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17/11/2017 06:00:00

Il dopo elezioni: tutti gli appoggi a Stefano Pellegrino. Altro che voto d'opinione...

Lui si è presentato come il candidato della gente, il "laico" di Forza Italia, e lo ha anche dichiarato: "Il mio consenso non è espressione di gruppi politici ma è un voto d'opinione. Con me vince la professionalità, la concretezza e la semplicità. I miei voti sono slegati da logiche di partito o di potere e migliaia di cittadini hanno creduto in me, nella mia vita umana e professionale, un voto libero che rappresenta la svolta".

In realtà non è esattamente così. Stefano Pellegrino, il noto penalista marsalese fresco di elezione all'Ars, ha avuto fretta di congedare Antonio D'alì, il Senatore di Forza Italia con il quale i rapporti al momento sono molto freddi, ma dietro la sua elezione si sono mossi in tanti, e chi è stato al comitato di Marsala durante i vari festeggiamenti, lo ha visto. Ma il penalista marsalese, pur di vincere, ha stretto accordi politici in tutta la provincia - altro che voto d'opinione - e prima o poi ci saranno delle cambiali da pagare, a Santa Ninfa, come a Campobello di Mazara o ad Erice. Nella città della vetta, ad esempio, non nasconde il suo sostegno a Stefano Pellegrino il movimento Nati Liberi, creatura della famiglia Manuguerra: la madre, Cettina Montalto, candidata a Sindaco all'ultima tornata elettorale, il padre Luigi Manuguerra, noto come il "Mago Luigi" (condannato per voto di scambio, come abbiamo raccontato qui, e noto per il passato di imbonitore televisivo locale quando leggeva l'oroscopo su un'emittente locale)  e e il giovane araldo lanciato da poco in pista, Alessandro Manuguerra. 

 Ed è vero che a Marsala Stefano Pellegrino ha avuto, ufficialmente, l'appoggio di un solo consigliere comunale, Vito Cimiotta, suo collaboratore allo studio (l'altro consigliere che doveva schierarsi a sui favore, Giuseppe Cordaro, pare che abbia invece organizzato incontri a favore di Toni Scilla), ma è anche vero che non sono mancate le "firme" illustri a Marsala a sostegno di Pellegrino. In ordine di apparizione: l'ex Sindaco di Marsala, Renzo Carini, l'ex deputato Massimo Grillo (che ha lavorato fino all'ultimo nel tentativo di fare desistere dalla candidatura Paolo Ruggieri ed Eleonora Lo Curto) e l'ex Senatore Pietro Pizzo, difeso da Pellegrino nel processo per voto di scambio terminato poi con la prescrizione del reato. Proprio da Massimo Grillo, alla ricerca di una collocazione politica dopo la sconfitta elettorale nella corsa alla sindacatura a Marsala, potrebbero arrivare le richieste più pressanti per Pellegrino in vista delle prossime elezioni politiche a Marsala. Massimo Grillo potrebbe chiedere a Stefano Pellegrino di ricambiare il favore, e cioè di mettere in campo un pressing politico perchè Marsala abbia un deputato o un senatore eletto, e questa volta dovrebbe essere proprio Grillo, con il centrodestra. 

Altri "gruppi", come li chiama Stefano Pellegrino, hanno sostenuto il deputato di Forza Italia nel Belice, a Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Castelvetrano. Facendo due conti sono i posti che hanno decretato la vittoria di Pellegrino rispetto ai suo competitor interni, Scilla e Lo Sciuto. A Campobello di Mazara, ad esempio, Stefano Pellegrino ha preso 453 voti. A Castelvetrano 263. Ancora: 93 a Gibellina, 346 a Mazara del Vallo, 142 a Salemi, 189 a Santa Ninfa (dove è stato il candidato più votato). Voti consistenti, distirbuiti in determinate città, segno di un lavoro "politico" e organizzativo nel territorio, non certo (o magari non solo) di un voto d'opinione. E infatti sono coinvolti a pieno titolo le sigle "Io Amo Campobello" e "Grande Santa Ninfa".

"Grande Santa Ninfa" è il movimento del giovane avvocato Carlo Ferreri. Ex Udc, è stato il primo dei non eletti al consiglio comunale nella lista dell'opposizione. Ha da poco aperto in città uno sportello dell'associazione "Codici". Ma è la sua famiglia ad avere avuto un ruolo politico pesante negli ultimi anni a Santa Ninfa, storicamente attiva a sostegno di Massimo Grillo, e prima ancora, all'interno della Dc, del padre Salvatore. 

  "Io amo Campobello"  è il movimento che fa riferimento a Mario Giorgi. Faceva parte della coalizione che ha sostenuto il Sindaco Castiglione, salvo entrare in subito in rotta di collisione. Secondo i più informati, il gruppo di Giorgi è in quello che ha spostato più voti, c'è chi dice anche 800, a favore di Pellegrino in tutta la Valle del Belice. 

 

E in tanti hanno fatto la corsa a mettere il cappello sulla vittoria, con comunicati insoliti, intestandosi "segreterie" e uffici di rappresentanza nel Belice. 

Vicina a Mario Giorgi, leader di "Io Amo Campobello", è Giovannella Falco, dipendente del Comune di Campobello di Mazara (è assistente sociale) ed ex assessore a Castelvetrano, che a tempo record apre un ufficio di rappresentanza del deputato e si autocelebra come una sorta di portavoce in città: "Ringrazio i 263 elettori di Castelvetrano che hanno creduto insieme a me nella candidatura dell'Avv. Stefano Pellegrino premiandoci con la loro preferenza. Il mio impegno a favore della città da oggi sarà ancora più forte grazie al sostegno dell'onorevole Pellegrino che mi onoro di rappresentare a Castelvetrano. In qualità di cittadina impegnata nel sociale e disponibile a lavorare per realizzare attività propositive e fattive per il bene di Castelvetrano, rimango a disposizione di tutti coloro vogliano collaborare in tal senso. Comunico pertanto la nuova sede del mio ufficio sita a Castelvetrano in via Domenico Scinà 26 dove riceverò su appuntamento".

 



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