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04/10/2017 06:00:00

Elezioni, la corsa per la chiusura delle liste. Rebus Forza Italia. I nomi dei listini

 La competizione per le elezioni regionali in Sicilia , del prossimo 5 novembre, non è facile. La campagna elettorale è aperta da mesi, lo sanno bene i candidati che sono in corsa per tutta la provincia.
Si tratta di elezioni politiche. Ci vogliono i numeri, ci vogliono i voti, soprattutto ci vuole una lista competitiva.
Il collegio di Trapani non ha partorito alcuna novità in tema di capitale umano, tranne qualche nuova faccia del movimento Cinque Stelle che si unisce agli uscenti grillini.
I partiti non si sono rinnovati, hanno cercato, fino alla fine, una quota rosa che non avrebbe potuto togliere lustro ai big della lista, semmai apportare quella manciata di voti strumentali.
Uno svilimento delle donne a quota di servizio, che poco ha a che fare con la piena capacità politica. I partiti tutti, soprattutto il Partito Democratico, che ha governato per cinque anni con Rosario Crocetta, non ha potenziato il proprio organigramma.
Non ci sono donne che sono in grado di affrontare la competizione, e se ci fossero i candidati uomini le avrebbero già convinte a fare un passo indietro. Non si possono togliere consensi, non si possono dividere. Questo è il ruolo a cui la donna in politica è relegata, a cui abdica volentieri, meglio una corsia preferenziale che una caccia al voto. Ma un partito che non si rinnova è un partito vecchio, stantio. Un partito che porta con sé una vanagloria sbiadita.

 

E' un PD che schiaffa in lista tre candidati molto forti.  Tre gli uomini in lista: Baldo Gucciardi, Paolo Ruggirello, Giacomo Tranchida. Quest'ultimo è l'ex sindaco di Valderice e di Erice. Poi c'è Paolo Ruggirelllo, ex Mpa, candidato poi nel 2012 con Nello Musumeci, transitato in art.4, da un anno e mezzo porta sul petto la bandiera del PD. Ruggirrello questo partito dice di volerlo cambiare, lui che è il partito dentro il partito. Tre uomini, tre tir elettorali, che si scontreranno sul filo di una manciata di voti. Da non sottovalutare la candidatura di Tranchida che intercetterà il voto di opinione, non fosse altro per il fatto che non ha avuto responsabilità di governo regionale. Una la  donna al momento presente, si tratta della marsalese Antonella Spanò, musicista. Candidatura puramente di servizio.

E' l'UDC a presentare la vera candidatura, al femminile, competitiva, si tratta di Eleonora Lo Curto.  Non è nuova alla politica ma tra i candidati “locali”, che tanto paventano la necessità di un voto campanilistico, la Lo Curto è quella che potrebbe avere più consensi di tutti gli altri, Stefano Pellegrino compreso, perché, per sua stessa ammissione, è in campagna elettorale da due anni.

La lista di Forza Italia è in alto mare, l'incontro di lunedì tra il coordinatore provinciale Tonino d'Alì e quello regionale Gianfranco Miccichè non ha sortito gli effetti sperati.
Miccichè è forte della sua linea: Giovanni Lo Sciuto deve andare in lista con Forza Italia, il passaggio formalizzato giorni fa, a Palermo, prevede l'accordo elettorale di sostegno al commissario azzurro da parte di Francesco Cascio. Qualora Lo Sciuto non dovesse andare in lista anche l'accordo palermitano salterebbe.
Per Miccichè non ci sono i termini per una ulteriore discussione, la lista è con Lo Sciuto, a essere messo alla porta il mazarese Toni Scilla, al quale non rimarrebbe altro che convergere sulla lista di Cantiere popolare-Idea Sicilia, di Saverio Romano e Roberto Lagalla. Una lista risicata per la presenza di pochissimi candidati ad oggi, uno di questi è Francesco Salone, e che rischierebbe di non arrivare alla soglia dello sbarramento del 5% regionale.

Tonino d'Alì minaccia le dimissioni da coordinatore provinciale se dovesse passare la linea di Miccichè, pretendendo dal suo fedelissimo candidato Giuseppe Guaiana di ritirarsi dalla competizione. In quel caso Scilla potrebbe giocarsela con Lo Sciuto. Ultime ore di assetto per una lista, e un partito, che ha mostrato il suo lato debole. Sfiancato da lotte interne. Peppe Guaiana sottolinea di essere uomo di partito e pertanto rimette la candidatura stessa nelle mani di Forza Italia, insieme ragioneranno e insieme decideranno.

Ha difficoltà ad allestire la lista, nei diversi collegi della Sicilia, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con il suo Arcipelago Sicilia. Non decolla il simbolo e non si riescono a trovare i nomi da mettere in lista, tanto da non escludere che vada in tandem con il logo il Megafono di Crocetta.

La guerra che si consuma è anche per il famoso posto in listino che garantirebbe l'elezione certa in caso di coalizione vincente.
Sei i posti per ogni listino,tre uomini e tre donne. Più il settimo, che il presidente candidato. Fabrizio Micari, candidato presidente per la coalizione di centro sinistra, in conferenza stampa, ha presentato listino e designato quattro assessori. Nel listino ci saranno: Vincenzo Vinciullo (Ap), Alice Anselmo (PD), Valeria Sudano (PD), Antonio Rubino (PD), Mariella Lo Bello (Megafono), Nicola D'Agostino (Sicilia Futura).

Gli assessori indicati da Fabrizio Micari sono quattro, tornerebbe a Palermo Alessandro Baccei con la delega al Bilancio e Programmazione. Baccei ha risanato i conti della Regione. Indicati assessori anche Emiliano Abramo, con delega alle Politiche Sociali, responsabile della Comunità di Sant'Egidio; Giuseppe Biundo, imprenditore del mondo della birra artigianale, delega alle Attività Produttive. A chiudere la rosa dei nomi una donna, la scrittrice Giuseppina Torregrossa con delega alla Cultura.

 

 

Scontro nel centro destra tra Nello Musumeci, candidato alla presidenza della Regione Siciliana, e Gianfranco Miccichè. Il commissario azzurro ha chiesto di essere posizionato nel listino insieme ad altre due componenti da garantire, uno dei quali potrebbe essere Gaetano Armao. Al momento i nomi certi sono quelli di Mimmo Turano dell'UDC, per la quota rosa Bernadette Grasso del messinese, e Giusi Savarino di Diventerà Bellissima.

Il movimento Cinque Stelle ha risolto il problema listino fin dalle prime candidature, ad essere presenti saranno: Sergio Tancredi, Gianina Ciancio, Valentina Zafarana, Vanessa Ferreri, Salvatore Siragusa, Stefano Zito.

Ad aver completato il listino anche Claudio Fava: Maurizio Bonincontro, Raffaella Campo, Massimo Fundarò, Annalisa Stancanelli, Mariella Maggio, Paolo Cafà.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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