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15/11/2017 06:00:00

Giuseppe Pagoto: "Mi auguro che il Commissario Messineo possa rivedere la sua posizione"

Giuseppe Pagoto, sindaco di Favignana e Presidente del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, avete incassato un importante risultato, qual è il finanziamento per la messa in sicurezza del porto di Favignana. Un lavoro importante quando c’è di mezzo la portualità, per Favignana a maggior ragione, no?

Sì, era un progetto che partiva dal 2006, tante vicissitudini, una prima bocciatura nel 2007 al ministero poi abbiamo recuperato. Adesso bisogna andare a confermare il parere positivo della commissione regionale lavori pubblici, penso non ci saranno problemi. Abbiamo cambiato il progetto, è stato attenuato rispetto a quello precedente, abbiamo fatto un lavoro sulle misure di compensazione trovandoci in un’area Marina Protetta, e quindi abbiamo chiuso un progetto importante che non era così semplice.

Pagoto, ora che succede, si va sul pratico.

Adesso dobbiamo verificare che all’interno della programmazione regionale ci siano ancora le risorse, penso che ci siano e eventualmente integrarle. Avendo un progetto definitivo ritengo che sulla portualità le risorse dovrebbero esserci. Uso il condizionale perché è chiaro che cambiando il Governo bisogna attendere la conferma della programmazione così come è stato fatto negli ultimi mesi, ma ritengo di sì.

Su una progettazione così importante e soprattutto una volta arrivati a destinazione non ci saranno problemi…

Sì, anche perché non è stato semplice inserire tutte quelle opere di compensazione che ci stavano in un’area marina protetta. Facciamo scuola in Italia, perché abbiamo lavorato insieme con l’Ente che ci ha supportato con tutte queste misure che non erano semplici da calare nel progetto, perché prima verranno fatte queste opere. Con il mio assessore che è l’ex provveditore al Genio Civile delle Opere Marittime di Sicilia e Calabria abbiamo individuato la squadra migliore per arrivare a questo obiettivo.

Pagoto, lei che è alla guida del Distretto Turistico si è intestato la battaglia per l’aeroporto di Trapani-Birgi. Un dibattito che procede sempre a scatti. Per ora l’aeroporto è chiuso, riaprirà a dicembre con molti meno voli, lei che cosa si aspetta per continuare a riparlare dell’aeroporto, non si può davvero cominciare a fare una programmazione seria?

Questo sicuramente, ma chi la fa? Noi abbiamo vissuto il periodo in cui sono stati cancellati tutti gli enti sovracomunali, anche il Distretto Turistico, almeno con il precedente governo regionale. Quindi togliendo le province, togliendo i distretti è difficile trovare un ente sovracomunale che va a gestire il tutto. Ora credo che con la ricostituzione delle province o qualche altro strumento che la Regione andrà a confermare o meno, si possa rifare la programmazione che ci vuole. Ma chi la deve fare, l’Airgest, un comune grande, la deve fare un distretto?

Poi se è un Comune grande e si tira indietro come Trapani…

Questa è stata una vera e propria follia. Trapani di fatto è stata inserita d’ufficio per ricevere le risorse regionali per fare promozione turistica, senza avere manifestato la propria adesione e credo che era giusto, quasi obbligatorio confermare la propria adesione con le risorse proprie che derivano dalla tassa di soggiorno. I dubbi del Commissario sono stati anche i nostri, penso che nessun sindaco sia felice quando va a firmare una delibera di centinaia di migliaia di euro per un’azione di promozione delicata e unica nel suo genere in Italia, ma questo non vuol dire che non si possa contribuire e collaborare, questo contesto al Commissario Messineo, che piuttosto che criticare potrebbe lavorare per migliorare la situazione.

La scelta del Commissario Messineo di non dare i soldi all’aeroporto di Trapani, perché il contratto di co-marketing non è bilanciato e non si capisce quale sia il risultato reale per il Comune, fa sembrare gli altri sindaci dei giocatori di poker. Questa cosa fa ricadere molta responsabilità su di voi che i soldi, invece, ce li mettete.

Sì, tra l’altro si è poco parlato della controprestazione. Come si può pensare di portare avanti un co-marketing senza la presenza di Trapani. Allora, faccio un esempio, i tassisti, facciamo entrare quelli di Marsala e non quelli di Trapani e che facciamo, riprendiamo lo scontro che c’è stato qualche anno fa, o scriviamo aeroporto di Marsala. Io ho sempre sorriso quando si parlava di questa proposta, ma di fatto Marsala diventa primo azionista, tra virgolette, di questa azione di co-marketing. Perché Trapani deve perdere questa opportunità che hanno gli altri comuni, a causa di una gestione commissariale. Spero che dopo un confronto anche amministrativo e giuridico, il Commissario possa rivedere la posizione, anche perchè il Comune incassa la tassa di soggiorno. Quasi tutti i comuni partecipano all’accordo con le risorse che derivano da tasse di sbarco, tasse di soggiorno e quindi il Comune di Trapani andrebbe ad utilizzare risorse vincolate e destinate a questi obiettivi. E qual e il miglior obiettivo se non un’azione di co-marketing e di promozione del territorio, se non arrivano gli aerei che tipo di promozione possiamo fare?

Pagoto, parliamo di politica regionale. Lei alle elezioni ha votato Gucciardi, è soddisfatto?

Io sono soddisfatto del risultato delle isole e del successo che ha avuto il Partito Democratico in provincia di Trapani, non sono assolutamente soddisfatto del risultato a livello regionale e della figura che è stata fatta fare a Micari e soprattutto io spero che questa possa essere da condizione per un PD che  abbia voglia di crescere piuttosto che tornare indietro.