Ancora una volta in provincia di Trapani un giornalista è chiamato a subire un processo per una querela temeraria, fatta cioè non per contestare dei fatti (per quello ci sono mezzi diversi, e i giornalisti seri sono i primi a chiedere che vengano corrette informazioni inesatte) ma per tentare di mettere in ginocchio una testata. Questa volta la querela (e la nostra solidarietà) se la prende il giornalista Nicola Baldarotta, direttore de Il Locale News. Gli è stato chiesto un risarcimento mostruoso, un milione di euro, da parte del direttore dell'Airgest Giancarlo Guarrera. Perché? Baldarotta ha scritto dell'aumento del compenso del direttore, notizia tra l'altro riportata da altre testate. Da qui la richiesta del risarcimento del danno in sede civile, che riguarda il suo collaboratore, estensore del pezzo, Luca Sciacchitano. Quest'ultimo in una sua rubrica l'8 novembre 2016, raccontando delle disavventure economiche di Airgest si soffermava sul fatto che per Guarrera ci sarebbe stato un notevole aumento dello stipendio, da 7 mila euro mensili a pare 13 mila euro. Questo il passaggio incriminato: “...eppure una vicenda più di tutte simboleggia questo disastro tutto trapanese: l’aumento di stipendio di Giancarlo Guarrera. Uno schiaffo che il territorio non meritava e che difficilmente dimenticherà. il direttore generale non pago dei sui “miseri” 7.500 euro mensili ha scoperto che il costo dei panini si è recentemente irrobustito e quindi, armato di tempistica buon senso, ha irrobustito anche la sua busta paga a 13.000 euro al mese. perché in fondo Airgest non ha 15 milioni di debiti. Ryanair non minaccia affatto di andarsene. E i risultati encomiabili di Guarrera sono sotto gli occhi di tutti”
Guarrera ha chiesto 1 milione di euro. Il processo è già cominciato e la prossima udienza sarà il 15 Marzo.
"Considero l'azione giudiziaria intentata contro Il Locale News, non ultimo anche per la somma richiesta, assai pericolosa perché rischia, come effetto, di compromettere il ruolo, fondamentale, della libera stampa in una democrazia, e cioè il dovere di raccontare i fatti - dice l'avvocato Valerio Vartolo difensore di Baldarotta e Sciacchitano - ma soprattutto il dovere di muovere critiche, opinabili certo, nei confronti di chi gestisce la Cosa Pubblica o comunque del Potere in genere. La libertà della stampa, infatti, è al servizio dei cittadini, non è una rivendicazione di tipo sindacale. Siamo certi, ad ogni modo, di poter dimostrare in giudizio la liceità della condotta dei giornalisti oggi sotto processo per diffamazione".