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31/10/2017 07:27:00

Regionali, arriva Berlusconi in Sicilia. D'Alì: "Guaiana assessore al lavoro"

 La vita privata non dovrebbe mai toccare l'ambito politico. Quello che un uomo vive nel suo animo o nel suo flusso emozionale non può essere oggetto di scherno, di attacco, di pettegolezzo.
Il dolore per la perdita di una persona cara, peggio ancora se si tratta della morte prematura di un figlio, non dovrebbe essere motivo di scontro politico, né tirato fuori per colpire chi quel dolore ce l'ha lì, fisso immobile.
Giancarlo Cancelleri, candidato presidente per il movimento Cinque Stelle, non ha perso tempo per dire, ieri, che Nello Musumeci venne eletto presidente della Commissione Antimafia solo perchè stava attraversando un momento difficile della sua vita data dalla morte del figlio. E se anche fosse vero quale il peccato originale?
Cancelleri non ha avuto rispetto di un dolore, di una tragedia che ha toccato l'uomo e non il politico. E se è vero che in guerra sia permesso tutto è altrettanto vero che c'è una cosa che si chiama rispetto. Una slealtà nei confronti di Musumeci che ha toccato le corde più intime e riservate. Non serve a nulla essere moralisti se poi quella morale finisce sotto le scarpe quando si parla degli altri competitor, sarebbe opportuno, prima ancora che parlare di liste pulite, guardare dentro le coscienze, non proprio così linde.
Impresentabili non si è solo per opportunità politica o per guai giudiziari, impresentabili si può essere anche per una vile campagna elettorale.

Riporta la questione sul piano politico l'attuale presidente della Regione, Rosario Crocetta, che pone degli interrogativi a Musuemeci. Intanto parte, anche lui, dagli impresentabili che tali erano nel 2012 e poi chiede al candidato presidente del centro destra se è a conoscenza che sia “Totò Cuffaro che Raffaele Lombardo hanno prodotto, dal 2007 al 2012, la perdita di 14 punti di Pil e di 300mila posti di lavoro? È a conoscenza che la sanità siciliana nel 2012 era al penultimo posto in Italia per i livelli essenziali di assistenza, mentre oggi si trova all'ottavo posto? Ed è a conoscenza che quella stessa sanità gestita dai suoi sodali alleati, era in deficit e adesso è invece in attivo?”. Crocetta non si ferma e si chiede come faccia Musumeci a non sapere che negli ultimi cinque anni di legislatura in Sicilia è cresciuto il Pil e l'occupazione. Come faccia a non sapere, che il bilancio della Regione è risanato e che quest'anno ci saranno ben due miliardi in più nelle casse della Regione?”. Chiosa Crocetta: “Faccia un grande regalo alla Sicilia, che lei dice di voler fare diventare bellissima, si dimetta da candidato per evitare che questa Sicilia diventi “impresentabile”, travolta dall'autotreno di certi soggetti discutibili che vorrebbe portare con sé a Palazzo d'Orléans”.


Musumeci da Ragusa pone fine alla questione degli impresentabili: “Avevo chiesto liste pulite. Qualcuno ha raccolto il mio invito, qualcuno lo ha fatto solo in parte, qualcun altro per niente. Questi ultimi ne pagheranno le conseguenze”. Per Musumeci “ Il 95% delle liste sono composte da gente perbene. Su 300 candidati ci può stare che 14 o 15 siano chiacchierati”. Non le manda a dire ai pentastellati: “I grillini sono una setta di fanatici che credono di essere una razza superiore. In realtà qualcuno di loro ha anche la rogna. Quattro deputati sono già rinviati a giudizio prima di andare al governo”.
Lo stesso fa con Fabrizio Micari e Claudio Fava: “Micari, per chi non lo sapesse, è il candidato di centro-sinistra anche se non è mai stato nei radar della politica e il Pd ha dovuto prestargli dei funzionari di partito per completare le liste. Fava è più triste di un cimitero a mezzanotte”.

Torna intanto il sereno tra Musumeci e Tonino d'Alì, nessun motivo ostativo per la nomina ad assessore regionale di Giuseppe Guiaiana, lo dice d'Alì in conferenza stampa: “Guaiana ha le competenze che ha acquisito nel campo lavorativo e grazie all'esperienza amministrativa. Forza Italia ha il diritto e il dovere di segnalare un assessore. Guaiana è per tutti noi una scelta assolutamente prioritaria e credo non ci siano motivi ostativi alla sua indicazione".
Il senatore forzista e coordinatore provinciale ha parlato di un governo Crocetta che ha lasciato solo macerie e ha tracciato alcune linee di demarcazione a cominciare dall'aeroporto Trapani-Birgi: “Fino a quando la sfera pubblica sarà predominante continuerò a nutrire delle perplessità sul futuro di Birgi. Ritengo che la soluzione migliore sia quella della privatizzazione. Noi abbiamo fatto di tutto per potenziare l’aeroporto e per fargli raggiungere la quota di 2 milioni di passeggeri. L’unico vero intervento porta la nostra spinta e l’impegno del governo Cuffaro con l’Agenda 2000-2007. In questa fase di confronto sul co-marketing vorrei porre una domanda, ma di chi sono i sindaci di questo territorio? Non sono per la maggior parte del Pd o legati al Pd? Ed allora di cosa stiamo parlando?” .
Torna sui temi dell'agricoltura: “Hanno escluso la provincia di Trapani dal PSR, considerando questo territorio ricco, come se questa fosse la Pianura Padana.

 

Silvio Berlusconi ha deciso di vincerle queste elezioni regionali in Sicilia.
Dopo viaggi annunciati e poi slittati ad altra data ecco che finalmente il Presidente sarà a Palermo prima e a Catania dopo.
E' necessaria la sua presenza che come sempre non solo riempie i teatri ma fa scattare in avanti il balzo numerico di percentuale vincente.
Arriva il Cavaliere a mettere ordine, giorno 1 novembre a Palermo, Teatro Politeama, alle ore 17.00 grande kermesse politica azzurra.
Il 2 novembre Berlusconi si sposterà a Catania per un incontro elettorale con il candidato presidente Nello Musumeci, alle 18.00 presso Le Ciminiere.
Intanto Forza Italia incassa il sostegno di Marco Zambuto, ex presidente dell'assemblea regionale in quota PD. Zambuto ha espresso una chiara indicazione di voto su Silvia Calvanico, candidata in lista con i forzisti per il collegio di Trapani.

Chiude la campagna elettorale il candidato della lista i Cento Passi per la Sicilia, Nicolò Clemenza, a sostegno di Claudio Fava presidente. Presenzieranno gli onorevoli Roberto Speranza e Pierluigi Bersani, i due leader nazionali di Art.1-Mdp saranno nel trapanese giovedì 2 e venerdì 3 novembre proprio per sostenere il candidato deputato del loro movimento nel territorio. L'appuntamento di giovedì con Speranza è per le ore 18.30 a Partanna presso i locali dell'Alterego, mentre quello di venerdì con Bersani è per le ore 21.00 a Marsala presso il Cinema Golden.
 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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