Il caso del bambino "cacciato" dall'asilo a Trapani
Un bambino "cacciato" dall'asilo nido a Trapani. E' figlio di una coppia di immigrati, ma, per fortuna, non si tratta di una storia di razzismo. Piuttosto è una storia di malaburocrazia.
La vicenda la racconta Telesud in un servizio andato in onda nel Tg di oggi. L'emittente trapanese racconta di Youssef, un bambino che era iscritto regolarmente al plesso della scuola materna di Via San Pietro, in pieno centro storico.
Ma la dirigente del primo circolo didattico, dal quale dipende il plesso, Teresa Guazzelli, ha scoperto che il bambino è troppo piccolo, dato che era iscritto alla scuola materna ma era nato l'8 Maggio del 2015. Otto giorni dopo la data ultima, il 30 Aprile, indicata dalla normativa.
Ma è possibile mai che nessuno abbia controllato? La mamma di Youssef, dal canto suo, dice che il foglio di via al bambino è stato dato quando lei ha cominciato a lamentarsi con insegnanti e collaboratrici perché spesso trovava il bambino che si era fatto la pipì addosso perchè nessuno lo aveva accompagnato al bagno.
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