Marsala, impossibile trasferire il Commerciale presso il vecchio Tribunale. Ecco i perchè
L’Istituto Tecnico Commerciale "G. Garibaldi" di Marsala rimarrà ancora per un bel po’ di anni nei due edifici di via Trapani e via Fici. E’ questa la considerazione finale che viene naturale fare al termine della conferenza stampa che si è tenuta ieri in sala Giunta.
Il sindaco, Alberto Di Girolamo, assieme all’intera squadra assessoriale - presenti anche i neo assessori Baiata e Accardi - e affiancato dal dirigente Francesco Patti, ha spiegato i motivi per cui non sarà possibile trasferire la scuola superiore più popolosa della città, presso il vecchio Tribunale, una volta che questo si stabilirà nella nuova struttura di via del Fante.
Prima di arrivare al punto, il primo cittadino, ha fatto un excursus di altri tentativi andati a vuoto di dare una scuola vera al Commerciale: “Il progetto di via Vita - ha detto il primo cittadino - con tanto di variante urbanistica approvata dalla Regione e poi abbandonato. Poi per tanti anni si è parlato di farlo a Badia, ma credo che in Comune non sia mai arrivata una richiesta di variante e infine la proposta del vecchio tribunale".
Un piano del vecchio tribunale rimarrà all'amministrazione giudiziaria - Tra i diversi motivi che impediscono il trasferimento della scuola, uno di quelli predominanti è costituito dal fatto che, il secondo piano dell’attuale Palazzo di Giustizia rimarrà in uso all’amministrazione giudiziaria per essere adibito ad archivio. Questo comporterà quindi una diminuzione della superfice utilizzabile. Altro motivo è che, nei due piani liberi, piano terra e primo piano, oltre un terzo della superficie è costituita da corridoi.
La proposta della Lombardo Radice - Analizzando tutti gli aspetti tecnici della struttura, il sindaco ha ricordato di essere stato aperto al possibile trasferimento della scuola, fin quando non ha saputo della reale situazione, e a quel punto ha proposto agli interlocutori del Libero Consorzio la possibilità di utilizzare la “Lombardo Radice” di Sappusi, dismessa da tempo, e possibilmente un’area adiacente da utilizzare per l’eventuale costruzione di altri edifici scolastici.
Lo scorso anno la risposta all'amministrazione comunale da parte del dirigente del Libero Consorzio Diego Maggio, è stata positiva perché si considerava la soluzione di Sappusi perfetta per il nuovo Commerciale, per il quale si stimava un costo totale di circa 7 milioni di euro.
Arrivati a questo punto, invece, il sindaco Di Girolamo si è chiesto, nel corso della conferenza del perché di questo cambiamento di rotta da parte del Libero Consorzio, che nei giorni scorsi dopo la lettera di qualche settimana fa, ha chiesto formalmente la concessione dell’attuale sede del Tribunale lilybetano. Qui di seguito la richiesta:
"Nel corso degli ultimi anni, - scrivono il Commissario Straordinario dell’ex Provincia, Raimondo Cerami, e il Dirigente Diego Maggio - sonostateattivate tutte le iniziative possibili per la riduzione dei fitti passivi che incidono pesantemente sul bilancio dell’Ente e, dunque, sulle pubbliche uscite. In particolare, nell’area del Comune di Marsala esistono diverse strutture scolastiche di istruzione superiore ubicate in immobili che siamo stati fin qui costretti a detenere in affitto.
Facendo seguito ai numerosi incontri intercorsi con la S.V. – prosegue la lettera - ed alle varie soluzioni prospettate, onde poter dar luogo finalmente ad uno sbocco risolutivo di tali problematiche, con la presente siamo a richiedere formalmente che, intanto, ci venga concesso in uso pluriennale (di congrua durata, comunque da concordare) l’immobile comunale tuttora adibito a sede del Palazzo di Giustizia, non appena gli uffici giudiziari verranno trasferiti nella nuova sede di via del Fante.
A conferma del fatto che la predetta richiesta di concessione abbia un indubbio fondamento motivazionale, viene altresì evidenziato che l’immobile tuttora ospitante la sede del Tribunale, già originariamente utilizzato ad uso scolastico, risulta (ad onor del vero) idoneo ad ospitare nella sua interezza l’Istituto Tecnico Commerciale “G. Garibaldi” di Marsala, consentendo – quale risultanza di un processo di razionalizzazione coinvolgente una pluralità di sedi in affitto - di conseguire un complessivo risparmio annuale il cui ammontare può cifrarsi in oltre € 300.000,00 di risorse pubbliche. Inoltre - stante la urbanizzata allocazione della struttura tra le vie De Gasperi, Struppa, D’Azeglio e Piazza Borsellino, nonché tenendo conto della pertinente area ad uso parcheggio e ai migliori collegamenti sia privati sia dei servizi pubblici – comporterebbe anzi la notevole riduzione dei disagi attualmente connessi ai trasporti che interessano l’intera popolazione scolastica confluente sulla via Trapani".
A fare una relazione tecnica sulla idoneità scolastica dell’edificio del vecchio tribunale, ci ha pensato in conferenza stampa il dirigente, Francesco Patti, secondo cui la struttura è perfettamente adattata all’utilizzazione per uffici ma non a quella per uso scolastico:
“Visualizzando le planimetrie dei locali del Tribunale, mi chiedo se i tecnici della provincia abbiano valutato l’edificio solo esternamente, perché ci sono degli aspetti e difficoltà per l’allocazione di una scuola che saranno state valutate in maniera superficiale se non addirittura non considerate – le parole di Patti -. All’interno del tribunale solo alcuni locali hanno superfici sufficienti ad ospitare delle aule. Al primo piano c’è un’aula penale che ha caratteristiche sufficienti e che addirittura potrebbe ospitarne due se divisa, al secondo piano ce n’è un’altra e al piano terra una terza. Per il resto sono aule di magistrati, aule dei cancellieri, aule che necessitano comunque di una ristrutturazione da singoli uffici da 15-20 mq per diventare delle aule scolastiche. Il tutto con costi che sicuramente non sono come è stato detto di trecento mila euro. La stima dei costi, ammesso che ci possano essere le condizioni per soddisfare tutte le esigenze del Commerciale, esattamente non può costare, per una ristrutturazione leggera, meno di 300 euro al metro quadro o nel caso di quella pesante, non meno di 1000 euro al metro. In totale si spenderebbe una cifra che va da 1 milione e duecento mila ai 4-5 milioni di euro, ma non ci sarebbe la palestra, non ci sarebbe il parcheggio né gli spazi verdi. Si dovrebbero sostituire i solai, togliere gli impianti attuali e realizzare quelli nuovi e soprattutto adeguare la struttura alla normativa antisismica scolastica che è diversa da quella degli altri edifici pubblici”.
Insomma, oltre ai diversi motivi elencati, il costo per la ristrutturazione e conversione in scuola del vecchio tribunale sarebbe elevatissimo e alla fine la struttura non sarebbe comunque perfettamente completa e idonea.
Al termine della conferenza stampa, hanno preso parola il consigliere comunale Daniele Nuccio e la consigliera Letizia Arcara, chiedendo all'amministrazione di intavolare un diaologo con il Libero Consorzio per trovare una soluzione al più presto.
In tutto questo, che appare ormai come un botta e risposta tra istituzioni, ci chiediamo, visto che si sapeva da tempo che, per motivi tecnici non si poteva trasferire la struttura, visto che da tempo si conosceva la volontà dell’amministrazione giudiziaria di tenere il primo piano del vecchio Palazzo di Giustizia ad uso archivio, perché non è stata comunicata subito questa novità, perché perdere tutto questo tempo e illudere quanti lo scorso anno, tra alunni e insegnanti pensavano di potere avere finalmente una scuola vera dove poter studiare e lavorare.
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