e li utilizzasse”.

Giudice, comunque, sul nuovo bando si dice speranzoso di una buona partecipazione delle compagnie: "Abbiamo emesso un bando di gara che mette a disposizione diversi milioni di euro e speriamo in una partecipazione importante dei vettori".

 Sicurezza Mistral Air - Con la ripresa dei voli, a Birgi è tornata anche la compagnia aerea Mistral Air, in questi giorni operativa da Palermo e protagonista di frequenti anomalie e inconvenienti tecnici sui voli da e per le isole di Pantelleria e Lampedusa. L’ultimo è accaduto l’8 dicembre sul volo Pantelleria-Palermo, il carrello dell’aereo non è riuscito a rientrare nella carlinga, qualche giorno prima sul Palermo-Pantelleria una spia rossa ha costretto al rientro nel capoluogo siciliano

Con una nota congiunta il Segretario del PD Pantelleria, Giuseppe La Francesca e il Segretario del PD Lampedusa, Giuseppe Palmeri, hanno chiesto all’ENAC e al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Del Rio, una verifica delle condizioni di sicurezza degli aeromobili che la compagnia aerea Mistral Air mette a disposizione per i collegamenti a continuità territoriale con le Isole di Pantelleria e Lampedusa. Qui la nota dei due segretari del Pd delle due isole:

"I Circoli del Partito Democratico Pantelleria e Lampedusa – scrivono nella nota i due Segretari – non possono fare a meno di raccogliere le forti preoccupazioni di molti nostri concittadini per i continui “inconvenienti tecnici” che accadono durante i voli effettuati dalla compagnia Mistral Air da e per l’Isola di Pantelleria e Lampedusa. L’ultimo in ordine di tempo – spiega La Francesca - durante il volo Pantelleria – Palermo del giorno 8 dicembre  Solo una settimana prima – continua ancora il massimo esponente PD dell’Isola di Pantelleria – nel volo Palermo – Pantelleria un malfunzionamento dell’aeromobile della Mistral Air, segnalato dall’accensione di una spia rossa, ha costretto il comandante dell’aereo a fare ritorno a Palermo. Anche a Lampedusa non sono mancati gli “inconvenienti tecnici” – dichiara Giuseppe Palmeri Segretario PD delle Pelagie. E’ di qualche settimana fa la notizia che un volo della medesima compagnia aerea proveniente da Lampedusa è stato costretto ad una atterraggio, con attivazione di particolari procedure, all’aeroporto Falcone – Borsellino di Palermo.
Già con precedente nota del 10 settembre 2017 – ricorda La Francesca – il Circolo del Partito Democratico Pantelleria ha avuto modo di segnalare i tanti disagi che subiscono i cittadini di Pantelleria e i tanti turisti presenti sull’isola a causa di cancellazioni o spostamenti di voli; oggi con un’azione forte portata avanti insieme al Circolo PD di Lampedusa, siamo costretti, a nome di tutta la cittadinanza pantesca e
lampedusana, a porre l’attenzione sulla sicurezza degli aeromobili della Mistral Air.
Troppo gli “inconvenienti tecnici” verificatisi nelle ultime settimane, ci portano a chiedere con forza una verifica delle condizioni di sicurezza degli aeromobili che la compagnia aerea Mistral Air mette a disposizione per i collegamenti a continuità territoriale con le Isole di Pantelleria e Lampedusa. Oggi – chiudono la nota i due Segretari del Partito Democratico – vogliamo andare oltre le eventuali decurtazioni dell’importo della compensazione spettante al vettore o di penali sempre in capo al vettore, oggi sentiamo il bisogno e il dovere di chiedere maggiori garanzie di sicurezza nei collegamenti aerei da e per le isole di Pantelleria e Lampedusa
".