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04/12/2017 06:00:00

Marsala, Giacomo Frazzitta: "Questa città non merita una cultura per caso"

Giacomo Fazzitta, avvocato a Marsala ma uomo di spettacolo e di teatro. E' iniziata la seconda stagione teatrale targata Moni Ovadia, al Teatro Impero c’è stata Filomena Marturano, ma solo 196 biglietti staccati, e l’attore Geppy Gleijeses, alla fine ha detto: “ditelo a quelli che non sono venuti cosa si sono persi”. Come ha reagito lei a questa battuta fatta dall’attore protagonista?

Questo è un pensiero che tutti quelli che andiamo in scena abbiamo, cioè, verrà il pubblico, non verrà, ma questa cosa non si dice, non si fa e non è opportuna, ma serve per una riflessine a questo punto della vicenda. L’evento è stato magistrale ma purtroppo è stato poco pubblicizzato, ma attenzione a sparare sul sindaco e l’assessore, io non voglio fare questo perchè mi sembra uno sport cittadino poco rispettoso. Voglio fare un’altra riflessione, c’è un direttore artistico, capisco che è a titolo gratuito, c’è anche un co-direttore artistico, tale Mario Incudine, ma che vengano a controllare, a creare lo start-up del primo evento. Ma dico, ma si può organizzare il primo evento di lunedì....

Tra l’altro ripetendo l’errore dello scorso anno quando si cominciò di lunedì, con lo stesso numero di spettatori per il Berretto a sonagli di Pirandello.

Mi sembra quasi che sia una cosa da un artista per caso, che, siccome passa da qui lo prendiamo anche se di lunedì sera". Questo non può essere un errore posto in essere dal direttore artistico. Capisco che non può occuparsi di tutto, e non deve, non può e non vuole, lo ha detto, ma almeno fare la prima con un evento, una domenica pomeriggio o un fine settimana. Vi rendete conto, questo spettacolo fatto di domenica pomeriggio, io credo che il Teatro Impero si sarebbe riempito. Chiedo a questo artista che è un ottimo professionista, indiscusso, ma lo sai che di lunedì, in una cittadina di provincia, in un teatro con 1200 posti, ma cosa vuoi trovare…. Se vai al Sistina di lunedì non lo trovi pieno, evidentemente c’è un tempo per fare le cose. Questo è uno spettacolo che meritava ben altro, ma non è una critica che va fatta al sindaco e all’assessore ma agli addetti ai lavori, a coloro i quali hanno posto in essere questo grave errore.

Lei si riferisce alla preparazione dell’evento e alla comunicazione pubblicitaria?

Certamente alla preparazione ma anche al giorno da scegliere. Faccio un esempio, noi stiamo ripartendo con il corso formativo come Camera Penale, il primo evento noi lo stiamo organizzando in concomitanza del 50° anniversario del terremoto del Belice con personalità importanti. Il primo evento di qualsiasi cosa va organizzato in altra maniera e questo, come detto, non possiamo addebitarlo al sindaco o all’assessore, attenzione a fare questo errore.

Peccato, perché è stata una rappresentazione magnifica.

E’ stata una rappresentazione magistrale. C’è stata una lectio magistralis di dialetto napoletano, di storie e di contenuto. Si è parlato di donne, ed era il momento giusto per parlare di donne. Ho scritto all’assessore Ruggieri che poteva spendere anche ventimila euro in più per questo spettacolo, ma che doveva essere fatto di fine settimana e non sprecarlo come un turista per caso. Marsala non merita una cultura per caso.

Il lunedì è tradizionalmente il giorno in cui gli artisti riposano.

Questa è una cosa che noi abbiamo rappresentato, ma come movimento culturale e artistico abbiamo avviato una proficua relazioni di contatti con l’amministrazione e avevamo detto, creiamo una consulta culturale. C’è un problema che vi chiedo di sviluppare come inchiesta, provate a vedere cosa sono i matinée al Teatro Impero. Una cosa allucinante, non sapevo che esisteva questo grande mercanteggiare. Tutti i matinée del Teatro Impero sono pieni di non so che cosa e non so cosa propongono ai giovani della nostra città.

Questo è un tema serissimo. I giovani ormai rappresentano per il movimento antimafia come per le compagnie in cerca d’autore, una sacca dalla quale attingere per cercare pubblico e soldi e bisogna dire che, effettivamente alle scuole arrivano ogni giorno delle proposte teatrali imbarazzanti che spesso i ragazzi subiscono.

Io dico una consulta e un assessore alla Pubblica Istruzione non possono permettere che accada questo. Io non sapevo di tutto ciò. Noi come Arco in ventisei anni abbiamo organizzato due matinée e abbiamo avuto difficoltà immense per portare le scuole, perché non ci davano l’ok.

Oggi c’è l’eccesso opposto

C’è un eccesso opposto ma mi sa tanto che è pure manipolato e bisogna investigare, c’è qualcuno che forse ha una corsia preferenziale e non va bene questa cosa.

C’è la sensazione, con riferimento, non tanto alle scuole superiori ma alla scuola materna e alle elementari  che si abusi del fatto che, siccome sono bambini,  qualcuno ha deciso che non hanno senso critico e subiscono tutto.

Io, insieme ai miei amici storici delle compagnie che hanno oltre vent’anni, cerchiamo di fare delle proposte culturali diverse. Tutte queste compagnie storiche, Sipario, La Maschera, Nino Scardino, Gregorio Caimi, Arco, perdono tempo, studiano, analizzano la storia, e tutto ciò ha un contenuto, una sostanza; qui, invece, si fanno proposte che, più che altro sono dirette a fare commercio tra i giovani e forse c’è pure un monopolio, e qualcuno che ha una via preferenziale rispetto agli altri. E lì devo dire la verità che l’assessore ha iniziato a capire, bisogna dare il tempo a tutti di intervenire nei vari settori, non bisogna sparare sempre a zero. Io che sono uno ipercritico non solo dell’idea che questa amministrazione stia facendo male. Questa amministrazione sta cercando di fare, con mille problemi, con mille difetti, sta cercando di fare e non va bene che ad ogni errore bisogna accusare sindaco e assessori, anzi, bisogna consigliarli e io questo sto facendo assieme agli altri del movimento culturale artistico marsalese. Evidentemente a Marsala c’è una cultura che ha una certa supponenza ma la cultura, quella vera, con la c maiuscola è una cultura di umili, di persone umili, non di persone che hanno la supponenza.