Oggi viene Matteo Renzi a Marsala. Al fautore della "buona scuola" vorremmo chiedere cosa ne pensa di un caso degli ultimi giorni, accaduto in città: non autorizzata la prima classe serale all’Istituto “Damiani” nonostante 40 iscritti
Alla faccia del diritto all’istruzione, l’Ufficio scolastico provinciale di Trapani, in ossequio alle logiche di “risparmio” imposte da Roma (Miur e ministero dell’Economia e Finanze), non ha autorizzato la formazione della prima classe serale dell’Istituto Alberghiero “Abele Damiani”.
E ciò nonostante ben 50 iscrizioni. Deludendo, quindi, le legittime aspettative di 50 ragazzi (o ex ragazzi), lavoratori e disoccupati, marsalesi e stranieri, che invece avrebbero diritto a coltivare il sogno di migliorare la loro posizione sociale.
A sollevare il caso è un professore di Scienze naturali dell’Alberghiero, Rosario Bonura, che ha collaborato con la segreteria per le iscrizioni. Bonura, facendo rifermento all’arrivo dell’ex premier Matteo Renzi a Marsala, dichiara: “Mi piacerebbe chiedergli cosa ne pensa della mia classe di 1° alberghiero serale che è stata fermata per la mancanza di risorse economiche”.
Poi, scrive una lunga lettera che invia agli organi d’informazione. “VIVA L’ITALIA CHE NON VUOL FERMARSI – è l’incipit -VIVA LA SCUOLA. Non importa da dove vieni, non importa di quale razza, religione, classe sociale, genere sei, ognuno di noi ha il diritto di vivere in dignità, libertà e pace. L’istruzione, in ogni società è senza dubbio un anello di fondamentale importanza, dopo la famiglia, nell’affermazione di questi diritti inalienabili dell’umanità “dignità, libertà, pace”. Questi diritti li vediamo pienamente rispettati nei paesi del Nord-Europa, pensiamo alla Finlandia, dove si dice ci sia il miglior sistema scolastico del mondo, pensiamo alla Danimarca, dove perfino la frequenza dell’università è gratuita, permettendo la realizzazione del diritto all’istruzione anche a chi appartiene alle classi sociali più deboli. Pensiamo a Marsala e ci possiamo rendere conto che in questo piccolo angolo sperduto d’Italia, si sta perpetrando il più atroce dei delitti: privare 50 persone, 28 extracomunitari, 22 italiani la possibilità di realizzare il loro sogno di dignità, libertà e pace attraverso la scuola.
La riforma delle scuole serali per adulti abbrevia il corso di studi superiori da cinque a tre anni, permette il riconoscimento di crediti formativi, formali informali e perfino non formali alleggerendo, per chi lavora, poco, male, saltuariamente, per sfamare i propri figli, il carico di studi che diversamente potrebbe risultare impossibile da sostenere, con l’obbligo di frequentare le materie mai studiate e, tra queste, ovviamente le materie pratiche. La scuola serale per adulti ad indirizzo professionale forma cittadini pronti dal punto di vista pratico a entrare subito nel mondo del lavoro. Agli studenti del corso professionale con indirizzo di enogastronomia e ospitalità alberghiera questo succede praticamente subito, subito dopo avere acquistato la divisa di cuoco o di sala e avere imparato a indossarla con dignità, con professionalità. Ecco che entrano senza problemi nel mondo dell’alternanza scuola lavoro, continuano nei tirocini estivi, proseguono per il resto della loro vita in questo mestiere che sa di sapori di incommensurabile bellezza, quali quelli che solo la miglior cucina siciliana sa dare, di vere opere d’arte, composizioni culinarie, che non si vorrebbe consumare per quanto sono belle da vedersi.
Eppure a Marsala c’è qualcosa che non va. I diritti fondamentali di dignità, libertà, pace stanno per non essere rispettati: oggi 7 settembre 2017, a sette giorni dall’inizio dell’anno scolastico, la scuola serale per adulti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Abele Damiani” non è stata approvata nel primo periodo didattico, quello che inizia il processo di formazione, quello che, a queste 50 persone adulte, sembra un sogno, il bellissimo sogno di realizzazione del personale diritto alla dignità, libertà, pace.
Avanti! L’Italia non deve fermarsi! In ogni territorio, secondo la vocazione economica locale devono essere investite tutte le risorse economiche necessarie a soddisfare il bisogno di formazione professionale. Sì, almeno, secondo la vocazione del territorio. Ecco che sempre a Marsala, nel centro del territorio a più intensa vocazione vitivinicola d’Italia è attivo il corso serale per adulti per conseguire il diploma di maturità di tecnico enologo; ecco che in un’area industriale del Nord-Italia, lì dove la richiesta di manodopera specializzata è altissima vengono attivati gli istituti tecnici e professionali serali per adulti per acquisire forti competenze nell’uso delle macchine meccaniche, ecco che a Marsala, culla della civiltà nella storia da quando si chiamò Lilibeo, nel 397 A.C, da quando si chiamò Marsa Allah sotto la florida dominazione araba, perla della storia antica e medievale, ebbra del clima, del mare delle spiagge che non esito un istante a definire i più belli del mondo, meravigliosa per la gioia del palato, per i sapori dei cibi e dei suoi vini, non può e non deve mancare l’Istituto Professionale per i Servizi dell’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera, non deve mancare la fucina dei nostri futuri addetti di questi settori che costituiscono e costituiranno, senza paura di fallimento, il traino dell’economia locale. Non deve mancare soprattutto il rispetto dei diritti inalienabili di “Dignità” nel permettere una vita giusta, ricca almeno del minimo indispensabile, “Libertà” di crescere, anche numericamente procreando nuovi figli e realizzando così l’istinto primordiale della formazione di un nucleo familiare, “Pace”, quale solo un lavoro può dare.
Viva la scuola. Viva e non muoia per causa di una firma, di un diniego all’esistenza, non voluto, ma obbligato da una maledetta legge di bilancio che afferma che in una provincia si possono formare solo un numero preciso di classi, non una di più. Si inserisca urgentemente nella maledetta legge di bilancio una postilla per la quale deve essere attivata, lì dove c’è la richiesta di istruzione da parte dell’utenza, e 50 alunni sono un numero esorbitante per una classe, la inventeremo a costo di far lezione in aula magna, di fare i turni in cucina e portare i piatti già pronti da casa, spiegando, gli studenti stessi ai loro docenti e ai compagni come li hanno cucinati, secondo quali tradizioni, locali o internazionali, per l’istruzione culinaria più interculturale del mondo.
Si inserisca una postilla alla legge di bilancio e la si trasformi in benedetta legge.
Siamo arrivati a sperare nei miracoli, perché solo un miracolo può aiutare a realizzare il sogno di 50 alunni, 50 famiglie che vogliono vivere in dignità, libertà, pace.
“Chi salva un uomo salva il mondo intero” e gli aspiranti studenti del 1° periodo didattico dell’Istituto Professionale per i Servizi dell’Enogastronomia e dell’Ospitalità Alberghiera e i docenti tutti dell’Istituto d’Istruzione superiore “Abele Damiani” di Marsala chiedono l’attivazione del 1° periodo didattico della scuola serale per adulti, per la salvezza del mondo intero attraverso il rispetto del diritto allo studio, e il rispetto dei principi umanitari fondamentali di dignità, libertà e pace”.